giovedì 15 ottobre 2009

Vian: A sinagoga Roma condannerà Shoah come a Auschwitz (Apcom)


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Papa/ Vian: A sinagoga Roma condannerà Shoah come a Auschwitz

Su 'Pagine ebraiche' ricorda Williamson,rivendica ruolo Pio XII

In occasione della visita che compirà alla sinagoga di Roma, il prossimo 17 genaio, il Papa "rievocherà la memoria delle vittime della Shoah e renderà loro onore, come ha fatto in più occasioni, soprattutto ad Auschwitz, 'come figlio del popolo tedesco'": lo preannuncia il direttore dell''Osservatore romano', Gian Maria Vian, in un intervento sul numero in uscita del nuovo mensile della comunità ebraica italiana, 'Pagine ebraiche', nel quale lo studioso ricorda il "doloroso stupore" di Benedetto XVI di fronte alle "insostenibili accuse di antisemitismo" seguite alla revoca della scomunica al vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson e rivendica il ruolo di Pio XII nel frangente della persecuzione nazi-fascista degli ebrei.
"Il veleno dell'avversione antiebraica, già diffusa nell'antichità pagana, ha inquinato durante i secoli anche i rapporti tra cristiani ed ebrei - scrive il direttore del quotidiano vaticano in un articolo intitolato 'Visita di cuore e di ragione' - mescolandosi all'originaria rivalità religiosa e teologica. Fino al crescere in età moderna e contemporanea di un razzismo del tutto nuovo, ancora una volta pagano, nei confronti del popolo ebraico, sfociato nel mostruoso sterminio della Shoah, vera e propria ora delle tenebre che ha segnato in modo indelebile il Novecento europeo e - sottolinea Vian - di fronte alla quale la Chiesa di Roma ha cercato di opporsi con un'opera di carità - incoraggiata e sostenuta in ogni modo da Pio XII, poi divenuto segno di contraddizione - che ha salvato moltissime vite dall'atroce persecuzione.
Anche nell'antico ghetto romano - rende noto il direttore dell''Osservatore romano' - Benedetto XVI rievocherà la memoria delle vittime della Shoah e renderà loro onore, come ha fatto in più occasioni, soprattutto ad Auschwitz, 'come figlio del popolo tedesco', e quindi a Yad Vashem.
E ancora una volta il vescovo di Roma entrerà in una sinagoga, ripetendo un gesto semplice, già compiuto da papa a Colonia, sede della più antica comunità ebraica in territorio germanico, quattro mesi dopo l'elezione a successore di Pietro, e a New York, alla vigilia delle festività pasquali. Papa Ratzinger avanza così nel lungo cammino di riconciliazione tra cattolici ed ebrei che nella seconda metà del Novecento è stato percorso dai suoi predecessori con passi sempre più decisi. Passi 'la cui condivisione e promozione fin dall'inizio era stato un obiettivo del mio personale lavoro teologico', come Benedetto XVI ha rivendicato - con doloroso stupore di fronte a insostenibili accuse di antisemitismo - nella lettera scritta ai vescovi cattolici dopo la revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani, uno dei quali (Richard Williamson, ndr.) a insaputa del papa si era reso responsabile di ignobili affermazioni negazioniste della Shoah. L'incontro di Benedetto XVI con gli ebrei romani esprimerà dunque quell'affetto dichiarato con solennità durante la messa inaugurale del suo pontificato ai 'fratelli del popolo ebraico, cui siamo legati da un grande patrimonio spirituale comune, che affonda le sue radici nelle irrevocabili promesse di Dio'. Un patrimonio che, nelle differenze, ha bisogno di essere riscoperto in continuazione per superare diffidenze, ignoranze e rivalità reciproche - tra fratelli, si sa, queste non sono infrequenti - e per ritrovarsi, alla fine. Non si sa quando e non sarà facile, probabilmente, ma certo - conclude Vian - ne vale la pena".

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Mah...non capisco come mai si debbano ripetere sempre gli stessi concetti sapendo, fra l'altro, che probabilmente nulla sara' mai sufficiente.
Non si puo' dimenticare il trattamento subito dal Papa in Israele e non si capisce come mai i Cattolici debbano sempre, in un modo o nell'altro, fare mea culpa
.
R.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che due ... zanetti, come dice Mariateresa!
Alessia

sonny ha detto...

Stra stra straquoto Alessia.

SERAPHICUS ha detto...

Non se ne può più. Basta. Ci sono altre cose, direi. Basta!

euge ha detto...

Ma quante altre miriadi divolte il Papa dovrà ripetere sempre le stesse cose?

Forse ho capito! Cambieranno quando si assumerà lui direttamente la colpa per la shoa!
Ma, credo che neanche questo sarebbe sufficente.
che due zanetti!

Anonimo ha detto...

Mamma mia che disco rotto!!!!

E BASTA!

Anonimo ha detto...

sordi oltre che ciechi!
SASSO