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VATICANO: CARD. MONTEZEMOLO, PAPA FAVOREVOLE AD APERTURA TOMBA S.PAOLO
''Da tempo si pensa a una nuova apertura del sarcofago di San Paolo, ne ho parlato anche con il papa e Benedetto XVI non esclude un giorno di ordinare un'analisi accurata della tomba''.
Lo ha affermato il card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della basilica papale di San Paolo Fuori le Mura, in un briefing a conclusione dell'Anno Paolino nella Sala Stampa vaticana.
Il porporato ha spiegato inoltre che sono stati effettuati i lavori di ricognizione del sito in previsione di un esame accurato del sarcofago, che dovrebbe trovarsi sotto il baldacchino di Arnolfo di Cambio, e l'altare papale.
''Abbiamo anche studiato come si potrebbe fare - ha spiegato Cordero -. Bisogna considerare che questo sarcofago e' li' da 20 secoli e non e' mai stato aperto''.
''Aprirlo - ha proseguito Montezemolo - e' un lavoro grosso, dato che la tomba e' enorme e comporterebbe la demolizione dell'altare papale. Difficilmente si puo' fare sul posto ma non escludo che si faccia. Per il momento con il papa abbiamo escluso di farlo durante l'Anno paolino'', che si concludera' lunedi'.
Il porporato ha infine comunicato che si e' ''tentato di entrare dentro con apparecchi microscopici sofisticati'' ma, ha precisato, ''non e' stato possibile poiche' il sarcofago ha uno spessore di 25 centimetri e non filtra nulla''.
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Papa/ Arciprete S.Paolo: Apertura sarcofago?Favorevole,ma difficile
Un bilancio di grande fervore spirituale
Il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica di S. Paolo fuori Le Mura, ha accennato a "possibili futuri lavori di apertura del sarcofago" di San Paolo, "sui quali il Papa sarebbe d'accordo, ma che richiedono tali e tanti interventi, compresi la demolizione dell'altare papale e del baldacchino di Arnolfo di Cambio, che al momento non è possibile programmare".
Lo ha detto nel corso della conferenza stampa in Vaticano sulla chiusura dell'Anno Paolino, presieduta dal porporato e da Carlo Visconti, delegato per l'amministrazione della stessa basilica pontificia.
Un anno, quello dedicato a San Paolo, che ha portato al raddoppio dei battesimi in Cina, all'aumento nel mondo di bambini e bambine ai quali è stato dato il nome di Paolo, al miglioramento dei rapporti ecumenici grazie allo studio e alla riflessione sugli scritti paolini, ai grandi scambi e rapporti con comunità di preghiera di numerosi paesi anche non a maggioranza cattolica le cui delegazioni sono giunte a pregare sulla tomba di Paolo: bilancio più che positivo per l'Anno Paolino, secondo quanto emerso questa mattina alla conferenza stampa in Vaticano.
"I benefici spirituali di questo anno speciale - ha detto Cordero - sono i più importanti e non è possibile 'misurarli' perché non potremo mai conoscere cosa avviene nelle anime.
Ma è rilevante che numerosissimi pellegrini, nell'ultimo mese fino a 18 mila al giorno, hanno potuto accostarsi alla tomba dell''Apostolo delle Genti' e pregare vedendone il sarcofago. Si è notato un grande fervore spirituale e questo è certamente, accanto all'accostamento al sacramento della confessione, uno dei traguardi principali di questo particolare 'anno tematico', come lo ha sin dall'inizio definito il Papa".
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