venerdì 14 agosto 2009

Sarà Berlusconi a decidere se andare a Viterbo (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

PAPA: SARA' BERLUSCONI A DECIDERE SE ANDARE A VITERBO

(AGI) - CdV, 14 ago.

Salvatore Izzo

''Quando il Papa compie una visita pastorale, le autorita' civili che lo accolgono rappresentano tutto il Paese e con la loro presenza gli rendono onore.
Tocca al Governo decidere chi deve andare''.
Lo sottolinea all'Agi un dignitario vaticano, abituale membro del seguito papale, rilevando che ''in nessun caso il Pontefice rifiuta di incontrare i rappresentanti dei Governi, in quanto ritiene suo dovere dare loro udienza e accoglienza, per proseguire un dialogo sui temi della pace, della giustizia e della difesa dei valori che la Santa Sede persegue a favore delle comunita' cattoliche e a tutela dei piu' deboli''. ''Se sara' Berlusconi a rappresentare il Governo in occasione della visita del 6 settembre a Viterbo, Benedetto XVI - assicura la fonte - ne sara' contento''.
Gia' lo scorso luglio, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, aveva smentito le illazioni riguardo a una ipotetica mancata udienza al premier dopo il ''G8'', rivelando che semplicemente non era stata richiesta. E' evidente, d'altra parte, che tutti i Capi di Stato e di Governo cercano di rispettare il necessario riposo del Pontefice in estate astenendosi - se possibile - dal chiedere incontri in tale stagione, e questa discrezione e' ancora piu' doverosa da parte dei rappresentanti dell'Italia - che a differenza ad esempio del presidente americano Obama, ricevuto il 10 luglio in Vaticano - hanno molte occasioni per incontrare Benedetto XVI.
La storia vaticana degli ultimi anni, del resto, esclude qualunque ipotesi di udienze differite perche' ritenute inopportune per ragioni considerate evidentemente piu' gravi di quelle che vengono evocate in questi giorni da alcuni articoli di giornali. Ne' puo' essere considerato un precedente in tal senso il fatto che Pio XII non abbia ricevuto Alcide De Gasperi dopo le tensioni sui Comitati Civici, perche' in quel caso il premier dc aveva chiesto un'udienza privata in occasione del suo anniversario di matrimonio.
Giovanni Paolo II sfido' grandi contestazioni, ad esempio, per ricevere, il 25 giugno 1987, il presidente austriaco Kurt Waldheim. L'ex segretario generale dell'Onu era accusato di essere stato un criminale nazista, ma ugualmente il Pontefice ritenne di non poter negare l'incontro perche' in Vaticano sarebbe giunto come capo di stato legalmente eletto. E' noto d'altra parte che Pio XI avrebbe addirittura incontrato Adolf Hitler nel 1938, per tentare di fermare la persecuzione anticattolica in Germania: la repentina partenza del Papa e dei prelati della Casa Pontificia per Castelgandolfo, fu decisa per evitare l'imbarazzo che avrebbe causato al Pontefice la visita del folle dittatore tedesco a Roma e non in Vaticano.
Cosi' nel Palazzo Apostolico sono stati ammessi con tutti gli onori tanti altri personaggi che la storia ha poi qualificato negativamente, dal dittatore dello Zaire Mobutu al leader sandinista Daniel Ortega, nel cui governo figuravano alcuni ecclesiastici pubblicamente diffidati dalla Santa Sede. ''Il Papa accoglie tutti senza additare i suoi ospiti, ed e' il successore di San Pietro, perdonato dopo aver rinnegato Gesu''', fu poi ricordato ai giornalisti che avevano parlato di un suo imbarazzo nel ricevere Ortega.
Con l'Italia, ovviamente, non ci sono mai stati problemi di opportunita'. Nemmeno quando il 17 giugno 2007, in occasione della visita di Ratzinger, ad Assisi ad accogliere il Papa fu l'allora premier Romano Prodi, capo di un Governo del quale ben tre ministri avevano partecipato il giorno prima al Gay Pride nell'extraterritoriale piazza San Giovanni, dove il Pontefice e il suo segretario personale erano stati fatti oggetto di accuse infamanti. La presenza di Prodi, anzi, fu interpretata come una testimonianza di rispetto che in qualche modo rendeva giustizia di quelle pesanti offese.

© Copyright (AGI)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

se il papa riceve berlusconi succederà il finimondo soprattutto i media esteri inizieranno una campagna di denigrazione per la santa sede

sonny ha detto...

Ciao a tutti. Al 99% dovrei essere a Viterbo per la visita del Papa. Ho la fortuna di avere un cugino che con la sua famiglia abita a Bagnaia e che mi ospita sovente nelle mie "scorribande" laziali. Quindi caro Anonimo delle 16,22, avrò la possibilità di documentare l'eventuale finimondo! Comunque Izzo è stato, al solito, esaustivo.

Anonimo ha detto...

PER ANONIMO delle 16:22
E cosa faranno i media esteri più di quanto non abbiano già fatto?

Non sono ansioso per il presunto incontro,solo che se accadesse non ci vedrei nulla di male.
Ci saranno polemiche?
Quando mai non ce ne sono.
Per di più un incontro per una veloce celebrazione e in quel contesto quasi di auto-invito da parte del premier non sarebbe di particolare importanza.
Voglio ricordare che ci sono stati incontri ben più "difficili" negli anni passati( ad es. Haider nel 99');ci sono state polemiche ma oggi nessuno si ricorda più nulla.
Non ho provato alcun imbarazzo in quelle occasioni,tanto meno oggi.

Antonio

Anonimo ha detto...

Niente incontro, saluti, Eufemia
Ansa 'Non ho mai inseguito un incontro
con le alte gerarchie ecclesiastiche o con il papa perche' i
nostri rapporti non sono assolutamente cambiati e sono quelli di
sempre''. Cosi' Silvio Berlusconi poco prima di lasciare
l'aeroporto di Olbia al telefono con i cronisti che lo
attendevano fuori dalla pista, ha smentito l'ipotesi di incontri
fra lui e Benedetto XVI. ''C'e' qualche parroco che e' caduto
nella trappola delle menzogne e delle bugie che hanno scatenato
contro di me, ma sono appunto solo falsita

laura ha detto...

Se il Santo Padre decide di incontrarLo, noi non dobbiamo preoccuparci. Personalmewnte, Berluisconi mi è cordialmente antipatico, perchè non perde occasione er mettersi in mostra ed è attaccato al potere come nessun altro, ma nessuno può giudicare quello che c'è nel cuore dell'uomo.
Quanto alle eventuali critiche, Il papa viene criticato sempre e comunque, ma non me ne frega niente. Io Gli volgio bene e prego per Lui. Tutto il resto non m interessa. Quando ha deciso di non andare alla Sapienza , lo ha fatto per non creare problemi e, anche stavolta saprà Lui cosa è meglio fare. del resto, dopo tutto il finimondo che successe con il discorso di ratisbona, è abituato alla persecuzione, anche se poi esce sempre vittorioso e tutti Gli debbon riconoscere coraggio, onestà morale, limpidezza d'animo e carità sconfinata. Siamo troppo piccoli al confronto

euge ha detto...

per anonimo delle 16.22: Se così possiamo dire il Papa non credo si possa rifiutare. Del resto quanti diciamo " personaggi " in questi anni hanno varcato la soglia del Vaticano? Non tutti, a mio avviso erano degni di essere ricevuti. Ma, il compito del Papa è ricevere tutti anche quando non sono stinchi di santo.
Per quanto riguarda la stampa estera è dal 19 Aprile del 2005 che sputa veleno sul Papa esattamente dal giorno dell'elezione e questo sarebbe bene non dimenticarlo!

Anonimo ha detto...

Il Papa dovrebbe evitare di incontrare il Presidente del Consiglio per paura di critiche dalla stampa? Amici di Paparatzinger blog non vi riconosco più!
Vi sottomettete alla stampa masso-sinistorsa e cattoabortista itsliana?
Guardate su google la foto di GPII dal balcone con Pinochet e meditate!
Mazzarino

Raffaella ha detto...

Si sarebbe trattato solo di una passerella.
Il Papa si disinteressa di questioni politiche e quindi meglio evitare i sassi della stampa quando non si tratta di questioni fondamentali.
La decisione spettava al presidente del consiglio.
Ha scelto di non incontrare il Papa.
Me ne compiaccio e ne sono felice.
Sia chiaro: trovai di pessimo gusto la presenza di Prodi ad Assisi e all'aeroporto (prima del viaggio in Usa) dopo la vergnogna del caso Sapienza
R.