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Benedetto XVI è stato accolto dal presidente Shimon Peres ai piedi della scaletta dell’aereo della Royal Jordanian che lo ha portato a Tel Aviv da Amman.
Il Pontefice, che aveva sceso i gradini con passo spedito, pur appoggiandosi al corrimano, è stato subito raggiunto anche dal premier Benjmin Netanyahu.
Tutti tre hanno poi ascoltato gli inni israeliano e vaticano su un tappeto rosso. Il Papa era al centro, sorridente eevidentemente soddisfatto, così come lo erano anche premier e presidente. C'è attesa per la visita, prevista nelle prossime ore, al memoriale Yad Vashem a Gerusalemme. Nel museo dell'Olocausto il Papa ha intenzione di ricordare tutte le vittime della Shoah.
La pace "Come molti altri prima di me, vengo per pregare nei luoghi santi, e pregare in modo speciale per la pace: pace qui nella Terra Santa e pace in tutto il mondo". Sono queste le prime parole pronunciate dal Papa al suo arrivo a Tel Aviv. Poi il pensiero va all'antisemitismo: "Sfortunatamente l’antisemitismo continua a sollevare la sua ripugnante testa in molte parti del mondo e ciò è inaccettabile". Il Papa chiede di fare "ogni sforzo per combattere l’antisemitismo dovunque si trovi, e per promuovere il rispetto e la stima verso gli appartenenti ad ogni popolo, razza, lingua e nazione in tutto il mondo".
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2 commenti:
può darsi che nelle prossime ore avremo poca voglia di scherzare, quindi permettetemi di sorridere, sulla frase che il Papa scende le scale spedito ma si appoggia al corrimano. Come avrebbe dovuto scenderle? con un tuffo come Cagnotto?
Beh...non capisco come mai non abbiano pensato di gonfiare lo scivolo di gomma in modo da dare al Papa la possibilita' di buttarsi e rimbalzare :-)
R.
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