lunedì 15 giugno 2009

La ricetta del Papa: “L’etica sia il centro dell’economia” (Galeazzi)


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La ricetta del Papa “L’etica sia il centro dell’economia”

GIACOMO GALEAZZI

CITTA’ DEL VATICANO

La ricetta del Papa: «Valori e regole su economia e diritti dei deboli».
Ricevendo i membri della fondazione cattolica Centesimus Annus che raccoglie anche capitani d’industria e banchieri, Benedetto XVI annuncia l’enciclica sociale «Caritas in veritate» dedicata al «vasto tema dell’economia e del lavoro» indicando i valori «da difendere per realizzare una convivenza umana libera e solidale».
La bufera sui mercati, secondo Benedetto XVI, «mostra come siano da ripensare certi paradigmi economico-finanziari che sono stati dominanti negli ultimi anni».
La libertà nelll’economia «deve essere inquadrata in un solido contesto giuridico» e ancorata a valori etici e religiosi. L’enciclica, che porterà la data del 29 giugno, nasce anche dal viaggio in Africa.
Il contatto con le estreme povertà del mondo ha suggerito nuovi argomenti al Pontefice, che nel testo sviluppa riflessioni sull’attuale crisi mondiale e sulla necessità di riportare l’etica al centro di ogni scelta economica. Altri capitoli riguardano le sfide ambientali e della globalizzazione, la lotta alla fame.
L’enciclica sociale era stata inizialmente pensata per celebrare i 40 anni della Populorum Progressio pubblicata da Paolo VI nel 1967. Poi, come una tela di Penelope, è stata smontata e rimontata, finendo per essere superata, inaspettatamente, dalla seconda enciclica teologica di Benedetto XVI, la «Spe Salvi», uscita nel dicembre del 2007.
La prima enciclica «Deus caritas est» (sulla carità) era stata pubblicata nel gennaio del 2006 ed era stata in parte una rielaborazione di testi preparati per Giovanni Paolo II.
Sulle tracce del suo predecessore, Benedetto XVI ne ribadisce l’impostazione di fondo: «Come una persona realizza se stessa nel libero dono di sé, così la proprietà si giustifica moralmente nel creare, nei modi e nei tempi dovuti, occasioni di lavoro e crescita umana per tutti».
L’economia di mercato «può essere riconosciuta come via di progresso economico e civile solo se orientata al bene comune». Benedetto XVI ritiene che dietro «l’emergenza della fame» e la questione «ecologica» c’è «la logica del profitto», a cui si contrappone quella «della condivisione e della solidarietà». Secondo papa Ratzinger la logica del profitto, se prevalente, «incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta». Solo se prevale la logica della condivisione e della solidarietà «è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo e sostenibile».

© Copyright La Stampa, 14 giugno 2009

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