venerdì 16 gennaio 2009

Il Vaticano: «Donne e bambini non sono protetti» (Tornielli)


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Il Vaticano «Donne e bambini non sono protetti»

di Andrea Tornielli

«Non si sta facendo abbastanza per proteggere le popolazioni civili in guerra».
Lo ha detto intervenendo all’Onu l’arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede al Palazzo di vetro.
«Continuiamo a vedere - ha osservato - civili utilizzati deliberatamente come strumenti per ottenere risultati politici o militari. In questi ultimi giorni abbiamo visto un fallimento totale nel distinguere i civili dagli obiettivi militari. Quando le armi sono utilizzate - ha continuato - senza adottare misure ragionevoli per evitare di colpire i civili, quando donne e bambini sono usati come scudi umani, quando è negato l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza». Migliore ha accennato alla situazione nel Darfur e ai suoi villaggi distrutti, alla violenza sessuale che devasta la vita di donne e bambini in Congo. «Risulta tristemente chiaro che le ragioni politiche e militari passano sopra il basilare rispetto della dignità e dei diritti delle persone e delle comunità. L’arcivescovo ha anche spiegato che per «assicurare la protezione dei civili non basta un rinnovato impegno a rispettare le leggi umanitarie, ma è innanzitutto necessaria una buona volontà politica».
«Ogni parte belligerante - ha detto - deve essere responsabile della protezione degli individui e delle comunità». L’intervento, con i riferimenti ai civili utilizzati come scudi umani e all’uso eccessivo della forza, è apparsa quasi una risposta alle critiche israeliane che ritenevano la Santa Sede troppo sbilanciata nei confronti dei palestinesi. Migliore ha anche ribadito la necessità di «leader capaci di esercitare il diritto alla difesa dei propri cittadini o il diritto all’autodeterminazione ricorrendo solo ai mezzi legittimi».
Nel recente discorso al Corpo diplomatico il Papa aveva accennato alla mentalità anticristiana che cresce in Occidente: proprio ieri nel Consiglio permanente dell’Osce è stata annunciata la nomina di Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo, a «rappresentante personale del presidente per la promozione della tolleranza e la lotta al razzismo ed alla xenofobia, con focus particolare per la discriminazione contro i cristiani e i membri delle altre religioni».

© Copyright Il Giornale, 16 gennaio 2009 consultabile online anche qui.

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