giovedì 15 ottobre 2009
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Il Pontefice incoraggia la Famiglia di Radio Maria
Nella sua opera a servizio della diffusione del Vangelo
di Antonio Gaspari
ROMA, mercoledì, 14 ottobre 2009 (ZENIT.org).
Questo mercoledì, al termine dell'Udienza generale in piazza San Pietro, Benedetto XVI ha rivolto un saluto particolare ai circa 200 tra presidenti e direttori della Famiglia di Radio Maria, provenienti dai vari continenti, incoraggiandoli “a proseguire la loro importante opera a servizio della diffusione del Vangelo”.
Radio Maria è presente nei cinque continenti con 58 differenti Radio, con un ascolto medio quotidiano di trenta milioni di persone.
Il tema dell’incontro mondiale che si sta svolgendo nel santuario di Collevalenza è “Con Maria servitori della Chiesa”.
Parlando con ZENIT, padre Francisco Palacios, responsabile della attività editoriali nella famiglia mondiale, ha spiegato che Radio Maria è “una sfida ai modelli di comunicazione dominanti perchè in un mondo che sembra sempre più secolarizzato e lontano da Dio, Radio Maria pratica e porta la preghiera ovunque”.
“Non si tratta di una azione unilaterale – ha spiegato padre Francisco – preghiamo e invitiamo gli ascoltatori a orare e meditare insieme a noi”.
Fedele al magistero della Chiesa, Radio Maria pratica un'attività pastorale di formazione integrale diffondendo il messaggio cristiano in tutte le sue forme, dalla teologia alla dottrina sociale, dalla liturgia all’apologetica.
Radio Maria, che in tutte le sue stazioni tramette per tutte le 24 ore, ha un palinsesto con 7 ore di preghiera, messa, adorazione eucaristica, rosario, 7 ore di formazione cristiana, 7 ore di formazione umana, e tre ore di informazione e musica.
Ogni Radio nazionale ha un sacerdote come direttore editoriale ed un presidente dell’associazione laico. Il sacerdote garantisce che il palinsesto si svolga secondo il rispetto del magistero della Chiesa, mentre il Presidente dell’associazione organizza, promuove e sviluppa la comunità sociale che mantiene le attività della Radio.
La comunicazione della parola di Dio e delle virtù che sono alla base dell’insegnamento cristiano, fa lievitare la qualità e il numero degli ascoltatori.
Ogni Radio Maria diventa così espressione di un gruppo sempre più vasto di persone, unite fraternamente in un progetto di miglioramento della vita di ognuno.
In merito alla forza della preghiera che ha operato questa espansione a livello mondiale, padre Livio Fanzaga, che di Radio Maria Italia è anima e conduttore, ha detto a ZENIT che il programma più seguito è la celebrazione eucaristica.
Radio Maria Italia si collega ogni giorno con almeno due parrocchie, con la prima trasmette le lodi e le preghiere del mattino, con la seconda l’adorazione eucaristica. A questo si aggiunge il rosario serale.
Padre Livio si è detto molto colpito dalla crescita di maturità e di fede dei direttori delle Radio Maria nel mondo, ed ha sottolineato che la forza e il carisma di questa opera sta tutto in Maria.
“Tanto più seguiremo la Vergine, tanto più porteremo il messaggio cristiano nel mondo”, ha affermato padre Livio.
© Copyright Zenit
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2 commenti:
Ascoltate qui, la relazione di Padre Livio e la professione di fedeltà di Radio Maria al Papa.
http://it.gloria.tv/?media=35200
Ve ne sbobino un pezzo essenziale:
"E' un compito che la Madonna ci ha affidato e che possiamo svolgere soltanto tenendo gli occhi fissi al Vicario di Cristo in terra, restando ben ancorati a quella pietra sulla quale il Figlio di Dio ha costruito la Chiesa.Cioè, un Network globale al servizio della Chiesa non può che aver per riferimento il Santo Padre. Vorrei che comprendessimo che la fedeltà al Papa è un elemento essenziale del carisma di Radio Maria, proprio per il fatto di essere un Network globale.
La cattolicità di Radio Maria, il suo essere una sola radio, la impegna a mantenere uno sguardo costante verso colui che, come Successore di Pietro, è chiamato a pascere il gregge universale.
Cioè, il mio pensiero è questo:
la Madonna ha voluto mettere al servizio della Chiesa, e in particolare del Papa, un network globale, questo è il mio pensiero personale.
Questo non significa che Radio Maria non sia attenta alle chiese locali, ma al contrario dev'essere uno strumento di servizio per realizzare la comunione universale.
La fedeltà al Papa non può certo limitarsi ad un'adesione formale: dev'essere una fedeltà fatta di amore per il Dolce Cristo in terra, come lo chiamava S.Caterina da Siena, e soprattutto dev'essere una condivisione del suo ministero pastorale. Per quello che nel prossimo corso di formazione dei direttori ho voluto appunto che si mettessero nel programma le tre encicliche di Benedetto XVI. Noi come Radio globale dobbiamo aiutare il Papa a pascere il gregge universale, portando ovunque la luce della sua parola, gli ideali che animano la sua azione, i programmi che egli intende realizzare.
E se no il Papa parla, tutti fanno finta di ascoltare e le cose rimangono come prima.
Dobbiamo partecipare alle sue fatiche, condividere le sue preoccupazioni, combattere le sue sante battaglie.
Dobbiamo non solo amare il Papa, ma anche difenderlo, sostenerlo incoraggiarlo nei momenti difficili."
Poi ce n'è ancora, ma non ho più tempo.
Solo una battuta.
Caffettino mattutino:
W Radio Maria,
la Radio più papista che ci sia!
W Padre Livio,
il Direttore più cattolico,
in questo mondo al bivio.
:-)
La battuta è mia.
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