venerdì 15 maggio 2009

Il Papa: nazismo ideologia senza Dio, mai dimenticare o negare la Shoa (Izzo)


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Il Papa in Terra Santa parla a tutti e a nome di tutti. Qualche "exploit" del rabbino Lau (Zenit)

Amarezza e speranza dalle reazioni del mondo ebraico (José Luis Restán)

Dove di solito si urla il Papa sussurra (Stefano Costalli)

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VIAGGIO DEL PAPA IN TERRA SANTA: VIDEO, SERVIZI, FOTO E PODCAST

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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: NAZISMO REGIME SENZA DIO, MAI DIMENTICARE O NEGARE SHOAH

Salvatore Izzo

(AGI) - Tel Aviv, 15 mag.

"Tanti Ebrei, madri, padri, mariti, mogli, fratelli, sorelle, amici, furono brutalmente sterminati sotto un regime senza Dio che propagava un'ideologia di antisemitismo e odio". Lo ha ricordato Benedetto XVI nel discorso di congedo pronunciato all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
"Quello spaventoso capitolo della storia - ha ribadito dopo le critiche che gli sono state rivolte per non aaver citato il nazismo nella sua visita allo Yad Vashem - non deve essere mai dimenticato o negato.
Al contrario, quelle buie memorie devono rafforzare la nostra determinazione ad avvicinarci ancor piu' gli uni agli altri come rami dello stesso olivo, nutriti dalle stesse radici e uniti da amore fraterno". "Uno dei momenti piu' solenni della mia permanenza in Israele e' stato - ha sottolineato il Pontefice - la mia visita al memoriale dell'Olocausto a Yad Vashem, dove ho incontrato alcuni dei sopravvissuti ai mali della Shoah. Quegli incontri profondamente commoventi hanno rinnovato ricordi della mia visita di tre anni fa al campo della morte di Auschwitz".
Nel suo saluto a Shimon Peres - con il quale lunedi' pomeriggio aveva piantato un ulivo nel giardino della residenza presidenziale di Gerusalemme - il Papa ha anche fatto cenno indirettamente alle recenti polemiche seguita alla revoca delle scomuniche ai vescovi lefebvriani, decisa ignorando che uno di loro si era dichiarato negazionista.
"Ci nutriamo - ha detto infatti il Papa riguardo al dialogo interreligioso che era stato interrotto a causa di quell'incomprensione ed e' poi ripreso - delle medesime radici spirituali. Ci incontriamo come fratelli, fratelli che in momenti della storia comune hanno avuto un rapporto teso, ma sono
adesso fermamente impegnati nella costruzione di ponti di duratura amicizia".

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