mercoledì 21 gennaio 2009

Il Papa all'udienza: continuare il dialogo in vista della piena comunione fra i Cristiani (Sir)


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BENEDETTO XVI: UDIENZA, “CONTINUARE IL DIALOGO” IN VISTA DELLA “PIENA COMUNIONE”

“Perché tra le chiese e le comunità ecclesiali continui il dialogo per la verità, indispensabile per dirimere le divergenze, e il dialogo nella carità, che condiziona il dialogo teologico e aiuta a vivere insieme per una testimonianza comune”.
Con queste parole il Papa ha concludo l’udienza generale di oggi, tutta dedicata alla Settimana di preghiera per l’unità tra i cristiani. “Che si affretti il giorno della piena comunione tra i cristiani – l’auspicio di Benedetto XVI – quando tutti i discepoli celebreranno insieme l’Eucaristia, sacrificio divino per la vita e la salvezza del mondo”. “Coltivare un più attento ascolto della Parla di Dio e una più intensa preghiera per l’unità”, l’esortazione del Papa per la Settimana, affinché “prosegua, e se possibile si intensifichi, l’impegno e il dialogo ecumenico”. “Ogni comunità – ha ammonito il Papa – cresca nel bene dell’unità, grazie alle attività pastorali e alle assemblee di preghiera comune, che vanno facendosi sempre più numerose, soprattutto in questo periodo”.
“Nel contesto dell’Anno Paolino – ha detto nella parte finale dell’udienza il Pontefice - non possiamo non rifarci a quanto ha scritto san Paolo a proposito dell’unità della Chiesa”, in particolare nella lettera agli Efesini.
“Facciamo nostro” quanto scritto da san Paolo - l’invito del Papa – che “ha speso la sua vita interamente unito al Signore e per l’unità del suo mistico corpo che è la Chiesa, rendendo col martirio una testimonianza di fedeltà e di amore per Cristo”. Benedetto XVI ha inoltre reso “grazie” al Signore “per tutti gli incontri che, l’anno scorso, mi ha donato di avere e per quelli durante i miei viaggi apostolici, per i gesti di fraternità, per il dialogo teologico che si è sviluppato”. Oltre agli incontri personali con Bartolomeo I, il Papa ha citato quelli con i due “katholikoi” della chiesa apostolica armena, Karekin II e Aram I, e poi ha aggiunto: “Ho condiviso il dolore del Patriarcato di Mosca per la dipartita dell’amato fratello in Cristo, sua Santità il patriarca Alessio II, e continuo ad essere in comunione di preghiera con i nostri fratelli che si preparano ad eleggere il nuovo patriarca. “Con i cristiani d’Occidente –ha detto il Papa – prosegue il confronto”, nella comune “testimonianza che i cristiani offrono in un mondo sempre più diviso e posto di fronte a tante sfide di carattere sociale, culturale, economico ed etico”.

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