sabato 20 giugno 2009
Il Papa: De Gasperi cattolico autonomo ma fedele sui valori etici (Izzo)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo questo bel servizio di Salvatore Izzo corredato anche da preziose note storiche sulla figura di De Gasperi.
R.
PAPA:DE GASPERI CATTOLICO AUTONOMO MA FEDELE SU VALORI ETICI
(di Salvatore Izzo)
(AGI) - CdV, 20 giu.
"Docile ed obbediente alla Chiesa", con "una indiscussa fedelta' ai valori umani e cristiani", Alcide De Gasperi "fu autonomo e responsabile nelle sue scelte politiche, senza servirsi della Chiesa per fini politici e senza mai scendere a compromessi con la sua retta coscienza".
Con queste parole Benedetto XVI ha reso omaggio oggi al grande statista trentino, che "con prudente lungimiranza guido' la ricostruzione dell'Italia uscita dal fascismo e dalla seconda guerra mondiale, e ne traccio' con coraggio il cammino verso il futuro; ne difese la liberta' e la democrazia; ne rilancio' l'immagine in ambito internazionale; ne promosse la ripresa economica aprendosi alla collaborazione di tutte le persone di buona volonta'".
"Formato alla scuola del Vangelo, De Gasperi - ha ricordato il Papa teologo - fu capace di tradurre in atti concreti e coerenti la fede che professava".
Per questo, ha esortato Ratzinger sottolineando "la riconosciuta dirittura morale" del primo premier democristiano e padre dell'Unione Europea, e "la serena coscienza morale che lo guido' nelle scelte della politica", i governanti d'Italia e del mondo, "specialmente" i cattolici, abbiano sempre come "incoraggiamento e stimolo" la figura di De Gasperi che "seppe prodigarsi efficacemente per il bene comune". Nell' udienza ai membri della "Fondazione Alcide De Gasperi", il Pontefice, pur non facendo direttamente cenno alla causa di beatificazione in corso presso il Tribunale diocesano di Trento, ma osteggiata dalla Diocesi di Bolzano per le incomprensioni del dopo guerra sulla questione Altoatesina, ha poi messo in evidenza il fatto che in De Gasperi convissero "spiritualita' e politica", due dimensioni che "si integrarono cosi' bene in lui che, se si vuole comprendere sino in fondo questo stimato uomo di governo, occorre non limitarsi a registrare i risultati politici da lui conseguiti, ma bisogna tener conto anche della sua fine sensibilita' religiosa e della fede salda che costantemente ne animo' il pensiero e l'azione". All'incontro di oggi con Benedetto XVI erano presenti la figlia dello statista Maria Romana e il senatore Giulio Andreotti che, come ha ricordato il Papa ,di De Gasperi e' "stato a lungo stretto collaboratore".
Ricordando "la figura di questa grande personalita'" e "i momenti storici di profondi cambiamenti sociali in Italia e in Europa, irti di non poche difficolta'" nei quali agi', il Papa ha anche citato un brano di un discorso di De Gasperi, con un implicito riconoscimento dell'ortodossia delle sue posizioni: "nel sistema democratico - queste le parole riportate da Benedetto XVI - viene conferito un mandato politico amministrativo con una responsabilita' specifici, ma parallelamente vi e' una responsabilita' morale dinanzi alla propria coscienza, e la coscienza per decidere deve essere sempre illuminata dalla dottrina e dall'insegnamento della Chiesa". "Certo - ha poi ammesso Ratzinger in riferimento al rifiuto opposto dallo statista democristiano a Pio XII quando questi gli chiese di allearsi con gli ex fascisti del Msi nelle elezioni amministrative del 1952 - in qualche momento non mancarono difficolta' e, forse, anche incomprensioni da parte del mondo ecclesiastico, ma De Gasperi non conobbe tentennamenti nella sua adesione alla Chiesa che fu, come ebbe a testimoniare in un discorso a Napoli nel giugno del 1954, 'piena e sincera anche nelle direttive morali e sociali contenute nei documenti pontifici che quasi quotidianamente hanno alimentato e formano la nostra vocazione alla vita pubblica'".
In quella stessa occasione, ha ricordato il Papa che lo scorso 30 novembre volle pregare per qualche istante davanti alla sua tomba, nell'atrio della Basilica di San Lorenzo al Verano, De Gasperi "notava che 'per operare nel campo sociale e politico non basta la fede ne' la virtu'; conviene creare ed alimentare uno strumento adatto ai tempi… che abbia un programma, un metodo proprio, una responsabilita' autonoma, una fattura e una gestione democratica'".
"Al tramonto dei suoi giorni - ha concluso Benedetto XVI con un'altra citazione dello statista - De Gasperi potra' dire: 'Ho fatto tutto cio' che era in mio potere, la mia coscienza e' in pace', spegnendosi, confortato dal sostegno dei familiari, il 19 agosto del 1954, dopo aver mormorato per tre volte il nome di Gesu'".
Parole che certamente riparano le umiliazioni subite in vita da De Gasperi, quando Pio XII gli nego' l'udienza in occasione dei 30 anni di matrimonio e della consacrazione monastica di una figlia e anche recentemente con lo stop di fatto decretato alla sua beatificazione.
© Copyright (AGI)
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1 commento:
Ricordo un libro molto chiaro di de Mattei sulla Dc e ovviamente su De Gasperi. "Il centro che ci porto' a sinistra" (con tutte le conseguenze pratiche nuovo diritto di famiglia ect..)
Puo' essere utile per avere qualche spunto critico.
Personalmente ho visto nel caso Englaro e in particolare nelle esternazioni sulla vicenda di uno degli eredi di de Gasperi ora senatore a vita, il limite di questo cattolicesimo. (liberale)
Sarebbe anche molto bello qui su questo blog parlare della emarginazione progressiva di Gedda, che fu determinante nella vittoria del 48, e che tutto era tranne che un mediocre. Ma nel partito per lui poi nn ci fu spazio.
No... assolutamente non posso che stare nella prospettiva di PIO XII e di Gedda.
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