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La Magliana accoglie il Papa col «sorriso» del Santo Volto
DA ROMA GIULIA ROCCHI
La chiesa a pianta circolare avvolge i fedeli come in un abbraccio. Lo stesso con cui la comunità del Santo Volto di Gesù accoglierà oggi Benedetto XVI, che presiederà la Messa delle 9.
Una grande festa, per le quattromila famiglie della zona. Anche perché «la parrocchia della Magliana è una delle poche della Capitale a non aver ricevuto la visita di Giovanni Paolo II durante il suo pontificato», osserva il parroco don Luigi Coluzzi.
La chiesa, nata come luogo sussidiario di culto della vicina San Gregorio Magno e inizialmente intitolata a San Massimiliano Kolbe è stata istituita parrocchia nel 1992.
Come spiega don Coluzzi, «proprio il 25 marzo scorso abbiamo festeggiato il terzo anniversario della dedicazione del nuovo complesso parrocchiale ». Progettato dagli architetti di fama internazionale Piero Sartogo e Nathalie Grenon, è il risultato della collaborazione anche di grandi pittori e scultori, come nei luoghi sacri del passato. Il suo nome fu proposto dal cardinale Fiorenzo Angelini, fondatore dell’Istituto di ricerca sul Santo Volto di Cristo, che aveva sottolineato l’assenza di una chiesa dedicata a un aspetto così significativo della fede. Il porporato, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, ha benedetto la prima pietra del nuovo edificio e concelebrerà la Messa di oggi insieme al cardinale vicario Agostino Vallini e al vescovo ausiliare del Settore Ovest, Benedetto Tuzia.
«Ho visto costruire la chiesa giorno dopo giorno, come un bambino che cresce », racconta il parroco, mentre lo sguardo si sposta dalle formelle della Via Crucis realizzate da Mimmo Paladino, all’opera sospesa di Carla Accardi. E si spinge quasi fino all’esterno, all’intrico dei tondini di ferro di Giuseppe Uncini, nel muro di cinta che delimita il complesso. Ma più che le bellezze della chiesa – otto gli artisti che hanno contribuito ad arricchirla – don Coluzzi ci tiene a «mostrare al Papa la comunità viva». Per questo sono in programma, oltre alla celebrazione eucaristica, l’incontro con il consiglio pastorale e quello con i bambini. In una zona abitata soprattutto da giovani famiglie, infatti, saranno proprio i più piccoli a dare il benvenuto a Benedetto XVI. «I ragazzi lo incontreranno al termine della Messa – anticipa –. Inoltre, abbiamo organizzato un concorso di disegni, che sono esposti nei locali parrocchiali». Sul sagrato sarà montato un maxischermo per permettere a tutti di seguire la liturgia. «La chiesa non è molto grande – continua don Luigi –, poco più di 250 posti».
È una comunità affettuosa, quella della Magliana, che da tanto si prepara all’evento di oggi. «In questo momento noi sentiamo il desiderio di dimostrare a Benedetto XVI quanto gli vogliamo bene», afferma il parroco. Da piazza Meucci fino alla fermata del treno di Villa Bonelli, nei bar e per le strade della zona, non si parla che dell’imminente visita del Papa . E se nei giorni scorsi la chiesa parrocchiale è stata «tirata a lucido per l’occasione», racconta il parroco, la comunità si è preparata soprattutto spiritualmente, attraverso «tre grandi catechesi sulla continuità tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e il rapporto di Papa Ratzinger con il Concilio Vaticano II».
© Copyright Avvenire, 29 marzo 2009
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