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Il "Papa Ratzinger blog" vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non si tratta di un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque, a fini di consultazione, documentazione, ricerca e studio. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione.
10 commenti:
Anche il pur ottimo Farina (e Libero) poteva svegliarsi prima, non trovi? Attendo cenni di vita da Socci, Introvigne ecc., ecc.
Alessia
Trovo assolutamente!
Che fine hanno fatto Socci, Introvigne, Messori e tanti altri?
R.
ps sto ascoltando Padre Livio...grandioso!
In riferimento all'ultimo passaggio dell'articolo di Farina (con il solito, noioso, trito e ritrito confronto) Padre Livio ha detto: i Papi sono diversi ma Benedetto XVI e' capace di gesti eroici ed imprevedibili come questa lettera.
Grande!
R.
Ti ha conquistata, eh?
:-)))))))
Alessia
Certamente :-))))
R.
Certo che la fantasia a volte non ha limiti.....
Vero...la fantasia di certi curiali lascia di stucco :-)
R.
Ciao a tutti!
volevo solo dire che Socci ha già fatto sentire la sua voce, forte e chiara, a gennaio, nella consueta (e bellissima) conversazione che tiene su Radio Maria il terzo sabato di ogni mese: "Nel mondo ma non del mondo"... :)
Un grazie a Raffaella per questo meraviglioso e preziosissimo blog!!
Marco
Spettacolare,meraviglioso,da incorniciare l'articolo di Farina per Libero.Davvero un grande.Grazie Raffaella.Un parroco di campagna
Non ho letto l'articolo di Farina. Ma l'intervista del Card.Martini che dice che non celebrerà la S.Messa con il rito tridentino, si.
Ma i preti il latino non lo conoscono più, per cui il suo fervorino anti tradizionale è inutile. Io stesso, delle vecchie Messe con l'antico Messale di quando ero chierichetto ricordo il suono, il calore, l'odore di incenso. Quasi il sapore. Ricordo la luce, il sole, di quando andavo a dottrina il sabato, in quella chiesa di pietra. E la cotta che indossavamo. E ricordo le emozioni delle celebrazioni, con la paura di sbagliare o di dimenticare qualcosa in quei solenni riti ai quali anche noi bambini partecipavamo da protagonisti. Ma delle vecchie preghiere mi resta ben poco, a parte le principali. Bisognerà aspettare che la prossima generazione di preti (i seminaristi di oggi)sostituisca l'attuale, cresciuta a chiarrate sotto le navate e ad una ritualità protestanticheggiante che non ho mai sentito mia. Purchè i direttori dei seminari non prendano esempio da Martini e si degnino di insegnare l'antico rito. Ma per me sarà in ogni caso troppo tardi. Porca l'oca!
C'è comunque di che consolarsi, visto che la Divina Provvidenza ha fatto ascendere al soglio Pontificio Benedetto. Vi immaginate se si fosse "distratta" e fosse passato Martini? Altro che "motu proprio" in quel caso!
marco il tarsognino
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