L'arcivescovo di Westminster, Nichols appoggia il Papa: esistono due forme (ordinaria e straordinaria) dell'unico rito (Catholic Herald)

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Grandi cambiamenti in Gran Bretagna: il neo arcivescovo, in una lettera ai sacerdoti, ha fatto eco alle parole del Santo Padre contenute nel testo del motu proprio "Summorum Pontificum" e nella lettera di accompagnamento. Non esistono due riti diversi ma due forme dell'unico rito.
Sembra che finalmente qualcosa si muova: mercoledi' la sferzata del card. Ouellet e oggi questa indicazione di Mons. Nichols.
Direi che era ora ma siamo ancora molto lontani da cio' che sarebbe auspicabile, cioe' la reale comunione di tutti i vescovi con il Papa.
Qui trovate una traduzione automatica di google.
Di seguito l'originale inglese.
R.

Archbishop backs both forms of Mass

By Anna Arco

14 August 2009

Archbishop Vincent Nichols of Westminster has stressed that unity in Christ is at the heart of the Church's liturgy ahead of Britain's first diocesan training conference for the traditional Latin Mass.
In a letter addressed to the priests taking part in a training seminar later this month the Archbishop echoed the Pope's words in the Motu Proprio Summorum Pontificum which liberated the older form of the Roman Rite in 2007. He said that Benedict XVI had made it clear that both forms serve "one and the same Rite". He said: "The Mass is the source and expression of the unity of the Church, for that unity comes from Christ. We have no other. Our unity does not consist in a uniformity of personal taste or preference.
"Indeed, such matters should play a minimum part in our liturgy, particularly in the ministry of the priest. What we priests are to provide, as a key element of our ministry, is the liturgy of the Church."
Although the Latin Mass Society has hosted training conferences for priests wishing the to learn how to celebrate the older form of the Mass in the past, this will be the first to be provided by a diocese in conjunction with the LMS.
Archbishop Nichols said that both forms of the Mass would find their place at the conference. But he said that there was no place in conference for those who hold that the newer form of the Mass is inferior to the 1962 Missal.
He said: "The view that the ordinary form of the Mass, in itself, is in some way deficient finds no place here. Indeed, anyone who holds such a view does not come under the generous provision of Summorum Pontificum. Such a person is inexorably distancing themselves from the Church."
He said that the principles of good liturgy, "such as the 'active participation' of all taking part in the Mass, both in the Liturgy of the Word and the Liturgy of the Eucharist" applied to either form being used.
Concluding, the Archbishop said that priests and bishops had been given the delicate task, namely the "provision of the extraordinary form of the Mass in response to genuine needs as outlined in the Motu Proprio".
Archbishop Nichols criticised the mindset that rejects the ordinary form of the Mass in a recent interview with The Catholic Herald where he stressed the importance of the fact that it is "perfectly clear in the teaching of the Church that there is one Roman Rite, there is one gift of the Eucharist, one sacred order by which that gift is actualised and made present in every corner of the world".

© Copyright Catholic Herald, 14 agosto 2009 consultabile online anche qui.