venerdì 6 novembre 2009

Paolo VI, una figura da non dimenticare (Grana)


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Paolo VI, una figura da non dimenticare

FRANCESCO ANTONIO GRANA

Nel 2005 i porporati di Wojtyla fecero Papa l’ultimo cardinale di Paolo VI.
E non è certo ignota la grande ammirazione che Benedetto XVI nutre per il Pontefice che guidò il Concilio Vaticano II nel momento più delicato, quando l’intuizione di Giovanni XXIII rischiava di non prendere forma.
“Man mano che il nostro sguardo sul passato si fa più largo e consapevole - ha affermato Ratzinger -, appare sempre più grande, direi quasi sovrumano, il merito di Paolo VI nel presiedere l’Assise conciliare, nel condurla felicemente a termine e nel governare la movimentata fase del post Concilio.
Potremmo veramente dire, con l’apostolo Paolo, che la grazia di Dio in lui “non è stata vana”: ha valorizzato le sue spiccate doti di intelligenza e il suo amore appassionato alla Chiesa e all’uomo”.
Domenica prossima, Benedetto XVI sarà nei luoghi dove il futuro Paolo VI mosse i suoi primi passi. A Concesio il Papa visiterà la casa natale di Giovanni Battista Montini e la nuova sede dell’Istituto a lui dedicato.
A Brescia, dopo una breve visita nella cattedrale dove Montini ricevette l’ordinazione sacerdotale il 29 maggio 1920, Benedetto XVI celebrerà la Messa nella piazza intitolata al Papa dalle cui mani nel 1977 ricevette la berretta cardinalizia.
Durante il rapimento di Aldo Moro, Paolo VI si rivolse direttamente agli uomini delle Brigate Rosse, con una lettera diffusa su tutti i quotidiani nazionali, chiedendo la liberazione senza condizioni dello statista italiano.
Quando il 13 maggio 1978, nella Basilica di San Giovanni in Laterano si celebrò un rito funebre in suffragio dell’onorevole democristiano, Paolo VI vi prese parte incurante delle critiche della Curia, per la quale non rientrava nella tradizione che un Papa partecipasse alla messa esequiale, soprattutto se di un politico. In quell’occasione Montini, provato dall’omicidio di Moro, pronunciò un’omelia quasi poetica, che rientra nel suo stile personale, tormentato e colto.
“Ora che la giornata tramonta - scrisse nel suo testamento -, e tutto finisce e si scioglie di questa stupenda e drammatica scena temporale e terrena, come ancora ringraziare Te, o Signore, dopo quello della vita naturale, del dono, anche superiore, della fede e della grazia, in cui alla fine unicamente si rifugia il mio essere superstite? Come celebrare degnamente la tua bontà, o Signore, per essere io stato inserito, appena entrato in questo mondo, nel mondo ineffabile della Chiesa cattolica? Come per essere stato chiamato ed iniziato al Sacerdozio di Cristo? Come per aver avuto il gaudio e la missione di servire le anime, i fratelli, i giovani, i poveri, il popolo di Dio, e d’aver avuto l’immeritato onore d’essere ministro della santa Chiesa, a Roma specialmente, accanto al Papa, poi a Milano, come arcivescovo, sulla cattedra, per me troppo alta, e venerabilissima dei santi Ambrogio e Carlo, e finalmente su questa suprema e formidabile e santissima di San Pietro?”.
La visita di Benedetto XVI nella terra di Paolo VI contribuirà notevolmente alla riscoperta di questo Papa della modernità, troppo spesso dimenticato e soffocato dalla caricatura di un uomo chiuso nelle sue colte speculazioni. Montini, che ha inaugurato sia con il suo magistero, sia con i viaggi apostolici la stagione missionaria della Chiesa che ha visto come grande protagonista Giovanni Paolo II, è un uomo che il nostro tempo ha bisogno di riscoprire e di rileggere, per comprendere che la modernità della Chiesa passa attraverso l’umiltà del servizio.

© Copyright L'Avanti, 5 novembre 2009 consultabile online anche qui.

12 commenti:

Aloysius ha detto...

Appunto Paolo VI un Papa....da non dimenticare:
sotto il cui pontificati c'è stata la peggiore crisi della Chiesa cattolica con la diminuzione di migliaia di sacerdoti e religiosi... con l'avanzata dell'aborto, del divorzio, con la riforma liturgica dai risultati entusiasmanti....
certo non lo dimenticheremo.

Sigfrido ha detto...

Il Papa del "dialogo" della Ecclesiam Suam, il Papa del Vaticano II e della sua attuazione..... i frutti di questo bel dialogo lo vediamo nella sentenza di Strasburgo....
Mentre gli ebrei e i mussulmani trovano rispetto, noi siamo trattati a pesci in faccia....
Ma già Gesù aveva detto: "Voi siete il sale della terra... se il sale della terra dovesse perdere il sapore non serve a null'altro che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini...

Anonimo ha detto...

io mi chiedo cosa potesse fare paolo VI contro aborto e divorzio.
certe persone hanno solo bisogno di trovare colpevoli. troppo facile così!

Anonimo ha detto...

la "colpa" è di ogni persona che ha abortito, di ogni persona che ha divorziato. se il Signore c'ha dato il libero arbitrio ci sarà un motivo. troppo comodo dare colpe o meriti ai singoli papi.

Aloysius ha detto...

Non avete capito il tono del mio intervento: certamente non è Paolo VI colpevole del singoli divorzi e aborti che si commettono: non mi arrogo affatto il diritto di giudicare. Dicevo solo che durante il suo pontificato è stata introdotta in Italia la legge del divorzio e quella dell'aborto, e i brigatisti rossi gli hanno ucciso l'amico Aldo Moro: bella ricompensa per un Papa che ha rifiutato al Concilio di condannare il Comunismo....
Per il resto preghiamo per la sua anima perchè davanti a Dio siamo tutti bisognosi della sua misericordia. Quello che mi da fastidio sono le lodi sperticate ad un poveruomo Paolo VI che è vissuto in un'epoca difficile e come tutti forse avrà commesso degli sbagli.

Sigfrido ha detto...

Sigfrido dice
certo nessuno vuol colpevolizzare Papa Paolo VI, ma la bontà o meno di tante sue decisioni ce la dimostrerà la storia....
intanto cari miei due ultimi anonimi continuate a tenervi il dialogo arrendevole e senza il senzo della proprioa identità, continuate a tenervi le belle riforme imposte con obbligo dal dialogante Paolo VI che ha tentato di abolire l'antica liturgia (Per fortuna Papa Benedetto ha detto che è inabrogabile), teniamoci tutti i frutti del post concilio per i quali lo stesso Paolo VI ha sofferto quando diceva: il fumo di Satana da qualche parte è entrato nella Chiesa....
alla lunga tutto quanto fatto da questo Papa lo sta seppelendo la storia e il tempo. E non mi si venga a dire che non è stato capito: per farsi capire bisogna anche parlare chiaro e lui non lo ha fatto.

Anonimo ha detto...

penso che Benedetto XVI, non lo dimentichera' per vari motivi, il primo essere obbligato a spendere tempo e risorse per sistemare piu' dignitosamente la sua Messa, e per risolvere il caso Econe.

Penso possa bastare.

Buon lavoro al Papa, ed un invito per chilo voglia a non vivere di mitologia.

Anonimo ha detto...

Non avete capito il tono del mio intervento: certamente non è Pio XII colpevole dei sei milioni di ebrei uccisi : non mi arrogo affatto il diritto di giudicare. Dicevo solo che durante il suo pontificato c’è stata la seconda guerra mondiale e i tedeschi hanno ucciso Santi comeS.Teresa della Croce e e S.Massimiliano Kolbe : bella ricompensa per un Papa che ha aveva anche condannato il Comunismo.
Per il resto preghiamo per la sua anima perchè davanti a Dio siamo tutti bisognosi della sua misericordia. Quello che mi da fastidio sono le lodi sperticate ad un poveruomo Pio XII che è vissuto in un'epoca difficile e come tutti forse avrà commesso degli sbagli
riccardo

Anonimo ha detto...

Pio XII e' il Papa che meglio di altri negli ultimi 60 anni ha svolto il suo ruolo, anche in mezzo ad una guera mondiale.

In lui vedo solo pienezza, dottrinale e di autorita' magisteriale.

Non una imprecisione, o ambiguita'.
Un pensiero solido e radicato in una filosofia e scuola di pensiero romano.


Idee chiare sul mondo!!!!

Areki ha detto...

Preghiamo perchè il Santo Padre Pio XII possa essere al più presto beatificato, preghiamo per l'attuale Pontefice Benedetto XVI perchè viva allungo e possa portare avanti la "riforma della riforma", accogliere nella Chiesa Cattolica i Fratelli Anglicani disgustati dagli errori della loro chiesa modernista e senza autorevoli guide, e soprattutto possa il Santo Padre riammettere nella piena comunione la fraternità di San Pio X e penso che anche Paolo VI ora che è nella luce di Dio (Purgatorio o Paradiso che sia) prega per questi risultati.
don Bernardo

Aloysius ha detto...

Caro Riccardo pregherò per te affinchè possa meditare pacatamente su quanto è scritto negli interventi precedenti....

Anonimo ha detto...

caro Aloysius
Grazie per le preghiere perchè non sono mai abbastanza per noi poveri uomini.
Mi spiace tu non abbia colto l'ironia della mia parafarasi del tuoi post. Volevo semplicemente farti notare che addebitare a Paolo VI l'aborto e il divorzio e tutte le disgrazie accadute negli ultimi decenni è molto simile a quanto fanno tanti "laici" addebitando a PIO XII (che io considerò certamente un grande Papa in un momento storico difficilissimo) i morti dei campi di concentramento ....
Vedi Paolo VI è destinato a prender botte da dx e da sx . Ma pochi , a dx e a sx, lo conoscono e lo hanno letto. Io , per cominciare, domani sento cosa ne dice Benedetto XVI avendo la fortuna di poter essere sia in piazza per la celebrazione eucaristica e poi nella Chiesa in cui Paolo VI è stato batezzato.
E, se non ti offendi, vedrò "meditare pacatamente " sulle letture della domenica e sulle parole del Santo Padre anziche sui tuoi post.
Cordialmente
Riccardo