sabato 28 marzo 2009
Due angeli per l’Africa: l'editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)
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Il Papa: "Siate, dunque, sempre e dappertutto strumenti di pace, rigettando con decisione l’egoismo e l’ingiustizia, l’indifferenza e l’odio, per costruire e diffondere con pazienza e perseveranza la giustizia, l’uguaglianza, la libertà, la riconciliazione, l’accoglienza, il perdono in ogni comunità" (Discorso ai Giovani Volontari del Servizio Civile)
Vertice in Vaticano la prossima settimana sui Cattolici in Cina
Navarro-Valls: "Il Papa, il Dalai Lama e la democrazia" (Repubblica)
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Card. Ruini: Chi orienta la scienza (Osservatore Romano)
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No al doppiopesismo mondiale sui diritti umani. Il Papa viene attaccato per le parole sull'Aids, ma nessuno dice nulla sulla pena di morte in Cina
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Una nuova tempesta mediatica contro il Papa (Messainlatino)
Casavola: occorreva conoscere il sistema di idee di Benedetto XVI prima di dialettizzarsi con lui...
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Giampaolo Pansa su Papa Benedetto XVI: onore a un uomo che parla con franchezza, e dà fastidio ai falsi laici (Salini)
I prossimi appuntamenti con il Santo Padre (la Santa Messa di domenica sarà trasmessa anche da Rete4)
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN CAMERUN E ANGOLA (17-23 MARZO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG (discorsi, omelie, raccolta di notizie, commenti, articoli ed interviste)
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"
Due angeli per l’Africa: l'editoriale di padre Lombardi
La comunità cristiana non ha dimenticato le due ragazze che hanno drammaticamente perso la vita una settimana fa, nella calca all'ingresso dello Stadio Dos Coqueiros di Luanda, dove i giovani angolani si stavano preparando ad incontrare il Papa. Una delegazione vaticana si era recata nell'Ospedale dove erano state portare le salme delle due ragazze. Ascoltiamo in proposito la riflessione di padre Federico Lombardi per Octava Dies:
Ho visto solo i loro volti dolci e composti, sembravano dormire serene, avvolte in candidi teli al centro di una grande sala spoglia dell’Ospedale Maria Pia. Quante migliaia di volti ridenti di ragazze in festa avevamo ammirato lungo le vie di Luanda in quei giorni! Vi erano certamente anche loro. Celine, 22 anni, e Anna, 21, sono morte schiacciate o calpestate nella calca alla porta n.4 dello Stadio dos Coqueiros, dove volevano partecipare alla grande festa dei giovani insieme col Papa. Catechista la prima, membro di un gruppo vocazionale la seconda, hanno terminato il loro cammino terreno di fede e di impegno in un modo violento e inatteso, ma accompagneranno ora in modo nuovo i loro amici e le loro amiche, la gioventù africana assetata di speranza e di ideali.
Le centinaia, migliaia di scout, ragazzi e ragazze, che si spendevano generosamente per collaborare alla buona riuscita della visita del Papa, le giovani donne dei movimenti cattolici, consapevoli del loro ruolo centrale nella vita della Chiesa e della società africana, le catechiste e i catechisti, e tanti altri impegnati come loro, sono veramente i segni concreti di quella speranza dell’Africa e per l’Africa, di cui il Papa ha parlato tante volte in Camerun e in Angola. Su queste forze si può e si deve contare perché la Chiesa in Africa sia davvero capace di servire la riconciliazione, la giustizia e la pace, non a parole, ma con le opere. Per riaprire le vie del futuro a un continente martoriato, che cosa è più necessario di una gioventù che sappia credere, amare e sperare? Grazie, Celine e Anna, di essere venute con noi all’incontro dei giovani col Papa. Non vi dimenticheremo! Continuerete ad accompagnarci come angeli lungo la strada dell’avvenire dell’Africa!
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