sabato 8 agosto 2009

Mons. Eterovic: L'attenzione ecumenica al Sinodo sulla Parola (Osservatore Romano)


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Una conferenza a New York dell'arcivescovo Eterovic invitato dall'American Bible Society

L'attenzione ecumenica al Sinodo sulla Parola

C'è attesa per il documento post sinodale sulla Parola di Dio. Benedetto XVI "sta lavorando alla stesura definitiva del testo, in base all'abbondante materiale che gli abbiamo consegnato. Impossibile - dice l'arcivescovo Nikola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, a "L'Osservatore Romano" - prevedere al momento date di pubblicazione. Il materiale, ripeto, è tanto".
Non solo i cattolici - precisa - sono in attesa. Molta curiosità, per esempio si registra tra i protestanti".
Invitato dall'American Bible Society a New York per partecipare nei giorni scorsi a una conferenza sul Sinodo dedicato lo scorso anno alla Parola di Dio, l'arcivescovo Eterovic ha potuto cogliere proprio la particolare attenzione che l'assise ha suscitato negli ambienti ecumenici. Ricordiamo tra l'altro che l'American Bible Society, durante i trascorsi lavori sinodali, aveva donato al Papa una edizione poliglotta della Bibbia, realizzata con le collaborazioni della Segreteria generale del Sinodo e della Libreria Editrice Vaticana. Benedetto XVI aveva poi donato, a ciascuno dei Padri sinodali, un esemplare di questa edizione.
"Cammino a Emmaus" è il tema della conferenza organizzata presso l'Università Cattolica Notre Dame a New York. Invitati in particolare i rappresentanti della grande famiglia dei cattolici di lingua spagnola d'America, vista la grande attenzione con la quale la loro comunità - che rappresenta ormai oltre il 40% dei cattolici in America - ha seguito gli sviluppi del Sinodo sulla Parola. Un interesse "che - ha detto l'arcivescovo - si è notato dal come hanno seguito e vissuto la conferenza stessa". I lavori sono stati inaugurati dal cardinale Francis Eugene George, arcivescovo di Chicago e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, e conclusi dal cardinale Theodore Edgar McCarrick, emerito di Washington. "Anche questo - dice l'arcivescovo Eterovic - sta a significare l'attenzione che la Chiesa statunitense presta alla comunità ispanica, in crescita costante".
L'intervento del segretario generale del Sinodo verteva sull'insegnamento magisteriale del Papa. "Mi è stato chiesto - ha precisato - di illustrare la tematica sinodale attraverso gli interventi del magistero di Benedetto XVI. Li ho divisi in due parti: quelli che possono essere ricondotti a momenti liturgici - quattro omelie (apertura e chiusura del sinodo, la messa per il cinquantesimo della morte di Pio xii e la messa per la canonizzazione di quattro beati), la meditazione introduttiva della recita dell'Ora media nella prima giornata di lavoro e le parole in occasione dei vespri presieduti con il Patriarca ecumenico Bartolomeo - e quelli che appartengono invece a momenti non liturgici: tre riflessioni durante gli Angelus domenicali, nel periodo sinodale, gli interventi sulla Lectio divina e quello del 14 ottobre sulla complementarietà del metodo storico-critico e del metodo teologico nella ermeneutica cattolica della Parola di Dio".
Per l'arcivescovo la partecipazione alla conferenza è stata anche un'occasione per verificare l'impatto che, su realtà diverse, ha avuto il Sinodo sulla Parola. "Innanzitutto - ha detto - mi ha stupito la grande attenzione mostrata proprio dalla comunità cattolica di lingua spagnola a proposito della Parola di Dio. Impressionante la diffusione di copie della Bibbia tradotta in spagnolo negli Stati Uniti. E non solo: si registra una grande diffusione anche in Messico, anzi in questo Paese si tratta di una iniziativa datata nel tempo, e che oggi fa registrare un'importante crescita".
Da non trascurare poi l'attenzione della comunità protestante americana. Non a caso l'incontro è stato organizzato dall'American Bible Society, una società originariamente esclusivamente protestante e che via via è andata aprendosi alla collaborazione con i cattolici proprio nella diffusione della Parola. "Significativo - dice in proposito monsignor Eterovic - il fatto che per questo importante incontro abbiano scelto la più prestigiosa università cattolica d'America. Nei suoi centosessantasette anni di vita, l'istituzione si è conquistata un ruolo di primo piano nel mondo accademico americano, e può vantare la frequentazione di undicimila quattrocento studenti, a disposizione dei quali ha potuto mettere una biblioteca fornita di oltre due milioni e cinquecentomila volumi".
Alla vigilia della conferenza il segretario generale del Sinodo è stato ospite della comunità protestante. Domenica 26 luglio ha guidato una meditazione sulle letture della XVIi domenica dell'anno nel corso di un incontro al quale hanno partecipato anche numerosi cattolici della diocesi di New York. "L'ho fatto - ha precisato - seguendo il metodo della Lectio divina e mi sono reso conto che si tratta di un metodo ben conosciuto anche dai nostri fratelli protestanti". Nel pomeriggio ha poi tenuto una conferenza per i cattolici sul tema "Il Sinodo dei vescovi e la comunione nella Chiesa".
Nella sede dell'American Bible Society l'arcivescovo Eterovic ha parlato anche del significato ecumenico del Sinodo dei vescovi. "Ho voluto innanzitutto far notare - ha ricordato - che dal 1985, in occasione del ventesimo anniversario del concilio Vaticano ii, rappresentanti ecumenici, per volontà di Giovanni Paolo ii, partecipano al Sinodo. Una consuetudine che ha conosciuto poi nel tempo diverse evoluzioni, da osservatori a delegati fraterni, sino ad arrivare alla partecipazione, all'ultimo Sinodo, del Patriarca ecumenico Bartolomeo, il quale tra l'altro ci ha offerto una bella riflessione sul significato della Parola di Dio che tutti ci unisce. Unisce tutti i cristiani, ma soprattutto unisce i cattolici e gli ortodossi".
Un discorso risultato estremamente significativo in un ambiente, quello dell'American Bible Society che pur non essendo un ente ecclesiale, come ha sottolineato il suo direttore rivolgendo il saluto a monsignor Eterovic, tra le sue finalità ha quella di "far sì che ogni persona possa incontrarsi nella Bibbia e riconoscersi nella Parola di Dio per iniziare un cammino ecumenico verso l'unità". Proprio per facilitare questo cammino l'istituzione si è aperta alla collaborazione con i cattolici. "In questo modo - ha aggiunto ancora Eterovic - contano di poter mettere a disposizione di un sempre maggior numero di persone interessate a questo cammino, sempre più strumenti utili per conoscersi meglio. Nella loro biblioteca, che ha quasi duecento anni, ci sono oggi oltre quarantacinquemila libri e documenti sulla Bibbia in circa duemilacinquecento tra lingue e dialetti conosciuti nel mondo. Per non parlare poi dei vari modelli di Bibbie esposte: hanno forme diverse - alcune addirittura miniaturizzate - arricchite da foto di grande valore storico e artistico. Di fronte a questa esposizione non ho potuto fare a meno di pensare ai grandi frutti che può ancora portare il Sinodo sulla Parola di Dio appena celebrato. Lo si intuisce proprio dal quel clima di fervorosa attesa del documento post-sinodale che si respira in questi ambienti". (mario ponzi)

(©L'Osservatore Romano - 8 agosto 2009)

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