giovedì 8 gennaio 2009

Il Papa durante la messa per l'Epifania: «Le stelle e i pianeti non sono governati solo da una forza cieca» (Marroni)


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Su segnalazione di Elisabetta leggiamo:

Fede e scienza. Il Papa durante la messa per l'Epifania: «Le stelle e i pianeti non sono governati solo da una forza cieca»

«La materia non guida il mondo»

Appello per Gaza: basta guerre, vinca la speranza - «L'inquinamento distrugge il futuro»

Carlo Marroni

ROMA

«È l'amore divino, incarnato in Cristo, la legge fondamentalee universale del creato». Il che vuol dire che «le stelle, i pianeti, l'universo intero non sono governati da una forza cieca, non obbediscono alle dinamiche della sola materia. Non sono, dunque, gli elementi cosmici che vanno divinizzati, bensì, al contrario, in tutto e al di sopra di tutto vi è una volontà personale, lo Spirito di Dio, che in Cristo si è rivelato come Amore».
Benedetto XVI è tornato sul rapporto tra fede e scienza e ha nuovamente indicato in Galileo Galilei – il padre della scienza moderna " riabilitato" dalla Chiesa da diversi anni – un modello per i cristiani di oggi, specialmente per i ricercatori, e ha rilevato che il dialogo tra fede e scienza dà «segni interessanti di una nuova fioritura, grazie alla passione e alla fede di non pochi scienziati, i quali, sulle orme di Galileo, non rinunciano né alla ragione né alla fede, anzi, le valorizzano».
Lo spunto per riparlare del quarto centenario delle prime osservazioni di Galileo al telescopio, arriva dalla festa dell'Epifania che rimanda in modo speciale all'astronomia, richiamando «il simbolo della stella, tanto importante nel racconto evangelico dei Magi che erano con tutta probabilità degli astronomi».
Il Papa ha affermato che «mentre la teologia pagana divinizzava gli elementi e le forze del cosmo, la fede cristiana, portando a compimento la rivelazione biblica, contempla un unico Dio, Creatore e Signore dell'intero universo».
Il connubio tra fede e ragione, uno dei fili conduttori della pastorale ratzingeriana, si rintraccia anche nel documento in preparazione presso la Congregazione per la Dottrina della Fede sulle apparizioni della Madonna, anticipato da Papanews.
«Quanto rivelato dalle apparizioni non deve risultare in contrasto né con il Vangelo né con la dottrina della Chiesa ma essere in armonia con essi» afferma il documento, dove si rileva che il dicastero vaticano per la Fede chiederà «la massima severità negli accertamenti relativi alla constatazione della veridicità delle apparizioni mariane ». «I vescovi – aggiunge il documento – dopo aver insediato una commissione di psichiatri, psicologi, teologi e pedagogisti, dovranno imporre il silenzio agli pseudo-veggenti».
Ieri il Papa è tornato a lanciare un appello per la cessazione del conflitto a Gaza, il quarto dall'inizio della guerra. «Continuo a seguire con viva apprensione i violenti scontri armati in atto nella Striscia di Gaza – ha detto – mentre ribadisco che l'odio e il rifiuto del dialogo non portano che alla guerra vorrei oggi incoraggiare le iniziative e gli sforzi di quanti, avendo a cuore la pace, stanno cercando di aiutare israeliani e palestinesi ad accettare di sedersi attorno ad un tavolo e di parlare».
È la «speranza», ha aggiunto allargando il discorso, la risposta alla «grande crisi sociale ed economica che travaglia l'umanità » e «all'odio e alla violenza distruttrice che non cessano di insanguinare molte regioni della terra».
Poi un allarme ecologista: l'inquinamento e l'avvelenamento dell'ambiente possono «distruggere il presente e il futuro. Il nostro sforzo di liberare la vita umana e il mondo dagli avvelenamenti e dagli inquinamenti che potrebbero distruggere il presente e il futuro –ha detto Ratzinger – conserva il suo valore e il suo senso anche se apparentemente non abbiamo successo».
Infine un appello per i bambini: sono «deprecabili gli episodi di violenza nei confronti dei ragazzi » che si registrano in molte parti della terra, soprattutto quest'anno che ricorreilventesimo anniversario della Convenzione dei Diritti del fanciullo.

© Copyright Il Sole 24 Ore, 7 gennaio 2009

2 commenti:

mariateresa ha detto...

cara Raffaella, appena rientrata dal mio lungo viaggio, constato che di prima mattina , come una simpatica abitudine , arrivano , insieme al cappuccino, le immancabili polemiche. Il cardinale martino, devo dire, è sempe stato un po' così, diciamo esuberante e già ha creato guai in passato, anche prima di Benedetto.
Magra consolazione il constatarlo. Resta il fatto che se anche avesse taciuto, avrebbero parlato i vescovi di Terrasanta che hanno sempre tenuto questa posizione estremamente critica verso Israele, per usare un eufemismo.
Questo è sempre stato, anche quando c'era GPII e anche prima. Infatti vedo che il nostro Magister si è tolto i sassolini dalle scarpe su questo argomento.
Io spero soltanto che il papa vada in Terrasanta e che tutti lavorino per rendergli il viaggio meno difficile possibile, che di viaggi difficili ne ha già fatti abbastanza e anche quando sta a casa sua non è che le cose siano facili come brustolini.
Oggi sono impegnata tutto il giorno: quando tornerò stasera mi piacerebbe vedere che tutti sono diventati saggi e buoni e che parlano responsabilmente.
Un abbraccio a tutti.

Raffaella ha detto...

Bentornata, Mariateresa :-)
Ci sei mancata moltissimo.
R.