mercoledì 4 novembre 2009

Il Papa: non è l’intenzione di chi agisce il criterio per giudicare la bontà di un comportamento (AsiaNews)


Vedi anche:

Il Papa: la teologia spregiudicata può confondere i credenti semplici (Apcom)

Il Papa: utilità di una sana discussione teologica nella Chiesa, soprattutto quando le questioni dibattute non sono state definite dal Magistero

Abelardo si pose spesso in polemica con i suoi colleghi teologi, subì anche condanne ecclesiastiche, pur morendo in piena comunione con la Chiesa

Il Papa: "Non trascurare il valore morale delle azioni" (Sir)

GRANDIOSA CATECHESI DEL SANTO PADRE SUL RUOLO DEI TEOLOGI :-)

Effetto valanga. Col croficisso via anche le chiese, Bach, Leonardo da Vinci… (Magister)

Gesù abolito per decreto (Francesco De Felice)

Lombardi: Crocifisso segno di amore. La Cei: dalla Corte ideologia (Mazza)

Questa sì che è bella ma veramente bella! Da non credere: Repubblica arriva a scrivere che la Merkel è "dichiaratamente cattolica"!

Crocifisso a scuola: Un grave "no" culturale. Alle radici della sentenza della Corte europea (Campoleoni)

SENTENZA LAICISTA SULLO SFRATTO DEL CROCIFISSO DALLE AULE: SPECIALE

Messori: "Senza il Cristianesimo il nostro continente non esisterebbe o nel caso esistesse, sarebbe assolutamente diverso" (Tornielli)

Sfratto del Crocifisso dalle scuole: rassegna stampa

Il giurista Riccardo Chieppa: "Il Crocifisso fondamentale nella storia e nella cultura d’Occidente" (Grasso)

Cacciata del Crocifisso dalle scuole: la vignetta di Giannelli

Sfratto del Crocifisso, D'Agostino: Algido laicismo. Prova di accecata sentenziosità

Cacciata del Crocifisso: il commento di Michele Ainis (La Stampa)

Sfratto del Crocifisso, Feltri: Quelli di Strasburgo hanno dimostrato a se stessi e al mondo (che ne ignora le opere) di esistere e di fare danni

L’inutile Europa ci toglie pure il crocifisso

Il Vaticano: negando il crocifisso nelle scuole si disconosce il ruolo del Cristianesimo

USA: dalla Visita Apostolica alle religiose, un beneficio per tutta la Chiesa (Zenit)

Il profondo legame tra Montini e Ratzinger (Mario Ponzi)

L'Arcivescovo di New York scrive sul suo blog ciò che il "Times" censura (Zenit)

Perché non è ancora chiuso il caso degli Anglicani a Roma (Il Foglio)

Chi ha bandito il crocifisso dalle scuole? Chiedetelo a Zagrebelski senior (Magister)

Anglo-Cattolici: precisa novità nella Costituzione Apostolica. Anche in futuro potranno essere ordinati preti sposati (Accattoli)

Pontificale del card. Cañizares a Trinità dei Pellegrini (Messainlatino)

L'Europa e il crocefisso, la cristianofobia al potere. Nota di Massimo Introvigne (Messainlatino)

L'Avana nomina alla Santa Sede un moderato, anche l'ambasciatore americano è cubano (Galeazzi)

LA VITA DI JOSEPH RATZINGER, parte quinta (a cura di Gemma)

Crocifisso in classe: sentenza laicista vuole condannare Cristo a sparire (Cantuale Antonianum)

Prof. Ratzinger: Introduzione al Cristianesimo - Prefazione alla prima edizione (1968)

Antipapi moderni (Giorgio Nadali)

Anticattolici: Il papista involontario. Chiaberge riapre la stagione dei pamphlet anti-Ratzinger (Amicone)

La teologia che piace al Papa teologo (Magister)

COSTITUZIONE APOSTOLICA CIRCA GLI ORDINARIATI PERSONALI PER ANGLICANI CHE ENTRANO NELLA CHIESA CATTOLICA: LO SPECIALE DEL BLOG

VATICANO

Papa: non è l’intenzione di chi agisce il criterio per giudicare la bontà di un comportamento

All’udienza generale, Benedetto XVI rievoca la controversia tra Bernardo e Abelardo per affermare che la discussione teologica deve salvaguardare la fede della Chiesa e che ci sono situazioni nelle quali il magistero deve intervenire per difendere i credenti da “interpretazioni spregiudicate”.

Città del Vaticano (AsiaNews)

Ritenere che “l’intenzione” di chi agisce sia il criterio per giudicare la bontà di un comportamento è una “soggettivizzazione pericolosa”, presente nella cultura del relativismo etico del nostro tempo, ma che si ritrova già nelle affermazioni di Abelardo, il pensatore del XII secolo.
L’accesa disputa che lo contrappose a San Bernardo da Chiaravalle è stata rievocata oggi da Benedetto XVI per sostenere la validità della discussione teologica, nella quale però, “bisogna salvaguardare la fede della Chiesa e la verità nella carità” e tutelare “i credenti semplici e umili” da “interpretazioni teologiche spregiudicate”, che mettono a rischo la loro stessa fede.
Alle quasi 15mila persone presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale, il Papa è tornato a parlare del confronto che nel XII secolo noppose la teologia monastica e quella scolastica. “Tra la teologia monastica che possiamo definire del cuore e quella scolastica, che possiamo chiamare della ragione” ci fu un “dibattito ampio e a volte acceso, simboleggiato nella polemica tra San Bernardo di Chiaravalle e Abelardo”. “Per comprendere questo confronto tra i grandi due maestri bisogna ricordare che la teologia è la ricerca della comprensione razionale, per quanto possibile, dei misteri della fede cristiana”.
Per Bernardo “la fede stessa è dotata di intima certezza, rafforzata dalla testimonianza dei santi e dall’ispirazione dello Spirito Santo nell’animo dei credenti e, in caso di dubbio, dall’esercizio del magistero ecclesiale”. “A suo parere, l’esame critico della ragione presenta il grave pericolo dell’intellettualismo, della relativizzazione della verità, fino alla messa in discusssione della fede” ed è “frutto dell’orgoglio dell’intelligenza umana che pretende di catturare” Dio. “Cio che è chuso e sigillato – diceva - non lo apre ma lo sradica”.
“La teologia, per Bernardo, ha l’unico scopo di promuovere l’esperienza intima di Dio, amare sempre di più il Signore”. “In questo cammino ci sono diversi gradi fino al culmime, quando l’anima del credente si inebria dei vertici dell’amore”. E’ una “esperienza mistica che si può raggiungere anche su questa terra” e “in tale unione mistica essa gode grande di serenità e dolcezza”. Per Bernardo, insomma, la teologia “non può non nutrirsi della preghiera contemplativa”.
Abelardo, “colui che ha introddotto il termine teologia nel senso in cui lo intendiamo oggi”, nato in Bretagna, era dotato di “intelligensza vivissima e vocazione allo studio”. Si dedicò prima alla filosofia, che poi applicò alla teologia. La sua abitlità dialettica gli procurò moltissimi allievi nella “città piu colta dell’epoca, Parigi, e poi nei monasteri in cui visse”. Ebbe “spirito religioso, ma personalità inquieta”, contestò i suoi maestri, ebbe un figlio da “da Eloisa, donna colta e intelligente” e subì anche condanne eclesiastiche. “Proprio Bernardo contribuì alla condanna di alcune dottrine di Abelardo nel sinodo di Soisson”. “L’abate di Chaiaravalle contestava il metodo troppo intellettualistico, che riduceva la fede a semplice opinione. Quelli di Bernardo non erano timori infondati ed erano condivisi da altri pensatori del tempo. Effettivamente un uso eccessio della filosofia rese debole la sua dottrina trinitaria”.
In Abelardo, ha evidenziato il Papa, si afferma “l’intenzione del soggetto come uica fonte per descivere la bontà o la malizia degli atti”; è una “soggettivizzazione pericolosa”, presente anche nella nostra epoca, nella cultura del relativismo etico”, per il quale “solo io decido ciò che è buono per me in questo momento”.
Di Abelardo, Benedetto XVI ha sottolineato anche “alcune sue intuizioni, come quando afferma che nelle tradizioni religiose non cristiane c’è gia una preparazione all’accoglienza di Cristo, Verbo divino”.
Oggi, il confronto tra teologia monastica e scolastica “credo mostri l’utilità e la necessitù di una sana discussione teologica nella Chiesa, soprattutto quando le questioni dibattute non sono definite dal Magistero, che rimane comunque un punto di riferimento ineludible”. In campo teologico deve esserci equilibrio tra quelli che possiamo chiamare i principi architettonici della Rivelazione e quelli intuitivi forniti dalla filosofia e dalla ragione”, che “restano strumentali”. “Quando l’equilibrio tra l’architettettura della fede e gli strumenti interpretativi viene meno, spetta al Magistero quel servizio alla verità che gli è proprio”, anche “per salvaguardare i credenti piu' semplici e umili”, quando “rischiano di essere sviati da tesi personali e argomentazioni teologiche spregiudicate, che potrebbero mettere a repentaglio la loro fede”.
Il Papa ha concluso sottolineando che “il confronto teologica si concluse con una piena riconciliazione tra i due, grazie all’azione del comune amico Pietro il Venerabile. Abelardo mostrò umiltà nel riconoscere i sui errori, Bernardo grande benevolenza”. “Quando c’è una controversia teologica che questo sia anche oggi nella vita della Chiesa”.

© Copyright AsiaNews

Nessun commento: