venerdì 16 gennaio 2009

La frenetica missione laicista. Lobby d'alta finanza intimorite dalla Fede (Pedrizzi)


Vedi anche:

Gaza e crisi economica: gli articoli di Galeazzi, Riccardi e Tettamanzi (La Stampa)

Contro il vizio di dar consigli al Papa. Silenzio e riflessione sulle parole di Benedetto XVI (Volonté)

Si è concluso il simposio alla Penitenzieria Apostolica. La liturgia insegna ma non tutti vogliono ascoltare (Osservatore Romano)

Hamas disponibile a trattare. La Santa Sede all'Onu denuncia violazioni dei diritti umani da entrambe le parti (Osservatore Romano)

Gaza, Jocelyne Khoueiry (Libano): "Sono completamente d’accordo con la posizione del Santo Padre" (Sussidiario)

Il Vaticano: «Donne e bambini non sono protetti» (Tornielli)

Offese al Papa, Rosso "malpela" i giornalisti: l'acume critico è come le frecce: a intermittenza, solo nei confronti della Chiesa Cattolica

L'Europa (drammaticamente impotente in campi decisivi) deve smetterla di comandare in campo etico (Rondoni e Serra)

Amos Luzzatto propone un "incontro chiarificatore" fra Cattolici ed Ebrei. Nessun cenno agli attacchi subiti dal Papa

Pierre Manent: In Europa anche l'ateismo ha solide radici cristiane (Osservatore Romano)

E' coi rabbini che contestano il Papa che il dialogo torna indietro di 50 anni (Fontana). Le "strane" dimenticanze dei meriti di Joseph Ratzinger

Gaza, Congo, Iraq e Darfur, Mons. Migliore: urgente garantire la sicurezza dei civili nelle zone di guerra (Radio Vaticana)

Immigrazione: "no" dei vescovi italiani a tasse per il permesso di soggiorno (Radio Vaticana e altre fonti)

Caritas in Veritate, l’enciclica sociale di Benedetto XVI (Tempi)

Offese al Papa: articolo del Corriere ed intervista al card. Kasper (Vecchi)

INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE (CITTA' DEL MESSICO): RACCOLTA DI ARTICOLI E DISCORSI

La frenetica missione laicista

Lobby d'alta finanza intimorite dalla Fede

I segnali che giungono da diversi Paesi europei, Italia compresa, su di un clima ostile al cristianesimo e alla Chiesa cattolica si susseguono ormai in modo allarmante. Sono episodi che, nel loro concatenarsi, provano la presenza, nel Vecchio continente, di un'ideologia laicista e relativista ormai capace di penetrare tutte le famiglie culturali e politiche.

Come interpretare, del resto, la politica zapaterista in Spagna tesa a secolarizzare compiutamente un Paese tradizionalmente cattolico tanto da rendere normale, come è avvenuto poche settimane fa, la rimozione del crocefisso nelle scuole di Valladolid o dei presepi a Madrid? E come considerare le aperture di Sarkozy sulle coppie gay o lo schiaffo francese alla Chiesa con la decisione di Tf1, il canale privato leader degli ascolti, di non mandare in onda, per la prima volta nella storia della Tv, la messa di Natale dal Papa?
E come interpretare il fatto che in Lussemburgo il governo Junker con un colpo di mano si prepara a ridurre a una funzione puramente notarile il granduca Henri, cattolico praticante che si è rifiutato di promulgare la legge che autorizza l'eutanasia e il suicidio assistito? E i ripetuti attacchi, anche in Italia, a Pio XII, accusato di omertà e indifferenza di fronte alle persecuzione degli ebrei? Aggressioni a cui il Cardinale Tarcisio Bertone ha replicato con vigore celebrando il cinquantenario della morte di questo grande Papa e ricordando i suoi sforzi per la pace durante la Seconda Guerra Mondiale e per dare rifugio agli ebrei che fuggivano dal nazismo. Attacchi concentrici, come quello ultimo del Ministro Brunetta al cardinale di Milano Tettamanzi, coincidenze significative che attestano la presenza di una ideologia relativista che, ecco l'inquietante novità, fa breccia anche nei settori conservatori della politica. Che scava persino nelle intelligenze e nelle coscienze della destra.
Che cosa succede? La risposta è sconsolante. L'ideologia relativista, l'animus antireligioso e in special modo anticristiano sono i numi tutelari, le idee di ristrette cerchie politiche di lobby dell'alta finanza la cui capacità di condizionamento culturale, di creazione di miti politicamente corretti è inversamente proporzionale al consenso e al radicamento popolare. Tanto che, quando queste idee scendono nel terreno del confronto politico vengono puntualmente e sonoramente sconfitte come si è verificato in occasione del referendum sulla fecondazione artificiale che in Italia, malgrado un sostegno mediatico impressionante, è stato bocciato dalla stragrande maggioranza dell'elettorato. Ma anche sui cosiddetti diritti (in)civili come l'adozione da parte di coppie gay, le famiglie di fatto, le maggioranze dei popoli europei sono schierati su posizioni di conservazione dell'ordine tradizionale e di tutela del diritto naturale. Un segnale che fa ben sperare nella tenuta di una certa visione del mondo e della vita. Cui anche certa destra, per inanità e conformismo, sembra da qualche tempo non credere più.

www.riccardopedrizzi.it

© Copyright Il Tempo, 16 gennaio 2009 consultabile online anche qui.

Nessun commento: