giovedì 22 gennaio 2009

Esclusivo: Benedetto XVI revoca la scomunica ai Lefebvriani (Rodari)


Vedi anche:

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Segnalazione bellissimo sito "Benedict XVI.TV" (raccolta files video ed audio)

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Il Papa al fratello Georg: "Fin dall’inizio, molto presto, si è manifestata in te questa duplice vocazione: alla musica e al sacerdozio, una che abbracciava l’altra, e così tu sei stato guidato sui tuoi passi ed hai percorso il tuo cammino..." (Discorso in occasione del concerto in onore di Mons. Georg Ratzinger)

Esclusivo: Benedetto XVI revoca la scomunica ai Lefebvriani

di Paolo Rodari

Benedetto XVI ha deciso. Il decreto contenente la revoca della scomunica per i vescovi scismatici lefebvriani è pronto. E uscirà nei prossimi giorni, probabilmente entro questa domenica. L’ha redatto e firmato, per volere del Papa, il presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, l’arcivescovo Francesco Coccopalmerio.

Si tratta di un atto di grande magnanimità del Pontefice.

Dal giorno della sua pubblicazione i successori di Marcel Lefevbre alla guida della Fraternità San Pio X, ovvero gli “ultra tradizionalisti” Bernard Fellay, Alfonso de Gallareta, Tissier de Mallerais e Richard Williamson non saranno più scomunicati.
Ratzinger ha deciso dopo che erano stati gli stessi vescovi a scrivere al cardinale Darío Castrillón Hoyos, presidente della Ecclesia Dei, chiedendogli la possibilità di essere reintegrati in seno alla Chiesa cattolica.
Certo, manca ancora un accordo su come e dove la Fraternità si posizionerà all’interno della Chiesa, ma intanto un passo enorme, senz’altro il più decisivo, sulla strada della piena comunione con Roma è stato fatto.
Fu nel 1969 che Lefebvre si ritirò con un manipolo di seminaristi a Econe, in Svizzera. Lo scopo era fuggire da Roma, la città che aveva aperto le porte al Concilio Vaticano II. Lefebvre rigettò sempre le conquiste del Concilio (anche se la sua firma appare sotto tutti i suoi documenti) e, in particolare, la conseguente riforma liturgica. La rottura con Roma avvenne il 30 giugno 1988. Ratzinger era prefetto della Dottrina delle fede e assistette, impotente, all’ordinazione da parte di Lefebvre di quattro vescovi. Un gesto che pose Lefebvre ipso facto nella scomunica latae sententiae. Il Papa, nel settembre 2007, promulgò il Motu Proprio Summorum Pontificum col quale vennero riaperti nuovi spazi per l’uso liturgico del messale antico.
Un gesto che tolse un grosso ostacolo sulla strada del ritorno dei lefebvriani a Roma. Un ritorno oggi definitivo e che ricuce una ferita dolorosissima per tutta la Chiesa.

© Copyright Il Riformista, 22 gennaio 2009 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

Ringraziamo anche Rodari per l'articolo :-)
Certo che questo gesto di grande apertura del Papa spiegherebbe le "reazioni scomposte" e gli attacchi senza precedenti delle ultime settimane nei confronti di Benedetto XVI.
Ci chiedevamo la ragione di tanto astio...forse il motivo e' questo?

R.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che la fuga di notizie non pregiudichi l'accordo come accaduto la volta scorsa.
Stavolta tuttavia abbiamo nero su bianco il nome della rana dalla bocca larga curiale e sarebbero dolori.

mariateresa ha detto...

cara Raffaella, ho pensato anch'io come te. Però non fermiamoci a interpretare e ricostruire perchè ci aspettano tempi tosti. Teniamoci ben stretti alla barca di Pietro perchè adesso arriva un mare forza sette e la barca di Pietro non è un translatlantico, ma una barca vecchia e con parecchie toppe. Ha un bravo capitano , è vero, e con un gran fegato, ma l'equipaggio lascia a desiderare .....
E , se volete il mio parere, quello che sarà orchestrato contro papa Benedetto non sarà limpido e diretto, (è un po antipatico difendere delle scomuniche) ma molto più contorto.

Anonimo ha detto...

Già, assai probabile che sia proprio questo il motivo. Sarà interessante leggere le reazioni, sicuramente scompostissime, alla pubblicazione del decreto. Chissà la rabbia dei fautori di certa scuola della discontinuità e rottura.
Alessia

euge ha detto...

Oltre alla fuga di notizie, mi preoccuperei del fatto che molti nella chiesa stessa vedranno questo enorme passo avanti verso l'unità completa di tutti i cristiani, come un passo indietro. Il solito squallido giochetto che, sicuramente i nostalgici non mancheranno di giocare; per dipingere Benedetto XVI nel solito modo mediovele, retrogrado etc. etc.
Prepariamoci perchè ne sentiremo di tutti i colori

Anonimo ha detto...

Difendiamo con la preghiera il nostro coraggioso Timoniere:

Orémus pro pontífice nostro Benedícto.
Dóminus consérvet eum,
et vivíficet eum,
et beátum fáciat eum in terra,
et non tradat eum in ánimam inimicórum éius

Alessia

Raffaella ha detto...

Effettivamente sara' interessante vedere se e come i sedicenti dialoganti si metteranno a difendere scomuniche.
Credo anche io, come Mariateresa, che, salvo rare eccezioni, si tentera' di giocare d'astuzia.
I mezzi ci sono: basti pensare a quanto accaduto nelle ultime settimane a partire dalla depenalizzazione dell'omosessualita' per finire con i dati di affluenza al ribasso.
Le anime belle hanno sempre sostenuto che c'e' posto per tutti nella Chiesa e che e' il Papa ad escludere ed a allontanare.
Ora dovranno declinare questo concetto alla luce di un possibile ritiro delle scomuniche a persone che non vogliono accettare.
R.

Anonimo ha detto...

Sono 21 anni che prego per la riammissione dei lefevbriani nel seno della Santa Madre Chiesa. Finalmente il Signore ha ascoltato le mie preghiere! Abbiamo un GRANDISSIMO PAPA, un vero GIOIELLO!!!!
FORZA, CAPITANO CORAGGIOSO!!!

Anonimo ha detto...

O.T., Raffaella
l Vaticano imbavaglia il gesuita Roger Haight. Per colpa di Gesù
Gli si contesta di occultare la divinità di Cristo, per renderlo più presentabile al mondo. Nel cuore della disputa c'è la Compagnia di Gesù. E anche un suo autorevolissimo membro, il cardinale Carlo Maria Martini
su www.chiesa

Anonimo ha detto...

non so se c'entra qualcosa ma mons. fellay ha mandato questo messaggio ai fedeli il 20 gennaio (l'altroieri):

Messaggio di S. E. Mons. Bernard Fellay,
Superiore generale della Fraternità San Pio X

Cari fedeli,

La Crociata del Rosario che avevamo lanciato a Lourdes durante il memorabile pellegrinaggio del Cristo Re alla fine di ottobre, ha ampiamente sorpassato le nostre speranze. In meno di due mesi, sono stati recitati in tutto il mondo un milione settecentotremila Rosari per ottenere dalla Madonna il ritiro del decreto di scomunica del 1988.

Che tutti siano profondamente ringraziati. Davanti a una tale generosità, osiamo chiedervi di continuare i vostri sforzi di preghiere perché questa crociata porti i suoi frutti per il bene di tutta la Chiesa.

+Bernard Fellay
Menzingen, 20 gennaio 2009

forse ci siamo davvero questa volta.
benedetto xvi entrerà nella storia per tanti meriti ma anche per questa generosità.

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti :-)

brustef1 ha detto...

Effettivamente una scomunica per "troppa fedeltà" è ben diversa da una scomunica per infedeltà, peraltro quasi mai comminata...Mi unisco all'Orémus

gemma ha detto...

ma chi è quel "sant'uomo" che ha lasciato trapelare certe indiscrezioni prima del tempo (pechè dev'esserci, se tutto è risaputo prima di essere ufficiale), sapendo (inevitabile) quel che avrebbe potuto succedere in termini medatici? I siti ufficiali della Santa Sede, su google, you tube e chi più ne ha più ne metta, non servono a nulla se l'etica dell'informazione non parte dal cuore degli uomini di Chiesa. La Chiesa non può educare il mondo se gli esempi sono gli stessi forniti dalla poliica e dal gossip. E se dal cuore dei fedeli partono certe iniziative individuali, come siti e blog, non è per papolatria o per mancanza di informazione sul Papa (che come rinfaccano spesso i laicisti, c'è) ma perchè viene percepita come informazione distorta già dall'interno (vedi dati della prefettura sulle udienze, che pure sono arrivati da canali ufficiali e non dal quotidiano il Manifesto)e spesso fatta di polemiche costruite ad uso strumetale, con notizie fornite per metà e in anteprima da qualche "mano santa", col solo risultato finale di amplificare e distorcere (o fermare?) l'evento ancora prima che sia reso ufficiale.

euge ha detto...

Cara Gemma, come ormai tutti abbiamo compreso, il Santo Padre, è circondato da " sant'uomini ed anime pie" desiderose, per il loro " entusiasmo verso Benedetto XVI, di far conoscere il prima possibile tutto ciò che riguarda le decisioni od addirittura magari, solo i propositi del Papa......... " Grand'uomini "....... Lo scherzetto per esempio dei dati statistici che non sono stati comunicati dal Manifesto ma, diciamolo senza reticenze dalla Prefettura Pontificia, sono la dimostrazione pratica, di chi e di che cosa, giri intorno al nostro Pontefice. Per questo dobbiamo sempre pregare il Signore, perchè protegga con la sua benedizione e protezione il Papa affinchè non rimanga mai vittima illustre, di questo manipolo di abili trasformisti.

Anonimo ha detto...

google è uno specchio per le allodole.
serve una riforma della curia e dell'informazione vaticana.
cacciare i traditori e potenziale le strutture volenterose.

euge ha detto...

Temo che monsignore abbia ragione. A che serve potenziare l'informazione su internet se le informazioni nascono distorte e manipolate dalla fonte?
Perchè chi sbaglia non viene sostituito? Perchè chi da anteprime che non dovrebbero essere anteprime cioè le ormai famose rane dalla bocca larga non vengono impiegate in altri lavori dove non possono nuocere?
Per dare troppo spazio alla spettacolarizzazione della fede ed al gossip da Palazzo Apostolico, questo ora ci ritroviamo.
Urge dico urge, ventata di aria pulita per togliere tutto questo fetore.