giovedì 11 giugno 2009

Ratzinger, il Papa scomodo (L'Opinione)


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Pioggia di critiche

Ratzinger, il Papa scomodo

Lo Svizzero

C’è qualcosa che turba gli alti esponenti del vertice vaticano da tempo, anche se quello che sconcerta un poco più del solito appare poco convincente a una valutazione razionale, che è decisamente presente nel quotidiano dei così detti “sacri palazzi”.
Alle corte: serpeggiano con sempre maggior vigore critiche intendono investire la persona stessa del “numero uno”, Joseph Ratzinger.
Il fatto è che quel tale indistinto ma autentico disagio è dovuto alla divulgazione di queste critiche perfino da parte del laicato cattolico, che talvolta sembra fare causa comune con quello non credente. Il quale non è davvero tenero con preti, vescovi, Chiesa e manco a dirlo pontefice addirittura. Così, c’è chi comincia, anzi, prosegue nella propria campagna non precisamente religiosa. Tanto che ormai c’è chi ha definito Benedetto come un “papa scomodo”, sia per i credenti sia per coloro che voltano la testa dall’altra parte. Anche in Italia, certo. Da noi, i tonsurati in clergyman cercano di bloccare questa deriva delle polemiche religiose, facendo ricorso all’elaborazione addirittura di una specie di manuale di inedito conio, un vademecum per i confessori o magari per tutti quei preti che entrano in contatto con la gente comune, tentando di risolvere i suoi non pochi problemi.
Il che ha scatenato le critiche, se non addirittura i fulmini, dei confratelli più intransigenti, i quali rudemente biasimano tali atteggiamenti, rilanciando la tesi secondo cui la Chiesa non deve essere ridotta ad “agenzia umanitaria”.
Una tenzone, codesta, che peggiora il clima e con esso i rapporti tra tonsurati. Contro questa degenerazione polemica che coinvolge il pontefice in persona, sono scesi in campo i gesuiti con tutto il peso della loro dialettica.
Per essi, come si evince scorrendo le pagine della rivista ultra-secolare che compilano, è in atto “un’opera di denigrazione e delegittimazione assai martellante e continua”, a prefigurare il sospetto di una regia segreta, volta a sminuire, se non addirittura a insultare, proprio lui, il “papa scomodo”.
Un piano occulto, che punta a screditare, se non a calunniare, l’uomo assiso sul soglio di Pietro, con tutta la sua impostazione assolutista secondo una inveterata tradizione. E questi avvocati difensori puntano l’indice contro certi intellettuali laici cui non vanno assolutamente a genio il comportamento e la predicazione di papa Benedetto sull’etica civile, ma sopra tutto sulla morale famigliare.
Poi, giù con l’uppercut: gli imputano anche di violare la laicità dello Stato. Di più: Ratzinger è incolpato di “non saper dialogare con la società”, il che allontanerebbe i fedeli.
Un j’accuse vero e proprio, ma anche una “grossa mistificazione” di un pontefice che oltretutto non pensava di salire sul trono pietrino e che ora non sta lì a cambiare comportamento, come ha dimostrato giorni addietro con la drastica decisione di sbattere fuori dalle file clericali i non pochi preti che tradiscono il celibato o fanno i dongiovanni.
Ma qualche novità s’affaccia all’orizzonte vaticano: un documento sulla nuova questione sociale secondo Ratzinger per il terzo millennio è in via di divulgazione mediante una lettera apostolica che rinverdirà quella dei pontefici più impegnati nella socialità. Potrebbe essere una Rerum novarum per il futuribile del mondo. E allora sì che Ratzinger non sarà più definito come un “papa scomodo” dai tanti critici che lo prendono di mira.

© Copyright L'Opinione online, 10 giugno 2009 consultabile online anche qui.

Mah...che Benedetto XVI sia un Papa scomodo e' fuori di dubbio.
Del resto non potrebbe essere altrimenti: e' il Vicario di Cristo.
Se fosse osannato da tutti, sarebbe un pessimo segnale perche' sarebbe la prova che e' "insignificante".
Invece...fa paura :-))
Ricordo infine che solo una piccola parte del laicato cattolico marcia compatto contro il Papa...la maggiorparte dei credenti e' con il Santo Padre con la "partecipazione straordinaria" anche di non credenti di buona volonta'
.
R.

6 commenti:

don Marco (politologo) ha detto...

Questo vede troppi film dell'Horror o ha un fornitore che ha messo in circolo una brutta partita.
Invece di fare fumo e polvere farebbe meglio a leggere, conoscere, studiare, capire quello che il Papa dice, di sicuro male non gli farebbe e scriverebbe meno fesserie.

Anonimo ha detto...

ecco perchè quando criticano il papa fate salti gioia.....
se tutti osannassero il papa voi sareste i primi ad essere contenti. esiste anche un conformismo del politicamente scorretto.

Raffaella ha detto...

Tranquillo...il problema non si pone.
R.

Anonimo ha detto...

E' assai probabile che sotto lo pseudonimo di Lo Svizzero si celi un serio e stimato intellettuale che ben conosce il Papa e il suo pensiero, ma che ogni tanto si diverte, chissà poi perché, a fare del vatican gossip e a rimescolare nel torbido.
Alessia

don Marco (anti-intellettuale) ha detto...

sarà che ho una formazione rigida, sarà che sono ignorante e stupido, ma i "se" i vari "ma" la mancanza di idee suffragate da fonti autorevoli, il "si dice" il "fantasioso" mi hanno sempre disgustato soprattutto perchè oggi ci sta poco amore per il "verum" e molta passione sui 10000000 dubbi che cartesianamente parlando non fanno una certezza; ma lo sappiamo tutti, basta gettare fango.... il bello va sporcato!!

euge ha detto...

Caro Don Marco ha ragione!:-))