giovedì 6 agosto 2009

Quel «piccolo infortunio» che ci ha restituito Joseph Ratzinger (Bruno Mastroianni)


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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo questo bellissimo articolo:

Quel «piccolo infortunio» che ci ha restituito Joseph Ratzinger

Bisogna ammettere che questa frattura, per quanto evento nefasto e doloroso, ha avuto un pregio: restituirci finalmente il Papa com’è veramente

di Bruno Mastroianni

Il Papa da Castelgandolfo è tornato a fare riferimento al suo «piccolo infortunio», ringraziando tutti i fedeli «per la vicinanza spirituale che mi hanno dimostrato».
Bisogna ammettere che questa frattura, per quanto evento nefasto e doloroso, ha avuto un pregio: restituirci finalmente il Papa com’è veramente.
Era da un po’ che ci mancava. Sì perché negli ultimi mesi, tra critiche e assalti mediatici, e in generale per il modo di coprire le notizie sul papato, la personalità di Benedetto era finita in secondo piano.
Ma ora Joseph Ratzinger è tornato.
Quel Ratzinger che cade durante la notte e non sveglia i collaboratori per non disturbare. Che in ospedale vuole essere trattato come gli altri e attende il suo turno mentre la sala operatoria è occupata.
Il paziente ignoto 917, che si scusa con i medici per il trambusto e che, appena uscito dall’ospedale, cerca con lo sguardo i giornalisti e assicura: «Sto bene».
Che benedice con il gesso e ci scherza su nei vari incontri. «Non ha perso serenità e buonumore», ha più volte assicurato padre Federico Lombardi, eppure la frattura gli è costata l’annullamento delle gite durante le ferie e il rallentamento del libro su Gesù. Il Papa ha dato all’incidente un senso superiore: «Forse il Signore voleva insegnarmi più pazienza e più umiltà».
Può essere. A noi, però, viene un sospetto: vuoi vedere che questa frattura, più che al Papa, è servita a noi tutti – troppo impastati di analisi e valutazioni dotte per ricordarci quanto Benedetto-Ratzinger, di umiltà e pazienza cristiana, sia un esempio sommo?

© Copyright Tempi, 6 agosto 2009

10 commenti:

euge ha detto...

Bellissimo articolo. Grazie Raffaella

sonny ha detto...

Leggo: " Ma ora Joseph Ratzinger è tornato...".
Per me c'è sempre stato,eccome nonostante la cortina fumogena di tanti (troppi)sollevata ad arte.
Comunque buon articolo.

laura ha detto...

Ho pianto tanto quando ho appreso la notizia e sono ancora in pena per Lui. Spero che il Signore Lo aiuti. Non c'era bisogno di conoscerLo. basta guardare i Suoi occhi e si vede la Luce del Paradiso, ma il maligno non risparmia nessuno.

C ha detto...

Non capisco perche il giornalista dice che la frattura ci ha ridato Benedetto.
Sono d' accordo con Sonny, per me il Papa c'è sempre stato e ci sarà sempre. E sarà per sempre meravigliosamente se stesso.
Ancora buona guarigione e buone vacanze S. Padre.

Cindy ha detto...

A proposito prima ero io Cindy

euge ha detto...

Per laura : A chi lo dici! quando ho saputo che era in ospedale ma, ancora non si sapeva bene cosa era successo, ho pensato di tutto e di più. Ero a lavoro e non potevo ne parlare ne sfogarmi con nessuno. Sono stata in uno stato che si può facilmente capire, finchè non ho avuto la certezza che non era nulla di grave. Questo è il mio stato d'animo anche quando viaggia. Durante il viaggio in Israele ero preoccupatissima e non ho fatto altro che pregare. Certe persone trovano assurdo ed inconcepibile questa mia preoccupazione ma, quando si vuole bene ad una persona che per te è diventata un punto fermo della tua esistenza, mi sembra più che normale reagire in questo modo.
Benedetto XVI lo sento vicinissimo a me sempre e credo sia normale preoccuparsi per una persona che ti aiuta a sopportare le difficoltà della vita con un esempio meraviglioso.

laura ha detto...

Cara Euge, son d'accordo con te. Per me, Papa Benedetto è un familiare e cerco di seguirLo con la preghiera. Mi ricnuri perchè vedo che no sono sola. Anch'io, quando è in giro per il mondo, non vedo l'ora che torni, ma credo che noi ragioniamo in mod tropo limitato. Lui si fida del Signore, per questo parte senza...paura.

per noi vanno bene le parole di Gesù ai discepoli: "uomini di poca fede, perchè temete?" Dovremmo darGli lal mano e seguirLo, in tutti i sensi, anche sulla via della Croce. Personalmente, ho tanta paura

euge ha detto...

Cara Laura io penso che la nostra paura come ti ho già detto sia dovuta al profondo affetto e rispetto per la persona che più di tutti, ci dà il vero esempio ed insegnamento di come seguire Gesù.
Siccome in questo mondo esempi simili sono più unici che rari, ecco che la paura di perdere un simile riferimento, diventa a volte impossibile da razionalizzare.

laura ha detto...

Quado potrà tolgiere il gesso? Mi fa così male vederLo così.
Mi sembra che abbia iniziato un'ulteriore Via Crucis, non solo per il gesso, ma per tutto quello che deve affrontare sopportare. Speriamo che il Signore Lo tenga in braccio

Raffaella ha detto...

Ciao Laura, si parlava della settimana dopo Ferragosto.
R.