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SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
«Che emozione suonare per il Papa»
«UN’EMOZIONE incredibile, resa possibile solo dal miracolo della musica».
Sono le parole del maestro Franco Scala dopo il concerto dell’Accademia pianistica di Imola che si è tenuto sabato sera in Vaticano, davanti a Papa Benedetto XVI.
Un concerto davvero speciale, con la pianista cinese Jin Ju, prima allieva e ora insegnante dell’Accademia, che ha suonato su sette strumenti a tastiera (dal clavicembalo al pianoforte) che coprono quattro secoli di storia della musica.
Circa cinquemila le persone presenti — tanti gli imolesi — con il Papa, appassionato di musica e pianista lui stesso, seduto a pochi metri dal palco per poter vedere da vicino gli strumenti della collezione imolese.
Alla fine ha applaudito con entusiasmo. «Jin Ju — ha commentato il Pontefice — ci ha fatto assaporare le potenzialità espressive del fortepiano e del pianoforte, e la carica emotiva delle musiche che ha eseguito in un avvincente ed ideale iter storico e artistico. La musica — ha proseguito — è un linguaggio spirituale, e quindi universale, veicolo quanto mai adatto alla comprensione e all’unione tra le persone e i popoli».
Dopo il concerto il sindaco Daniele Manca, il vescovo Tommaso Ghirelli, il direttore Franco Scala, il presidente Fabio Roversi Monaco e i componenti del consiglio dell’Accademia sono stati ricevuti del Papa.
«L’organizzazione — racconta Scala — aveva calcolato tutto al millimetro e il concerto è stato perfetto. Jin Ju è stata impeccabile. E’ una pianista che ha un rarissimo dono di natura, la capacità di passare da uno strumento all’altro con grande facilità. E poi non ha paura, è davvero una forza della natura».
Lo storico concerto chiude le celebrazioni per i vent’anni dell’accademia: «E’ per noi un punto di arrivo, ma anche di partenza.
Però devo ringraziare chi ci ha sostenuto fin qui — conclude Scala — soprattutto le Fondazioni Carisbo, Cassa di risparmio di Imola e di Ravenna. Senza di loro non avremmo fatto tutta questa strada».
© Copyright Il Resto del Carlino, 19 ottobre 2009 consultabile online anche qui.
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