lunedì 16 novembre 2009
Salvini (Lega): Sì a messa in dialetto, attirerebbe i giovani. Farinone (PD): Messa in dialetto? Diocesi pensa a cose serie
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Chiesa/ Salvini: Sì a messa in dialetto, attirerebbe i giovani
"Nessuna secessione liturgica, già celebrate in sardo o sloveno"
La Lega appoggia l'idea di celebrare la messa in dialetto. L'eurodeputato del Carroccio Matteo Salvini lo spiega in un'intervista a 'Klauscondicio': "Non sta a noi decidere ma alla Chiesa nella sua totale autonomia, sia chiaro. Ma mi permetto - dice - solo un suggerimento ai vertici del Vaticano: se le messe fossero celebrate negli idiomi locali, i giovani ne verrebbero sicuramente incuriositi e attirati. Credo che un cambiamento in questa direzione non possa che giovare alla efficacia comunicativa della Santa Messa". "Sarebbe sciocco pensare che questo cambiamento tolga qualcosa a qualcuno. Anzi, a mio parere, aggiunge qualcosa", aggiunge commentando un sondaggio secondo il quale il 77% degli elettori leghisti gradirebbe preghiere ed omelie celebrate in dialetto. Del resto, ricorda Salvini, "già nel 2003 furono celebrate delle messe in dialetto": "L'allora arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone diede il permesso di celebrare alcune messe in latino e in italiano con alcune parti della cerimonia in genovese. Lo stop arrivò poi da Bagnasco". "Non miriamo assolutamente - ci tiene a precisare l'esponente leghista - alla secessione liturgica. Ci limitiamo ad osservare che sono documentate già da tempo messe celebrate in idiomi locali: dal francese della Val d'Aosta al tedesco dell'Alto Adige, dallo sloveno al cividalese fino al sardo. Mi risulta che siano 343 le unità linguistiche ammesse nel mondo per usi liturgici. Quindi, perché no agli idiomi dialettali?".
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La lingua dell'Italia e' l'italiano. Ci mancherebbe solo un'altra confusione liturgica!
R.
Chiesa/ Pd a Salvini: Messa in dialetto? Diocesi pensa a cose serie
Farinone: "Tettamanzi aiuta famiglie colpite dalla crisi"
Non piace al Pd l'idea della messa in dialetto, lanciata oggi da Matteo Salvini della Lega nord. "L'omelia in meneghino? Salvini - commenta in una nota il deputato milanese del Pd Enrico Farinone - non la smette mai di stupire. C'è da chiedersi se pensa davvero le cose che dice. Per fortuna la diocesi di Milano ha cose molto più serie a cui pensare". "E' oramai dal Concilio Vaticano II - continua Farinone - che la messa in Italia è solo in italiano. Per fortuna il cardinale Tettamanzi pensa alle cose serie, come ad aiutare le famiglie in difficoltà colpite dalla crisi".
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Ma quanti difensori per l'arcivescovo di Milano!
All'esponente del PD che afferma che "E' oramai dal Concilio Vaticano II che la messa in Italia è solo in italiano" consiglierei la lettura integrale della "Sacrosanctum Concilium".
R.
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5 commenti:
Quella della Messa in dialetto mi sembra una sciocchezza. La Messa non è una commedia e non si deve attirare nessuno. L Messe vsnno celebrate in italiano o in latino se si tratta di Messe solenni in presenza di popoli di diversa nazionalità
La frammentazione e "individualizzazione" della liturgia, purtroppo, sembra non avere fine. Quello che era un permesso per aiutare il popolo a capire e seguire meglio alcune parti della Liturgia, è diventato un segno di identità localista. Il dialetto nella liturgia non aiuterebbe a capire meglio, ma semplicemente serve come segno di distinzione rispetto e di esclusione rispetto a chi "non è dei nostri". E' l'esatto contrario del Latino, che anche quello non aiuta a capire, ma è simbolo di unità e di universalità, proprio per superare gli individualismo localistici.
Papa Benedetto ci scampi da queste involuzioni, presentate ancora come "attraenti" per i giovani. Ma questi poveri giovani non mi pare siano tutti così stupidi come li vogliono descrivere!
Concordo su tutta la linea :-)
R.
I giovani sia ttirano alla messa solo se Rock oppure in dialetto?
Ma, che stupidaggine è questa? Avete visto a che cosa porta l'inventiva sulle celebrazioni alla quale nessun vescovo peur di andare contro il Papa non vuole mettere fine?
Continuiamo, continuiamo pure a dare la possibilità a vescovi e parroci di conseguenza, a fare della Messa uno spettacolo un qualcosa che sa sempre di più ad una commedia piuttosto che ad una celebrazione. La lingua ufficiale della chiesa, nonostante ci si ostini a metterla nell'angolo è sempre e rimarrà sempre il latino. L'eccezione semmai, è nel celebrare in lingua italiana. Sarebbe bene non dimenticarlo. Oppure il Concilio Vaticano II prevede anche il dialetto?
Ma per favore !!!!!!!!! Leggetelo sto Concilio e leggetelo bene!
All'esponente del PD che afferma che "E' oramai dal Concilio Vaticano II che la messa in Italia è solo in italiano" consiglierei la lettura integrale della "Sacrosanctum Concilium".
Hai ragione Raffaella ma, non solo l'esponente del PD dovrebbe rinfrescarsi la memoria con una adeguata lettura....... Questa gioverebbe anche a tanti vescovi e sacerdoti che, continuano ad interpretare le disposizioni del Concilio Vaticano II, secondo punti di vista molto personali e fantastici.
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