martedì 4 agosto 2009
Pakistan, In una lettera L’appello del Papa: «In nome di Dio fermate le violenze» (Il Giornale)
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In una lettera L’appello del Papa: «In nome di Dio fermate le violenze»
di Redazione
Rimarranno chiuse per tre giorni le scuole cristiane in Pakistan, in segno di lutto per le vittime degli attacchi dell’estremismo islamico a Gojra.
Ma anche in segno di protesta contro la discriminazione di cui la comunità è vittima silenziosa. L’iniziativa è promossa dalla Commissione nazionale Giustizia e pace (Ncjp), presieduta dall’arcivescovo cattolico di Lahore Lawrence John Saldanha. La protesta è sostenuta da tutte le denominazioni cristiane nel Paese, che in questi giorni con manifestazioni di piazza chiedono alle autorità maggiore protezione e la garanzia che i colpevoli siano consegnati alla giustizia. Secondo il bilancio della Ncjp, le vittime del pogrom anti-cristiano a Gojra, nella provincia di Punjab, sono sette, tutte bruciate vive nell’incendio appiccato dalla folla inferocita. Di queste, sei erano tutti membri della stessa famiglia. Il governo centrale ha inviato truppe paramilitari e polizia a controllare le strade di Gojra e quelle dei villaggi vicini nella stessa provincia. La situazione appare calma, ma tra la gente serpeggia il terrore. Il governo e la presidenza del Pakistan, attraverso un suo portavoce, ha fatto sapere che una commissione d’inchiesta realizzata ad hoc si interesserà del caso e ha annunciato risarcimenti per i superstiti. Finora, però, nessuna della autorità centrali né provinciali si è recato sul luogo del massacro. L’11 agosto a Lahore si terrà una cerimonia commemorativa delle vittime di Gojra, a cui è prevista la partecipazione anche di esponenti religiosi musulmani.
© Copyright Il Giornale, 4 agosto 2009 consultabile online anche qui.
La protesta
Sciopero di tre giorni: chiuse le scuole
di Redazione
«Nel nome di Dio, basta violenza». È il secondo appello in due giorni quello di Benedetto XVI contro la violenza anti-cristiana in Pakistan. Il Papa si legge in un telegramma inviato ieri al vescovo di Faisalabad, mons. Joseph Coutts, è profondamente addolorato per «la tragica uccisione di uomini, donne e bambini innocenti e per l'immensa distruzione» provocata dagli «attacchi insensati» dei giorni scorsi contro la comunità cristiana pakistana della città di Gojra. Benedetto XVI manda «le sue sentite condoglianze alle famiglie delle vittime» e lancia un appello «affinché, nel nome di Dio, tutti rinuncino alla via della violenza e si incamminino lungo la via della pace». Allo stesso tempo il nunzio in Pakistan, Adolfo Tito Yllana, ha condannato la legge sulla blasfemia in vigore nel Paese, usata come pretesto per colpire le minoranze.
© Copyright Il Giornale, 4 agosto 2009 consultabile online anche qui.
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