mercoledì 21 gennaio 2009

Balduzzi (Meic): Obama è un leader che "parla vero" come Benedetto XVI. No! Non esageriamo...


Vedi anche:

Rinnovato il sito della Congregazione per il Clero dopo dieci anni di attività (Osservatore Romano)

Chiesa e Internet. Il primato della persona (Osservatore Romano)

Obama giura come presidente degli Usa. Che Dio lo aiuti. E Benedetto XVI prega affinché promuova la pace tra le nazioni (Osservatore Romano)

Telegramma del Papa a Barak Obama a poche ore dall'insediamento: promuova “comprensione, cooperazione e pace tra le nazioni” (Radio Vaticana)

Don Paolo Padrini: La CEI contro Facebook? Non è vero. Ve lo dico dal convegno stesso

Il Papa, il rabbino Jacob Neusner, il dialogo schietto in un clima di grande amore (da "Gesù di Nazaret" di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI)

Gaza, il Papa denuncia le «inaudite violenze» (Giansoldati)

Cattolici-Ebrei, Rosso "malpela" chi strilla accuse senza verificarne il fondamento ma loda Monda e Rodari

José Luis Restan: La falsa distensione tra la Chiesa e Zapatero (Sussidiario)

Pino Pisicchio: Guerra di Gaza, parole "politiche" da Benedetto XVI. La politica italiana impari a capire questo Papa (io aggiungo: anche i media!)

Il Papa: "Ho perso il foglio … in tedesco so parlare a braccio, ma non in italiano …" Ma come? :-)

Il Papa al fratello Georg: "Fin dall’inizio, molto presto, si è manifestata in te questa duplice vocazione: alla musica e al sacerdozio, una che abbracciava l’altra, e così tu sei stato guidato sui tuoi passi ed hai percorso il tuo cammino..." (Discorso in occasione del concerto in onore di Mons. Georg Ratzinger)

I rabbini Laras e Richetti rilasciano un'intervista a Repubblica confermando in pieno le tesi del Prof. Israel

OBAMA: MEIC, E' LEADER CHE 'PARLA VERO' COME BENEDETTO XVI

(ASCA) - Roma, 20 gen

Il discorso di insediamento del neo-presidente Usa Barack Obama ha dimostrato che il nuovo inquilino della Casa Bianca e' ''un leader che parla 'vero'''. Lo ha detto il presidente del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale dell'Azione Cattolica) Renato Balduzzi, spiegando che ''da Washington oggi ci viene una lezione: e' possibile che la politica parli 'vero', che e' cosa diversa e ben piu' importante che parlare 'chiaro'''.
''Le parole di Obama - aggiunge- dimostrano a tutto in mondo, e quindi Italia compresa, che chi e' investito di un'autorita' pubblica ha il dovere culturale e morale di dire le cose come stanno''. Questa consiste nel ''parlare della crisi globale per quello che e', senza minimizzare; affrontare la questione ambientale proponendo soluzioni politiche; lavorare per la pace intrecciandola con la giustizia, come sostiene papa Benedetto XVI, un altro che parla 'vero'.
Leader cosi' ce ne sono ben pochi sulla scena mondiale''.

© Copyright Asca

Non esageriamo! Obama ha fatto un discorso accettabile, ma non ho provato alcun "brivido".
Francamente mi aspettavo molto di piu' da un presidente che ha goduto e continua a godere di un anticipo di simpatia da parte di tutto il mondo.
I discorsi e le omelie di Benedetto XVI sono vere e proprie pietre miliari che arricchiscono per un verso o per l'altro.
Non sono quindi in nessun modo paragonabili al discorso di insediamento del nuovo presidente americano.
Preghiamo affinche' Obama possa essere un buon presidente.
Gli Usa hanno una grande occasione: sappiano coglierla!
Per adesso il presidente ha avuto un ampio consenso mediatico (anche troppo!), ma da oggi deve dimostrare di saper camminare da solo.
Inviteri, a questo proposito, i media ad occuparsi di cose serie tralasciando il colore del vestito della moglie, le incespicature sul giuramento e tutto cio' che piace tanto a stampa e tv ma poco ai telespettori.
Forse stamattina ho sbagliato e ho messo nel caffe' il limone al posto del latte ma sono in sintonia con Mario Giordano che scrive:

CARO BARACK, È TUTTO QUI?

R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo, Raffaella. Mediaticamente è sicuramente un genio. Ma questo basta a fare un buon presidente? Le persone si giudicano dai fatti, poiché verba volant. Vedremo cosa diranno i media quando l'ubriacatura traboccante retorica sarà passata. L'accostamento al parlare vero del nostro Papa, questo sì privo di qualsivoglia retorica, è quantomeno ardito.
Ciao
Alessia

Anonimo ha detto...

beh..se il buongiorno si vede dal mattino...Obama è fortunato. Guarda caso, alla vigilia del suo insediamento, a Gaza è scoccata la tregua.

Anonimo ha detto...

Ti segnalo il pezzo di Paolo Rodari su Riformista e Blog:
La prima mossa di Obama è l’aborto. Con buona pace di tutti

Già, specialmente di Papa Benedetto che gli ha chiesto di dar voce a chi non ce l'ha.
Alessia

Anonimo ha detto...

Concordo con te e con Raffaella cara Alessia ma, giustamente per dare un giudizio equilibrato e senza lasciarsi trasportare dall'entusiasmo travolgente dell'insediamento, anch'io attendo i fatti. Molte sono, le sfide che attendono il nuovo presidente che, sicuramente non si potranno risolvere con una stretta di mano e tanti saluti.
Staremo a vedere.
Riguardo al fatto che " parla vero " come Benedetto XVI, beh mi sembra un accostamento un tantinello esagerato.

Lapis ha detto...

beh, anche quando si era insediato Reagan erano subito stati rilasciati gli ostaggi detenuti in Iran...
comunque, a volte si ha l'impressione che solo Obama venga considerato il grande artefice di questa svolta epocale rappresentata dalla sua elezione a presidente USA; in realtà (senza nulla togliere all'enorme valore simbolico del primo nero alla Casa Bianca) lui, più che esserne l'autore, ne è il prodotto. Artefice ne è stato per primo il popolo americano, che avrà anche tutti i difetti che ci vengono quotidianamente sciorinati, ma alla fine ha dimostrato di saper realizzare nei fatti i principi di uguaglianza e di non discriminazione razziale; artefice ne è stata l'odiata democrazia americana, che sarà pure quella che è, con il capitalismo sfrenato, i petroldollari e le guerre preventive, ma che evidentemente contiene al proprio interno le forze e i meccanismi che permettono cambiamenti di questo calibro.
Ecco, da oggi Obama non è più solo un simbolo, ma un presidente in carne ed ossa al suo banco di prova, che dovrà farsi carico di scelte e assunzioni di responsabilità, come i suoi predecessori; personalmente gli auguro di far bene, per la sua nazione e per il mondo intero, e sono contenta se a coloro che ricoprono cariche di enorme peso nel mondo vengono riservati dei consistenti anticipi di simpatia. Ovviamente mi piacerebbe che fossero distribuiti con maggiore equanimità.

euge ha detto...

Cari amici del blog, anch'io ieri, tornando a casa, ho potuto seguire il discorso del nuovo presidente americano e devo dire che anch'io mi sarei aspettata qualcosa di più. Però, prima di criticare, vorrei vedere come se la cava con:
La crisi economica
Il terrorismo internazionale
La situazione mediorientale
e tutti i problemi annessi e connessi di una nazione come gli Stati Uniti d'America. Per quanto riguarda il gossip, a me sinceramente non interessa. Quindi vediamolo all'opera e poi si vedrà. Concordo comunque, con Raffaella sul fatto che un conto è il discorso di un neo-presidente è un conto sono le omelie di un Papa qualunque esso sia è un paragone del tutto impossibile.

Anonimo ha detto...

Cari amici, sì, obiettivamante è presto per dire qualcosa, anche perchè gli impegni e le promesse della campagna elettorale erano quanto mai vaghe e tali da non scontentare nessuno, a parte alcune dichiarazioni nel senso di voler maggiormante liberalizzare l'aborto in vari States.