giovedì 14 maggio 2009
Commento da Nazareth: cristiani in sofferenza ma la visita del Papa aiuterà moltissimo (Radio Vaticana)
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Commento da Nazareth: cristiani in sofferenza ma la visita del Papa aiuterà moltissimo
Sulla Messa di questa mattina ascoltiamo il commento di don Rino Rossi, direttore della Domus Galilaeae, il Centro internazionale gestito dal Cammino neocatecumenale nei pressi del Lago di Tiberiade. Fabio Colagrande lo ha raggiunto telefonicamente a Nazareth subito dopo la fine della celebrazione:
R. – E’ stato un evento molto importante per la Chiesa che è presente soprattutto qui, in Galilea, perché la maggior parte dei cristiani si trovano qui, in Galilea. Alla Messa erano presenti i cattolici dei vari riti e poi i fratelli ortodossi, anglicani… E’ stato veramente un momento ecclesiale molto, molto importante. Noi anche abbiamo voluto accompagnare il pellegrinaggio del Santo Padre, come abbiamo fatto nel 2000, con 8 mila giovani provenienti da tutta Europa. E’ stato davvero uno spettacolo, in questi giorni, perché abbiamo potuto – d’accordo con i vescovi, con i parroci – avere degli incontri in tutte le parrocchie. Ci hanno accolto benissimo i parroci, i viceparroci, i fedeli. Abbiamo fatto un incontro di preparazione per questa Eucaristia, abbiamo messo in comune la nostra fede, la nostra esperienza, i giovani hanno dato la loro testimonianza, hanno cantato, sono state delle cose bellissime! E la cosa anche più bella è che in alcune parrocchie ortodosse ci hanno accolto, si è fatto lo stesso incontro, anche nelle parrocchie anglicane … siamo andati negli ospedali, siamo andati anche nei collegi, con i giovani … E’ stato un momento bellissimo culminato con questa Eucaristia.
D. – Don Rino, quali sono le difficoltà delle comunità cristiane in Galilea e quanto il Papa ha potuto incoraggiare proprio queste comunità?
R. – Il fatto che i cristiani, come sapete, sono una minoranza ... io vedo che c’è una sofferenza, soprattutto nelle zone dell’Autonomia palestinese. Però, qui in Galilea io penso che ci sia un atteggiamento più tranquillo, c’è – secondo me – una migliore collaborazione, sia con i musulmani e anche con gli ebrei. L’ambiente è molto più sereno in tutta la Galilea del Nord. In questo senso penso che le cose stiano andando meglio. Senz’altro, la visita del Papa ha portato anche un’aria di pacificazione, aiuterà moltissimo: perché egli ha potuto incontrare le autorità ebraiche e anche le autorità musulmane; ha cercato di creare questi ponti di comunione che senz’altro nel tempo daranno frutto.
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