lunedì 24 agosto 2009

Gli Ebrei contro i vescovi statunitensi accusati di aprire le porte al proselitismo (che pazienza...)


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CHIESA: EBREI USA CONTRO VESCOVI, ''RIAPRONO PORTE A PROSELITISMO''

La comunita' ebraica statunitense e' ai ferri corti con i vescovi cattolici Usa, dopo che questi hanno pubblicato, lo scorso 18 giugno, un documento sul dialogo ebraico-cattolico che riaprirebbe le porte alla possibilita' di fare proselitismo per ''convertire'' gli ebrei al cattolicesimo.
In una lettera congiunta del 18 agosto, l'American Jewish Committee, la Anti-Defamation League, il Consiglio nazionale delle Sinagoghe, la Orthodox Union, il Consiglio rabbinico d'America, si dicono ''profondamente preoccupate'' per il documento vescovi statunitensi ''Nota sulle ambiguita' contenute in 'Alleanza e missione'''.
La nota, pubblicata congiuntamente in giugno dalla Commissione dottrinale e dalla Commissione per le questioni ecumeniche e interreligiose della Conferenza episcopale statunitense, faceva riferimento a sua volta al documento dei vescovi Usa del 2002 ''Riflessioni su alleanza e missione'', dedicato al dialogo con gli ebrei.
Quel documento, secondo la Conferenza episcopale statunitense, ''contiene alcune affermazioni non sufficientemente precise e potenzialmente fuorvianti''.
In particolare, ''Alleanza e missione'' afferma che la ''testimonianza'' degli ebrei ''non deve essere limitata cercando la conversione del popolo ebraico al cristianesimo'' e questo, osserva la Nota, ''potrebbe indurre qualcuno a concludere, erroneamente, che gli ebrei hanno l'obbligo di non diventare cattolici e che la Chiesa ha un corrispondente obbligo di non battezzare gli ebrei''.
Per gli ebrei Usa, ''una affermazione di questo genere e' antitetica alla stessa essenza del dialogo ebraico-cristiano come lo abbiamo inteso nell'epoca post-Concilio Vaticano II''.
''Non facciamo nessuna obiezione - scrivono infatti le associazioni ebraiche - al fatto che i cristiani rendano testimonianza alla verita' della loro fede e la espongano schiettamente, apertamentee appassionatamente. Tuttavia - aggiungono -, poiche' il dialogo viene descritto formalmente come un invito, esplicito o implicito, a rinunciare alla propria fede, allora la partecipazione ebraica diventa insostenibile''.
La ''Nota'' dei vescovi Usa cerca anche di chiarificare il senso della ''alleanza'' di Dio con il popolo ebraico: ''Il compimento delle alleanze - scrivono -, anzi, di tutte le promesse di Dio ad Israele, si trova solo in Gesu' Cristo''. Questo, per gli ebrei, equivale ad affermare che ''l'alleanza mosaica e' sorpassata e che l'ebraismo non ha piu' ragione di esistere''; inoltre, sarebbe in contraddizione con quanto affermato piu' volte dal Concilio Vaticano II e da papa Giovanni Paolo II.
In questo modo, i vescovi Usa ''hanno provocato incertezza e molta delusione sulla posizione della Chiesa su questi temi''.
''La 'Nota' - concludono gli ebrei - sposa una concezione dell'obiettivo del dialogo ebraico-cristiano che mette in pericolo la reciprocita' e l'efficacia dell'intero progetto. Siamo profondamente preoccupati''.

© Copyright Asca

Ed eccoci di nuovo alle solite strumentalizzazioni.
Ne' il Vaticano II ne' Giovanni Paolo II hanno mai contraddetto San Paolo: "Guai a me se non predicassi il Vangelo". (1Corinzi 9, 16-19).
Qui non si tratta di proselitismo, ma della retta dottrina.
Nessuno e' obbligato a convertirsi al Cattolicesimo, ma non si puo' chiedere ai vescovi (ed al Papa) di non adempiere il mandato di Cristo.
Siamo seri!
Strano che non sia stata tirata in ballo la preghiera del Venerdi' Santo e che non si sia insinuato che Papa Benedetto riporta la Chiesa indietro di cento anni.
Sara' questione di ore?

R.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Hanno stancato e basta. Solo e sempre polemiche e vittimismo. Si lamentano e sembra che non sappiano o non vogliano fare altro da... sempre, da quando stavano in Egitto.
Eppure ne hanno avute di prove!
Altro che popolo di dura cervice!

Mefistofele ha detto...

Per anonimo delle 13.38.......


Ma ci siamo mai chiesti perchè per fino DIO dall' infinita misericordia e pazienza li ha fatti vagare per 40 anni nel deserto? Ci sarà un motivo!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Credo che ogni uomo sia chiamato in fondo ad una adesioe piena all'unica Verita'. E' stato cosi' anche per Zolli rabbino capo di Roma che prese poi il nome di battesimo di Eugenio e cosi' sara' ancora per altri ebrei che liberi cercheranno la Verita'.

Non esistono due alleanze, e la vecchia e' terminata da un po'....

Anonimo ha detto...

La solita storia...

Tuttavia è indubbio che dopo il Concilio si è in gran parte persa la bussola circa il dovere missionario della Chiesa.
Questi sono gli amari risultati di decenni di equivoci ora difficili da superare perchè certi pensieri si sono radicati nella metalità sia dei cattolici che dei non cattolici,ebrei in primis.

Siamo così giunti a oscurare Cristo nelle parti del suo messaggio di cui ci vergognamo e che spesso almeno tacitamente rifiutiamo.

Così si conclude il Vangelo di Marco:

[15] Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.


Antonio

Anonimo ha detto...

non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te.
che cosa dovrebbero dire i cattolici visto che gli ebrei hanno fatto convertire lapo elkann?

Lorenzo Jovanotti ha incontrato Lapo Elkann a New York: il risultato è una chiacchierata per la storia di copertina di GQ, in edicola dal 25 agosto. In anteprima qualche confessione, tra cui quella legata suo attuale cammino spirituale:"Voglio essere ebreo. Io sono ebreo per parte di padre, quindi per la tradizione giudaica devo fare un percorso di conversione - che ho appena cominciato - se voglio esserlo totalmente. Sai perché? Perché quando ho avuto delle difficoltà, alcuni rabbini mi hanno aiutato senza addossarmi sensi di colpa, ed è stato un vero aiuto. Ultimamente sto scoprendo la bellezza delle tradizioni religiose e voglio approfondire quella alla quale mi sento istintivamente più vicino". Tuo zio Edoardo era un grande appassionato di religioni. "È vero, era una persona splendida, mi manca tantissimo, si stava bene con lui, soffriva il ruolo che gli era imposto dal cognome e ha fatto di tutto per essere libero. Essere libero è il mio desiderio più grande, ma voglio realizzarlo senza farmi male, anzi volendomi bene, perché così posso essere una risorsa per gli altri". Non credi anche tu che questo sia un momento pieno di potenzialità? E se lo pensi, come lo vivi? "Assolutamente sì, oggi sono crollate tante sicurezze del passato e c'è apertura verso nuove idee e bisogna dargli fiducia, cosa che in Italia non si riesce a fare, a differenza di qui in America. In Italia abbiamo un grande problema, la disonestà. I bambini crescono pensando che fregare gli altri sia il modo per avanzare, che il merito non conti nulla e i potenti non fanno niente per cambiare questo stato di cose. In Italia nei luoghi di potere ci sono i soliti di sempre, quelli che non lasciano venire fuori le cose positive perché hanno paura di perdere la loro capacità di controllo. Con me lavorano ragazzi che vengono da famiglie normalissime ma che hanno talento, Italia Independent non è un club di figli di papà, è una storia vera, una cosa che mi rappresenta nel suo spirito libero e non classista. E non la sto facendo con i soldi della holding di famiglia, ma cercando nuove risorse altrove, costruendo nuove relazion".

Raffaella ha detto...

Mi viene da fare una battuta, ma, per questa volta, mi astengo :-)
R.

Anonimo ha detto...

pubblicatemi o no, ma qui l'antisemitismo serpeggia...

Raffaella ha detto...

Criticare non significa essere antisemiti!
Troppo comodo accusare il prossimo di antisemitismo ogni volta che avanza un minimo dubbio.
R.

Anonimo ha detto...

qui spesso non si criticano, ma si prendono in giro gli ebrei

Raffaella ha detto...

E anche se fosse si tratterebbe di antisemitismo?
Non mi pare...
Personalmente non ho l'abitudine di prendere in giro esponenti di altre fedi, ma non credo esista un'immunita' assoluta sulle critiche.
R.

mdeledda ha detto...

Il primo decreto di genocidio della storia fu fatto dagli ebrei, quando decisero di perseguitare e annientare la "setta" di Gesù di Nazareth.

Anonimo ha detto...

e quindi?