venerdì 20 marzo 2009

UNA FOLLA OCEANICA HA ACCOLTO IL PAPA A LUANDA


Le immagini trasmesse dal Tg5 poco fa sono piu' che eloquenti: centinaia di migliaia di persone per strada ad accogliere il Santo Padre al suo arrivo in Angola! Un vero fiume umano. Bella la descrizione di Don Guido (Telepace): ad un certo punto non e' stato piu' possibile contenere la folla e le vie si sono trasformate in gigantesche piazze colme di gente.
Come mai i siti dei giornaloni e le agenzie non ne parlano? Troppo comodo...

5 commenti:

mariateresa ha detto...

Ha ragione Gemma, nessuno può dire che il Papa in Africa ha parlato solo di aborto e condom.
Ma noi possiamo dirlo dei giornali progressisti e possiamo dirlo alto e forte. Sono monomaniaci.
Commentatori come Garelli che si sono lamentati ogni tre per due che c'era poca evidenza di temi sociali nel messaggio pappale odierno, dovrebbero oggi spiegare questo.Se vogliono essere onesti.
La verità, che emergerà sempre più, è che non si vuole che il Papa parli di certe cose, ma SOLO, di altre.Per essere cattolici progressisti SOLO una parte del messaggio è accettabile. Non il resto.
Insomma si vuole la censura.
Perchè il resto imbarazza.

Anonimo ha detto...

Ho notato che i TG ,tutto sommato, danno una informazione completa mentre i giornali si occupano molto poco dei fatti e cercano a più non posso ogni segnale di polemica.
Perchè avviene tutto qst?
Solo xkè visto che escono con un ritardo di 24 ore debbono dire cose non ancora analizzate?
Cosa ne pensi Raffaella?
Ormai sei un'esperta nel capire e valutare i comportamenti dei media.


Antonio

Raffaella ha detto...

Concordo con Mariateresa su tutta la linea...
Caro Antonio, per spiegare l'atteggiamento dei giornali mi vengono in mente solo due parole: ideologia e soldi.
Ciascun giornale ha una sua linea editoriale e da li', salvo eccezioni, non si scosta.
Per quanto riguarda i soldi, beh...chiediamoci chi siano gli editori dei vari quotidiani...
R.

mariateresa ha detto...

Nelle redazioni dei giornali ci sono persone che guadagnano il pane, e qui bisogna comprendere, ma sono costruite per appartenenza politica. Quanti cani senza collare ci sono?
Quanti commentatori che non timbrano il cartellino dell'ovvio per contratto? Se io leggo un commentatore che ripete continuamente le stesse cose e da 4 anni, senza uno sprazzo, ma cosa dico sprazzo, un barlume di indipendenza mentale, ma che delimita continuamente la linea, come un direttore di orchestra, cosa devo pensare?
Oggi Allen scrive un articolo moderatamente apprezzabile in cui sostiene che se mio nonno aveva le ruote era un tranvai. Cioè se papa Benedetto avesse glissato alle domande dei giornalisti , i media non avrebbero approfittato per oscurare il resto del messaggio. Personalmente io ne dubito.
E comunque non si esce dal problema principale che io vorrei sottolineare qui: DI CERTE COSE NON SI PUO' PARLARE. Perchè si pestano piedi che possono dare calci nel sedere.
Da questo punto di vista credo che questo tipo di problemi papa Benedetto li avrà sempre, perchè è proprio questo tipo di tutela esterna e di galateo che rifiuta.
Possono farlo nero, anzi nerissimo, ma su questo, se ho imparato a capirlo, possono attaccarsi al tram.
L'impopolarità non lo spaventa, le rane di curia nemmeno, i cattolici adulti lo addolorano, gli episcopati moderni anche, ma non credo che questo lo faccia deflettere perchè pensa che è proprio questo timore reverenziale che rende la Chiesa poco credibile, debole e con un messaggio monco e ideologizzato.
A me sembra così.

mariateresa ha detto...

l'articolo di Allen:

http://ncronline.org/blogs/all-things-catholic/benedict-cameroon-tale-two-trips
mi sembra giusto riportarlo