venerdì 23 gennaio 2009

Benedetto XVI loda le potenzialità della rete: "Impensabili per la generazione precedente"


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Messaggio del Papa per la 43a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "Le nuove tecnologie sono un vero dono per l’umanità: dobbiamo perciò far sì che i vantaggi che esse offrono siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile"

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Benedetto XVI loda le potenzialità della rete: "Impensabili per la generazione precedente"

Ma ammonisce: "Appello alla responsabilità e al rispetto della dignità della persona"

Papa: "Internet, un dono per l'umanità
Sia messo al servizio dei più bisognosi"


CITTA' DEL VATICANO

Benedetto XVI apprezza Internet ed i nuovi media: "Se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana", la rete di Internet e le nuove tecnologie informatiche rappresentano "un vero dono per l'umanità".
Il Papa lo afferma nel messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. "L'accessibilità di cellulari e computer, unita alla portata globale e alla capillarità di Internet, ha creato - rileva - una molteplicità di vie attraverso le quali è possibile inviare, in modo istantaneo, parole ed immagini ai più lontani ed isolati angoli del mondo: è, questa, chiaramente una possibilità impensabile per le precedenti generazioni.

Molti benefici - continua il Papa - derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i ricercatori hanno un accesso più facile e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in équipe da luoghi diversi; inoltre la natura interattiva dei nuovi media facilita forme più dinamiche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso sociale".

Benedetto XVI chiede però che "i vantaggi" offerti dal mondo digitale "siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile".

Per il Pontefice, "il desiderio di connessione e l'istinto di comunicazione, che sono così scontati nella cultura contemporanea, non sono in verità che manifestazioni moderne della fondamentale e costante propensione degli esseri umani ad andare oltre se stessi per entrare in rapporto con gli altri. In realtà, quando ci apriamo agli altri - ricorda - portiamo a compimento i nostri bisogni più profondi e diventiamo più pienamente umani: amare è, infatti, ciò per cui siamo stati progettati dal Creatore".

Pur apprezzando le potenzialità della rete e dei nuovi media, Benedetto XVI lancia un appello alla responsabilità e al rispetto della "dignità e del valore della persona umana" su internet, con chiaro riferimento alla pornografia e alle incitazioni all'odio e alla violenza. "Coloro che operano nel settore della produzione e della diffusione di contenuti dei nuovi media - ha detto nel suo messaggio - non possono non sentirsi impegnati al rispetto della dignità e del valore della persona umana. Se le nuove tecnologie devono servire al bene dei singoli e della società, quanti ne usano devono evitare la condivisione di parole e immagini degradanti per l'essere umano, ed escludere quindi ciò che alimenta l'odio e l'intolleranza, svilisce la bellezza e l'intimità della sessualità umana, sfrutta i deboli e gli indifesi".

Il Papa si è rivolto anche ai giovani cattolici per esortarli a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede. "Carissimi - scrive ancora nel messaggio - sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita". E l'annuncio di Cristo nel mondo delle nuove tecnologie, aggiunge Benedetto XVI, "suppone una loro approfondita conoscenza per un conseguente adeguato utilizzo".

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