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SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
OBAMA: RINGRAZIA PAPA PER CANONIZZAZIONE PADRE DAMIANO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 10 ott.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha voluto ringraziare Benedetto XVI per la canonizzazione di padre Damiano de Veuster il religioso medico che spese la sua vita nella cura dei lebbrosi nelle Hawaii dell'800.
Lo afferma in un comunicato diffuso dalla Casa Bianca. ''Desidero esprimere la mia profonda ammirazione per la vita del Beato Damien de Veuster'', afferma il presidente che ritiene, come spiega una nota dell'ambasciata degli Stati Uniti, ''urgente la richiesta di assistenza e di cure'' per i malati di Aids, con la stessa fermezza che ebbe il missionario belga che sara' canonizzato domenica da Sua Santita' Benedetto XVI''.
''Voglio anche rivolgere i miei migliori auguri al Regno del Belgio e al suo popolo, che hanno l'orgoglio di contare padre Damiano tra i suoi importanti cittadini'', continua il presidente, nato a Honolulu, capitale delle isole Hawai, che ha poi espresso un ricordo personale: ''Padre Damiano si e' anche guadagnato un posto speciale nei cuori degli Hawaiani.
Ricordo molte storie della mia giovinezza sul suo instancabile lavoro in quelle terre per assicurare cure alle persone malate di lebbra che erano state bandite. Seguendo il cammino del ministero di Gesu' presso i lebbrosi, frate Damiano sfido' i deturpanti effetti della malattia, dando voce ai senza voce e, infine, sacrificando la sua vita per portare dignita' a molti''. ''Nel nostro tempo, in cui milioni di persone nel mondo soffrono per le malattie, e specialmente per la pandemia dell' Aids, dovremmo prendere esempio dalla fermezza con la quale padre Damiano rispose all'urgente richiesta di cure e assistenza per gli ammalati''.
''Offro le mie preghiere - conclude Obama - affinche' persone di ogni fede si uniscano al Santo Padre e a milioni di cattolici nel mondo nel celebrare la vita e la testimonianza straordinaria di padre Damiano''.
© Copyright (AGI)
7 commenti:
Vorrei essere illuminata: sinceramente, non ho capito Obama come la pensi. A me sembra davvero un prototipo di relativista morale, ma può darsi che mi sbgli? Voi del blog e tu Raffaella, che ne dici/dite? Grazie
Ciao Laura, non so rispondere a questa domanda perche' e' ancora troppo presto.
Nove mesi sono pochissimi per farsi un'idea dell'impostazione di una presidenza.
Devo dire che mi lasciano molto perplessa certe prese di posizione su cellule staminali ed aborto.
Inoltre mi irrita un po' il fatto che i media siano disposti a chiudere entrambi gli occhi in nome del politicamente e mediaticamente corretto.
Come dire...non siamo tutti uguali davanti ai media :-)
Vediamo in futuro che cosa accadra'.
R.
Grazie della sollecita e completa risposta. Quanto all'atteggimento in tema di aborto e cellule staminali, non credo che c isiano dubbi: ha una morale molto personale, troppo....!
Laura
Direi che la notizia dalla Casa Bianca sul Beato Damiano e stata iniziativa e lavoro ben fatti dal nuovo ambasciatore-teologo Miguel Diaz. Fa parte del servizio suo da attento rappresentante del Presidente alla Santa Sede.
Quanto a Obama, abito a New York, e faccio ben chiaro il mio parere su di lui nei miei post sul Benedetto XVI Forum.
Pericolosissimo da tutti i punti di vista. Mentre Bertone e Vian insistono da vedere in lui nulla che buono. Credo che il Santo Padre sa meglio...
TERESA BENEDETTA
P.S. Lella, sarebbe che finalmente possa postare commenti qui? Non mi sono riuscita in passato...
In America i cattolici veri giudicano Obama un opportunista, che dice quello che i suoi interlocutori vogliono sentirsi dire.
Quanto a san Damiano, ci manca solo che venga scambiato per una specie di "operatore sanitario", ovviamente "di sinistra"... Padre Damiano amava il suo prossimo perché in esso vedeva Gesù, non per protagonismo o per fare un sindacato. L'amore per il prossimo vale verso tutti, non solo per quelli alla moda come i malati di AIDS, ai quali un vero santo, oltre a curarli, ricorderebbe di cambiare vita.
Mi dispiace se questo commento suonerà un po' "perbenista" alle dolci orecchie di qualcuno, ma credo sia oportuno farlo, perché è ora di finirla con le solite strumentalizzazioni.
ti ricordo che l'Aids non è solo la malattia dei pervertiti, ma anche quella di tranquille casalinghe che sono state infettate dai loro maritini che andavano a fare i galletti in giro. dovrebbero cambiare vita senza aver fatto nulla? e certo, una volta che sei malato devi per forza cambiare vita, ma non necessariamente per fede.
e dov'erano questi cattolici veri quando ci sono state le elezioni? hanno votato Obama o sono rimasti a casa?
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