martedì 16 giugno 2009

Il perché dei vescovi austriaci a rapporto da Papa Ratzinger (Rodari)


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Il perché dei vescovi austriaci a rapporto da Ratzinger

giu 16, 2009 il Riformista

C’erano ieri - e ci saranno domani - Benedetto XVI, il prefetto dei Vescovi Giovanni Battista Re, il prefetto della Dottrina della Fede William Levada, il prefetto del Clero Claudio Hummes e quindi, i principali esponenti dell’episcopato austriaco a cominciare dall’arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn, il suo vice Egon Kapellari, il vescovo di Linz Ludwig Schwarz, il vescovo di Salisburgo Alois Kothgasser e il nunzio Peter Stephan Zurbriggen. Si tratta di una riunione a porte chiuse nella quale il Papa ha deciso di vederci chiaro.
Dopo la nomina, poi ritirata per le proteste degli stessi vescovi, del prelato austriaco Gerhard Maria Wagner a Linz, il Pontefice è stato informato di disobbedienze e di atteggiamenti anti-romani presenti nella stessa conferenza austriaca.
I vescovi, in sostanza, si sono opposti alla nomina di Wagner perché ritenuto troppo conservatore ma nelle proprie diocesi ammettono il continuo ripetersi di abusi liturgici fino a tollerare che alcuni preti vivano in stato di concubinato. Per Ratzinger è davvero troppo.

© Copyright Il Riformista, 16 giugno 2009 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

5 commenti:

gianniz ha detto...

"Per Ratzinger è davvero troppo".
Per Ratzinger!!!??? Solo per Ratzinger!!???
Rodari, si tratta di una battuta? vero?

Caterina63 ha detto...

^__^ eheheheh!

raffaele ha detto...

"due di queste nomine controverse, quello del cardinale Hans Hermann Groër come arcivescovo di Vienna, e quella di monsignor Kurt Krenn, prima come ausiliare a Vienna e poi come vescovo di Sankt Pölten, portarono la Chiesa austriaca a due dei peggiori scandali dai tempi della Seconda guerra mondiale".

http://www.sanpaoloedizioni.it/jesus/0904je/0904je10.htm
Il card. Schonboern fu nominato per porre rimedio a una situazione insostenibile creata dal comportamento scandaloso (pedofilia) di due prelati ultraconservatori.
Altro che "abuisdi liturgicio"! Mi sembra assai più grave e remota la causa della crisi della Chiesa austriaca, che col card. Koenig stava benissimo.

Raffaella ha detto...

La pedofilia nella Chiesa e gli abusi liturgici sono due problemi completamente diversi.
Ora ci si deve occupare di questi ultimi visto che gli scandali per abusi sessuali sono sotto la competenza della Congregazione per la dottrina della fede.
R.

Anonimo ha detto...

Cara Caterina63,

Purtroppo la chiesa cattolica in Austria non stava affatto benissimo col card. Koenig. Lui non si è mai opposto decisamente all'aborto, al divorzio e alla secolarizzazione del clero, e per questo fu osannato dai media socialisti e liberali. Gran parte degli problemi di oggi risultano dalla sua era.

Per quello che riguarda il "comportamento scandaloso (pedofilia) di due prelati ultraconservatori" vorrei far presente che Mons. Kurt Krenn non fu mai, neppure dai più feroci critici, accusato di comportamenti pedofili. L'accusa era invece di aver nominato una persona inidonea come rettore del seminario e gestito male un caso di omosessualità all'interno del seminario diocesano. Gli altri vescovi, stufi di Mons. Krenn per le sue posizioni conservatrici e per la sua abitudine di descrivere la situazione ecclesiastica senza usare mezzi termini, si unirono ai media anticlericali ed ottennero il consenso del Vaticano alle sue dimissioni. Il rettore del seminario vinse, molto più tardi, un processo contro il settimanale Profil, da sempre l'arma d'attacco preferita degli anticlericali. Per quel che riguarda il card. Groer, è vero che fu accusato di comportamenti pedofili ed omosessuali, ma non fù mai processato tanto meno condannato, e dunque vale la presunzione di innocenza.

Infine, non si può scusare un abuso (liturgico) con un altro. La chiesa ha da sempro insegnato: "Abusus non tollit abusum."

anonimo Viennese