giovedì 12 novembre 2009

L'ennesima figuraccia del religiosamente corretto (e della paura): Il film “apocalittico” distrugge il Vaticano e risparmia La Mecca (Maniaci)


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Il film “apocalittico” distrugge il Vaticano e risparmia La Mecca

Caterina Maniaci

Le sequenze sono una più apocalittica dell’altra. Ma certo la distruzione del Vaticano, con il crollo del Cupolone rimane uno dei momenti clou del nuovo film-evento-catastrofista, “2012”, del regista Roland Emmerich. E, a quanto pare, il fatto di aver deciso di illustrare la fine del mondo anche attraverso queste immagini di distruzione, è scaturito non solo da necessità creative ma perché, in fondo far crollare il Vaticano non comporta alcun rischio, far sprofondare la Mecca «mi avrebbe procurato una fatwa dagli islamici», come lo stesso regista ha ammesso. E mentre negli Usa ci si interroga, si dibatte, anche ferocemente, sul tema, qui si aspetta solo l’uscita nelle sale cinematografiche del kolossal. A proposito, per un film sulla fine del mondo, nessuna data è più indicata di un venerdì 13.

Tutta la vicenda è stata tirata in ballo, con una nuova forza polemica, dal presidente della Lega Cattolica degli Stati Uniti, Bill Donohue, il quale si lamenta appunto che Emmerich abbia ammesso in pubblico che per "2012” si sia deciso a distruggere il Vaticano e non La Mecca per “rispetto dei musulmani” e perché i cattolici non lo avrebbero «condannato a morte». Dichiarazioni incrociate e riportate dall’agenzia di stampa Aciprensa. Lo stesso Emmerich ha dichiarato che, in realtà «si possono attaccare i simboli cristiani, ma se si fa la stessa cosa con un simbolo arabo, si può finire con una fatwa». A queste parole il combattivo Donohue è letteralmente saltato in aria e ha affibbiato al regista epiteti come «codardo», falso «che non tollera i cattolici». Da parte sua Emmerich non ha avuto alcun problema ad affermare che, personalmente, non crede «nella religione organizzata. Non ho quindi rimorsi per aver “distrutto” il Vaticano», aggiungendo che, per la verità, «la fede e la religione non possono aiutarti in momenti così, perché se c’è un terremoto non ti rifugi in una chiesa, perché ti può cadere in testa».

Tutti questi ragionamenti hanno davvero indignato il presidente della Lega Cattolica, il quale alla fine ha rilevato che quando va in giro dicendo che Hollywood odia il cristianesimo, e specialmente il cattolicesimo, molti se la prendono con lui e lo contestano, però «nessuno riesce a provare che sto equivocando».

Il film si basa sulla profezia Maya secondo la quale il 21 dicembre 2012 finirà il mondo così come lo conosciamo. L’antica popolazione mesoamericana aveva inventato un calendario basato su diversi cicli terrestri: il tredicesimo si conclude proprio in quella data senza prevedere un seguito. Una profezia che ispira tutte quelle per cui uno speciale allineamento di pianeti e un’attività anomala del sole avranno conseguenze devastanti sul pianeta Terra, sconvolgendone poli, rotazione, massa e assetto. Niente sarà risparmiato, tranne, appunto, il mondo islamico.

Mentre da noi si aspetta l’uscita nelle sale, i siti e i blog americani si animano e si infiammano. Il sito www.thelastcruciate.org (l’ultima crociata) riporta un intervento dal titolo «Tutto, tranne la Mecca e i musulmani, sarà distrutto nel film di Hollywood “2012”». Si spiega che nel film si potrà assistere alla distruzione di San Pietro, del Vaticano, di Notre Dame e dell’abbazia di Westminster, insieme allo sgretolamento del gigantesco Cristo Redentore che sovrasta Rio de Janeiro. Poi si vedranno crollare la Casa Bianca, il Congresso di Washington, il Big Ben e molti altri edifici-simbolo del mondo occidentale. Ma non si vedono certo scene di distruzione della Kaaba alla Mecca, anche se in un primo tempo, la sceneggiatura le avevano previste, ma poi sono state tagliate «per paura delle reazioni islamiche». Ne’ si vede, ad esempio sprofondare Dubai nel suo «mare di olio». Niente di tutto ciò, «tutte le grandi strutture della civiltà occidentale e della cristianità vanno distrutte, ma i monumenti dell’Islam rimarranno», annota con amarezza il sito. Insomma, traendo estreme conseguenze, denunciano questi siti, il messaggio subliminale - e neppure troppo - che arriverà agli spettatori sarà proprio questo.

© Copyright Il Giornale, 12 novembre 2009 consultabile online anche qui.

Personalmente non sprechero' tempo e denaro per vedere questo film.
I Cristiani di buona volonta' dovrebbero fare la stessa cosa, una sorta di "obiezione di coscienza".

R.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

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Miserere ha detto...

Quando arriverà veramente la fine del mondo, i musulmani diranno a Dio: "Non ci toccare perché emetteremo una fatwa contro di Te".
Ma va'........

Anonimo ha detto...

Interessante il Vangelo di domenica...che capita proprio a fagiolo ;)

incontentabile ha detto...

sui motivi che ispirano il rispetto per l'islam il regista non poteva essere più chiaro, a questo punto mi chiedo se ci siano sequenze dedicate alla distruzione di sinagoghe, templi buddisti e indù, oppure se l'unico "privilegio" sia stato riservato ai monumenti cristiani.

Matz ha detto...

www.thelastcruciate.org secondo la giornalista sarebbe l'ultima crociata.

Che dire: 4 in inglese!

(ed in fatti se andate a quella pagina vi viene dato errore)

Alessandra Mirabella ha detto...

X Incontentabile:
nel traile si vedono i monasteri buddisti dell'Himalaya sommersi...

Questo ovviamente non cambia nulla

Anonimo ha detto...

inconvenienti della libertà di espressione...

Raffaella ha detto...

...liberta' a senso unico, ovviamente...
R.

incontentabile ha detto...

grazie Alessandra Mirabella, ho chiesto perché stavo cercando di capire se il regista era mosso da precisi sentimenti anticristiani o solo da ordinaria fifa islamica ; )

Anonimo ha detto...

Quante volte è stato annunciato!!!!
Ricordate quando si aspettava il 200!!?????

LO sa l Signore. A noi tocca solo prgare e stare pronti. Il giudizio sarà un giorno di Misericordia e di Giustizia. Nolite timere

euge ha detto...

Ma perchè tanta meraviglia? Pare che lo stesso autore di questo
" kollossal " abbai ammesso che è la paura per la vendetta islamica che lo ha portato a scegliere la distruzione del Vaticano!!!!
E' sempre la stessa storia : più si è miti e più si prendono schiaffi in faccia; più si è violenti e più si viene rispettati.
Ormai per noi cristiani non c'è più un briciolo di rispetto e di considerazione e secondo me le ragioni possono essere due:
1) non siamo capaci per paura e per menefreghismo noi per primi a non rispettare la nostra religione. Come possiamo pretendere rispetto e considerazione dagli altri?
2) Si è chiesto scusa anche fuori luogo forse in nome di un ecumenismo che non può avere basi solide sui Mea Culpa esagerati e sulle strtte di mano. Questo è quello che raccogliamo.
Non siamo tipi da vendette questo mai ma, un sussulto di dignità in più ogni tanto non gusterebbe a cominciare dai sacerdoti, vescovi e cardinali; soprattutto da quelli che remano apertamente contro il magistero.

euge ha detto...

scusate volevo dire abbia ammesso

gemma ha detto...

Roland Emmerich è un BUFFONE, punto, e il suo film sarà l'ennesima buffonata di successo, anche grazie alle polemiche che già lo accompagnano. Nulla di cui vale la pena discutere, se non fosse che l'autocensura della cultura e delle modalità di espressione sono spesso il preludio della dittatura del più intollerante. Giorni fa discutendo con un ateo sul blog, facevo notare la strana assuefazione del mondo ateo razionalista nei confronti dell' integralismo religioso di una certa fazione. La parola d'ordine del mondo laico contemporaneo pare essere: tolleranza zero verso i simboli cattolici, timorosa indifferenza rispettosa verso altri. E questo evento ne è l'ennesimo esempio. Un non credente che in quanto tale abbatte senza remore tutti i simboli religiosi, che dal suo punto di vista non contano nulla, salvo preservare quelli la cui intoccabilità gli permette la salvaguardia delle laiche chiappe...gran film, non c'è che dire. Peccato, una cultura libera non dovrebbe mai essere condizionata dalla paura e dall'intimidazione, altrimenti smette di essere tale

un passante ha detto...

il solito filmone tutto effetti speciali e superficialità a cui giustamente varrebbe la pena non dare importanza, non fosse per il messaggio che finisce per lasciare. Non quello fantascientifico e improbabile di una apocalittica prossima fine del mondo, quanto quello che si salverà solo ciò che ruota attorno ad un certo tipo di culto e a ciò che venera. La legittimazione laica di un'unica via di salvezza, un controsenso.
Al regista mi verrebbe da dire, da non credente, se hai paura, lascia perdere, occupati del solito arcipelago di isole vulcaniche e non scherzare col cosmo (quello del big bang, ricordi? Non della creazione, in cui dici di non credere)