mercoledì 24 giugno 2009

Rimozione dell'abate di Santa Croce: chiusa la cappella della Parola (Izzo)


Vedi anche:

All'udienza generale, il Papa parla dell'Anno Sacerdotale e lancia un appello per i rapiti (Radio Vaticana)

Il Papa: “ricorda sempre nella preghiera” tutti i bambini vittime “della violenza e delle armi” (AsiaNews)

Il Papa: "Il presbitero non può considerarsi "padrone" della parola, ma servo. Egli non è la parola, ma, come proclamava Giovanni il Battista, è "voce" della Parola: "Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri" (Mc 1,3)" (Catechesi)

Uscito un nuovo libro sulle catechesi del Papa su San Paolo

Il Papa prega per infanzia esposta ad abbandono, fame, abusi e malattie

Il Papa chiede la liberazione di Eugenio Vagni e di tutti i sequestrati (Asca)

Il Papa: l'idea di sacerdozio cattolico è a rischio nella stessa Chiesa

Il Papa: il sacerdote è uomo delle "relazioni" (Sir)

Il Papa: Per il sacerdote l’annuncio comporta sempre anche il sacrificio di sé" (Sir)

Il Papa: nelle società globalizzate la concezione cattolica del sacerdozio potrebbe rischiare di perdere la sua naturale considerazione

MONUMENTALE CATECHESI DEL SANTO PADRE SUL SACERDOZIO

Anno Sacerdotale: Guardare in alto, fissare la meta e continuare a salire (Ivan Maffeis)

Enrico VIII e la richiesta di annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona inviata a Clemente VII (Osservatore Romano)

La natività di san Giovanni Battista nella tradizione bizantina (Nin) Auguri a tutti i Gianni e Giovanni del blog :-)

Voci di un incontro fra il Papa ed il Presidente Obama il 10 luglio

Anno Paolino, il bilancio del card. Lanza di Montezemolo: "San Paolo è più attuale che mai" (Gaeta, Sassi e Laggia)

La visita di Benedetto XVI a San Giovanni Rotondo: "Con il cuore di San Pio" (Gaeta)

La crisi ispira l’enciclica (Valli)

Mons. Wagner: nessuna riconciliazione col vescovo di Linz! (Messainlatino)

Cosa si aspettano fedeli, religiosi e presbiteri dall'Anno Sacerdotale? (Zenit)

Paolo VI: una nuova luce sull’audacia di Montini, il papa “frainteso” (Gheda)

L’accordo Vaticano-Urss per tacere sul comunismo (Socci)

TUTTI I VIDEO DELLA VISITA DEL PAPA A SAN GIOVANNI ROTONDO SU BENEDICT XVI.TV

Il Papa teologo dal Santo degli umili: l'analisi di Luigi Accattoli (Liberal)

L'Opera d'arte totale in forma di libro "DEUS CARITAS EST" donata all'Arcidiocesi di Bologna

Fecondazione e diritti di Gianfranco Amato

Il Papa a San Giovanni Rotondo: L’emozione degli ultimi due «figli» del frate (Muolo)

Il Concilio è solo pastorale e in parte non vincolante? Risponde l'abbé Claude Barthe (Messainlatino)

Nell’Anno sacerdotale i pensieri di Benedetto XVI rivolti ai “fratelli sacerdoti”: intervista al direttore della Lev (Radio Vaticana)

Mons. Batut (Lione) parla dei Novissimi: Dai nostri “sì” quotidiani al nostro “sì” ultimo

La domenica speciale dei 50mila saliti a San Giovanni Rotondo: «Un giorno di grazia» (Ruggiero)

Enciclica sociale del Papa: "Quell'annuncio è una missione" (Bonfrate)

Nell’enciclica sociale niente anatemi, ma la scoperta che Dio “c’entra” (Bruno Mastroianni)

Card. Caffarra: "La promessa fatta da Gesù si compie nel momento della sua morte sulla Croce"

Enciclica sociale del Papa: "Cristianizzare il mercato" (Fattorini)

Il Papa augura buon onomastico ad un chierico e poi, divertito, afferma: "Ora fammi tu gli auguri perché il mio secondo nome è Luigi" (Osservatore)

Il Papa da Padre Pio. Monito ai frati: rischio secolarizzazione (Vecchi)

Il Papa in ginocchio davanti alle spoglie di Padre Pio (Galeazzi)

Il quarto sacramento in via di restauro. Provvedono il Curato d'Ars e padre Pio (Magister)

Quei richiami di Papa Ratzinger su immigrati e fede-souvenir (Pagone)

Nuova e importante intervista a Mons Bernard Fellay, Superiore della Fraternità San Pio X (Messainlatino)

VISITA DEL SANTO PADRE A SAN GIOVANNI ROTONDO (21 GIUGNO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG (Omelie, discorsi, notizie, articoli, interviste, curiosità)

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo:

RIMOZIONE ABATE SANTA CROCE: CHIUSA LA CAPPELLA DELLA PAROLA

(AGI) - CdV, 24 giu.

Salvatore Izzo

La Cappella della Parola che l'ex abate Simone Fioraso aveva creato nella Basilica di Santa Croce non esiste piu'.
L'idea di uno spazio dedicato al Libro era scaturita dopo il grande successo della lettura integrale della Bibbia organizzata dalla struttura "Rai Vaticano" nella Basilica romana, che aveva visto salire sull'ambone assime a tanti vescovi e cardinali (compreso il segretario di Stato Tarcisio Bertone) anche esponenti di altre confessioni e religioni e addirittura personalita' dichiaratamente atee.
Dopo la rimozione dell'abate, arrivata a seguito di una visita canonica decisa dalla Santa Sede dopo le denunce di presunti "abusi liturgici", la Cappella e' tornata alla sua antica destinazione e sul blog della struttura televisiva sono comparsi alcuni commenti di segno diverso: "era organizzata da schifo, tutta concentrata sul libro e appena relegato in un angoletto il simbolo eucaristico: una cosa sballata come arredo, e peggio, molto peggio a livello di contenuti simbolici", si legge in un post che riferisce un colloquio con un monaco cistercense contrario alla "creativita'" dell'abate, e convinto che "non serve alcuna Cappella della Parola, perche' la vera Cappella e' il nostro cuore e l'anima nostra dove essa puo' e deve solo risuonare". Per il monaco, "l'esperienza dell'ottobre scorso e' stata imposta dalla Rai, e gia' al momento la comunita' si e' spaccata in merito". Secondo la stessa fonte, "l'assenza in prima persona del Papa, come del card. Martini (che in quell'occasione lessero anch'essi dei brani ma in collegamneto televisivo) indica che una buona parte della Gerarchia riteneva questa occasione come una passerella: molti vi ci sono lanciati, altri hanno duramente disertato".
"La lettura di Benigni e di altri personaggi al nostro religioso non e' piaciuta per nulla", si legge ancora sul blog e l'anonimo autore del post afferma di aver "percepito un virus di esibizionismo, in tanti che non sono riusciti a uscire dal cliche' individuale che la pubblicita', la societa' e i mass media hanno appiccicato loro".
Ma non tutti condividono la decisione dell'amministratore parrocchiale
nominato dal Vicariato di Roma, il sacerdote diocesano mons. Andrea Celli (attuale direttore dell'Ufficio Giuridico della diocesi), di smantellare la Cappella.
"Recandomi in chiesa - lamenta un altro post - come per magia ho trovato la Cappella completamente svuotata: e' questo il risultato della rimozione dell'abate di Santa Croce? Ecco i frutti della nuova gestione del Monastero cistercense". L'autore rende merito al card. Agostino Vallini, il nuovo vicario del Papa per la diocesi di Roma, "che sta provvedendo a togliere la parrocchia ai monaci cistercensi". Infatti, "grazie alle loro trame, ordite contro alcuni confratelli, ne hanno provocato l'ingiusto allontanamento e ancora adesso, con una capillare opera di diffamazione sono un vero scandalo per la Chiesa".
Mentre le cose sarebbero andate diversamente, "forse, se avessero pregato un po' di piu' in questa Cappella" . Infine interviene sul blog anche chi ammette gli eccessi permessi dall'abate Fioraso - e denunciati dai suoi confratelli dissenzienti - ma ritiene che ugualmente "la Cappella della Parola e' bello averla, senza trascurare il Tabernacolo, insieme, magari non lontano l'uno dall'altro" perche' "la preghiera di adorazione e la lettura" si completano: "sappiamo che e' Dio che Parla". "Spero - confida l'autore di un post - che la Basilica di Gerusalemme torni alla normalita', e la preghiera di noi fedeli possa aiutare i responsabili per un ritorno alla normalita'". "La Bibbia - conclude - e' da leggere come la legge il sacerdote, il catechista, il semplice fedele, dopo giusta preparazione e senza recitarla, e' l'amore che esce da quegli scritti che fa leggere in modo del tutto normale, la Bibbia non e' un copione".
Secondo informazioni raccolte dall'Agi, la sostituzione dell'abate e' stata decisa dalla Congregazione vaticana per i religiosi dopo una visita canonica compiuta da un officiale della Congregazione per il culto divino e i sacramenti, decisa anche a seguito di dissensi emersi all'interno della comunita' monastica, che aveva da tempo la responsabilita' pastorale della parrocchia e dei suoi 16 mila abitanti. Tali dissensi riguardavano la conduzione della Basilica (che frequentemente ospitava concerti e manifestazioni culturali il cui legame con l'ambiente liturgico era piuttosto fragile) ma anche la conduzione amministrativa del complesso monastico, nel quale l'abate aveva ospitato un albergo per i pellegrini, una palestra e, ripristinando l'orto, perfino un negozietto di prodotti biologici. L'Ordine Cistercense avrebbe rinunciato ora alla gestione della Basilica-parrocchia attigua al monastero non disponendo di forze sufficienti per continuare questo servizio che il Vicariato di Roma affidera' d'ora in avanti al clero secolare.

© Copyright (AGI)

Nessun commento: