Una grande Africa, una piccola Europa! (Federico Canzi)

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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

Una grande Africa, una piccola Europa!

Federico Canzi

Al di là delle legittime e diverse posizioni in merito alla lotta contro l’Aids, è oramai evidente l’altrettanto diverso livello di pensiero tra Benedetto XVI e alcuni rappresentanti politici europei (in particolare di Francia, Germania e della stessa Unione Europea).

Nel suo viaggio in Africa Benedetto XVI, parlando di AIDS, ha affermato che “la soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, ad essere con i sofferenti”.
Di contro, dall’Europa, giungono critiche scandalizzate e la ricetta proposta è sempre la stessa: l’Aids si combatte con il sesso sicuro, mica con l’umanizzazione della sessualità ed il rinnovo spirituale ed umano di cui parla il Papa! Addirittura la Francia - per voce del ministero degli Esteri, Eric Chevallier - “esprime fortissima preoccupazione davanti alle conseguenze di queste frasi di Benedetto XVI”; come se il richiamo papale a purificare i cuori e a rinnovare anche i propri stili di vita possa mettere in pericolo la vita di molti africani!
Se, dunque, Benedetto XVI ci parla dell’uomo, della sua dignità anche sessuale, e della necessità di riscoprire tale valore per rendere migliori e più felici le nostre relazioni, sembra che in Europa l’unica preoccupazione sia quella di non toccare il dogma occidentale del sesso definito “libero”, purché sicuro. Ma l’Africa una risposta alla tragedia dell’AIDS e alle sue possibili soluzioni pare l’abbia già data: ed è tutta racchiusa nel modo straordinario con cui la gente di Yaoundè ha accolto Benedetto XVI, tra canti, balli e bandiere, in un tripudio di sorrisi e speranza. C’è desiderio di “volare” un po’ più in alto, staccandosi da modi di vivere che, in fondo, creano solo infelicità!

Viene in mente, in proposito, un frammento della Gaudium et Spes, costituzione pastorale del Vaticano II: “Inoltre va notato come molte nazioni, economicamente più povere rispetto ad altre, ma più ricche di saggezza, potranno aiutare potentemente le altre”. Tutto ciò deve farci molto riflettere, per trovare il coraggio di ammettere i nostri errori, anche personali, e così iniziare un cammino di rinnovo spirituale, umano e di felicità anche qui in Europa.

Da Associazione Nuove Onde consultabile qui.