sabato 17 gennaio 2009

Aiuti umanitari del Papa alla popolazione di Gaza. La drammatica testimonianza di padre Musallam (Radio Vaticana)


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Aiuti umanitari del Papa alla popolazione di Gaza. La drammatica testimonianza di padre Musallam

A nome del Papa, il Pontificio Consiglio Cor Unum, il Dicastero della Santa Sede che ha il compito di realizzare le iniziative caritative del Pontefice, ha inviato un suo segno personale e concreto per aiutare e sostenere la piccola ma fervente presenza cattolica a Gaza.
Nel comunicato del dicastero vaticano viene sottolineato che Benedetto XVI ha espresso più volte la sua vicinanza agli abitanti nella Striscia di Gaza, i quali hanno già tanto sofferto a causa del persistente conflitto, causa di una grave crisi umanitaria. Gli aiuti sono stati inviati a padre Manuel Musallam, parroco della Chiesa della Santa Famiglia a Gaza, alle Missionarie della Carità e ad altre Congregazione religiose, che sono al servizio delle persone più vulnerabili nella terra natale di Gesù. Sulla situazione a Gaza ecco la drammatica testimonianza di padre Musallam, raggiunto telefonicamente nella città palestinese da Alessandro Gisotti:


R. – In Gaza, we are living war and with war we are living suffering. …

Qui a Gaza stiamo vivendo la guerra, e con la guerra, la sofferenza. Abbiamo scoperto anche una nuova sofferenza: la sofferenza dopo la guerra. Oggi scopriamo che centinaia di famiglie non hanno più speranza: la casa distrutta, la terra distrutta, ora la gente scappa qua e là, e a Gaza non trovano riparo. Stiamo predicando la speranza contro ogni speranza. In questo tempo di disperazione, noi cerchiamo di dire una parola di speranza, una sola parola, per dire a questa gente … (si sente il rumore di un aereo e poi il suono di un’esplosione, n.d.r.) ecco, proprio adesso è passato sopra di noi un bombardiere, un F16 e c’è stata una grande esplosione …

D. – Negli ultimi giorni il Papa ha manifestato tantissime volte la sua solidarietà con la gente di Gaza; ora arriva un segno tangibile attraverso Cor Unum …

R. – Yes, we hope that His Holiness the Pope, with all the Christians in the world …

Sì: noi speriamo che il Papa, insieme con tutti i cristiani nel mondo riescano a fermare questa guerra. Il Papa l’ha chiesto; ora noi ci rivolgiamo a lui, come i suoi figli, e gli chiediamo di dire al mondo che questa guerra è illegale, non è una guerra giusta questa contro i palestinesi, e questa guerra deve essere fermata. Le comunità cristiane, le nazioni cristiane devono impedire questo massacro che si sta perpetrando a Gaza. Noi siamo terrorizzati, siamo privati di tutto, stiamo morendo, tremiamo di paura …

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Il Papa ha gia' detto che ogni guerra e' ingiusta...non c'e' bisogno di aggiungere altro e soprattutto non si chieda al Santo Padre di schierarsi!
R.

1 commento:

Anonimo ha detto...

No cara Raffaella, non possiamo cavarcela così. Non è una guerra, è una carneficina. Gli Israeliani colpiscono di proposito i civili. Oggi hanno bombardato un deposito dell'ONU in cui si conservavano gli aiuti già scarsi che erano arrivati. E non è la prima volta.
Vorrei farti leggere le dichiarazioni farneticanti dei leader israeliani che nessuno riporta, mentre si mettono in rilievo quelle di estremisti palestinesi. Te ne posto una del
professor Arnon Sofer, docente alla Haifa University, che nel 2005scrisse il programma:

«Quando 2,5 milioni vivono in una Gaza sigillata, questi diventeranno animali anche più grossi di quanto siano oggi, con l’aiuto di un folle Islam fondamentalista. Così, se noi (ebrei) vogliamo restare vivi, dobbiamo uccidere, e uccidere, e uccidere. Tutto il giorno, ogni giorno. Se non uccidiamo, cessiamo di esistere. La sola cosa che mi preoccupa è come ottenere che i ragazzi e gli uomini che dovranno fare questo massacro riescano a tornare a casa, alle loro famiglie, come esseri umani normali».

Vorrei mostrarti la foto di un bambino bruciato da una bomba o da non so quale diavoleria, ma non so come si fa ad inserirla.

È giusto riconoscere il diritto di Israele, ma qui si tratta non di legittima difesa ma di una massacro studiato a tavolino.

P. Musallam lo diceva già da marzo che Gaza era diventata un lager, ma quando l'ha detto il card. Martino l'avete aggredito come fosse un traditore del Papa.

Non è così che si serve la Verità.