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BENEDETTO XVI: “LA RESPONSABILITA’ DAVANTI A DIO E’ DECISIVA PER IL RETTO AGIRE POLITICO”
“La storia dell’Europa nel XX secolo dimostra che la responsabilità davanti a Dio è di importanza decisiva per il retto agire politico”. Lo ha detto il Papa, durante il concerto offerto a Benedetto XVI dal presidente tedesco, svoltosi oggi nella Cappella Sistina. Riferendosi ai due motivi del concerto – i 60 dalla fondazione della Repubblica Federale di Germania e il 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino - il Santo Padre ha affermato che lo “sviluppo” della sua patria “è stato reso possibile da uomini che hanno agito con una profonda convinzione cristiana nella responsabilità davanti a Dio, avviando così processi di riconciliazione che hanno permesso un nuovo insieme vicendevole dei Paesi europei”. In particolare, la costituzione del 1949 “ha contribuito essenzialmente allo sviluppo pacifico della Germania nei sei decenni trascorsi”, perché “esorta gli uomini a dare la priorità, in responsabilità davanti a Dio Creatore, alla dignità umana, a rispettare il matrimonio e la famiglia quali fondamento di ogni società, nonché ad avere riguardo e profondo rispetto per quanto è sacro agli altri”. “Che i cittadini della Germania, responsabili del compito circa il rinnovamento spirituale-politico dopo il nazionalsocialismo e dopo il Secondo Conflitto Mondiale - l’auspicio del Papa - possano continuare a collaborare per la costruzione di una società libera”.
Ricordando il 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino, il Papa ha fatto notare che “quella frontiera di morte che per tanti anni aveva diviso la nostra patria e aveva separato a forza uomini, famiglie, vicini e amici”. “Molti allora – il ricordo del Pontefice - avevano avvertito gli avvenimenti del 9 novembre 1989 come gli albori inaspettati della libertà, dopo una lunga e sofferta notte di violenza ed oppressione per un sistema totalitario che, alla fin fine, conduceva in un nichilismo, in uno svuotamento delle anime”. Questo perché, ha spiegato Benedetto XVI, “nella dittatura comunista, non vi era azione alcuna che sarebbe stata ritenuta male in sé e sempre immorale. Ciò che serviva agli obiettivi del partito era buono, per quanto disumano poteva pur essere. Oggi, qualcuno si domanda se l’ordine sociale occidentale sia tanto migliore e più umanitario”. “La storia della Repubblica Federale di Germania, di fatto, ne è la prova”, la risposta del Papa.
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