mercoledì 19 agosto 2009

Il Papa all'udienza generale: formazione permanente dei sacerdoti indispensabile perché la nuova evangelizzazione non sia solo uno slogan (R.V.)


Vedi anche:

Il Papa: la nuova evangelizzazione cominci nei seminari (Izzo)

Una novità nel sito della Santa Sede: il video dell'udienza generale

Dal 9 all'11 giugno del 2010 Convegno internazionale dei sacerdoti. Evento culminante la Messa con Benedetto XVI (Radio Vaticana)

Il Papa tedesco e la squadra fatta da genovesi (Il Giornale)

Affettuosa accoglienza a Sulmona per Monsignor Ratzinger, fratello del Papa (Fuggetta)

Mons. Bruguès: Sacerdoti preparati sono un bene per la Chiesa e la società. In arrivo un documento per la migliore preparazione dei seminaristi (O.R.)

Se la scuola impara la religione (Accattoli)

Il ritorno di Mons. Georg Ratzinger a Sulmona

I confessionali: "ospedali delle anime" (Léon Bertoletti)

L’assolutismo della tecnica nega lo sviluppo e viola la dignità dell’uomo: la riflessione del prof. Lucio Romano sulla “Caritas in veritate” (R.V.)

Tre risposte in pillole di Giuliano Ferrara ad Adriano Sofri

Mons. Bartolucci: bene il Papa con il motu proprio "Summorum Pontificum". Ora serve una riforma dei seminari (Izzo)

Card. Caffarra: "La risurrezione di Gesù non riguarda solo Lui: riguarda anche ciascuno di noi; riguarda in primo luogo sua Madre"

Liturgia: Mons. Bartolucci interviene sulla riforma liturgica e sulla "riforma della riforma" ("Disputationes Theologicae")

Il sito dell'Isola di San Francesco del deserto

L’ora di religione di Papa Benedetto. Il Santo Padre tornerà professore con i suoi ex allievi (Tornielli)

Il Papa all'udienza generale: formazione permanente dei sacerdoti indispensabile perché la nuova evangelizzazione non sia solo uno slogan

La necessità di una formazione permanente dei sacerdoti è stata ribadita oggi dal Papa durante l’udienza generale a Castel Gandolfo. Benedetto XVI invita i fedeli a pregare in particolare, in questo Anno sacerdotale, per i seminaristi. Tra i fedeli presenti anche alcuni pellegrini giunti dall’India e dalla Nigeria. Il servizio di Sergio Centofanti.

Al centro della catechesi odierna la figura di San Giovanni Eudes, “apostolo infaticabile della devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria”, in un tempo, il XVII secolo, dominato da ideologie che promuovevano “il disprezzo per la fede cristiana”. Un periodo in cui l’Europa era devastata dalle guerre e – nota il Papa – anche le anime erano devastate.
Nello stesso tempo tuttavia “lo Spirito Santo suscitava un rinnovamento spirituale pieno di fervore con personalità di alto rilievo”. Tra queste c’era San Giovanni Eudes: nato in Normandia nel 1601 fu un testimone ardente del Vangelo fino alla sua morte avvenuta nel 1680. L’opera del Santo si inserisce nella scia del Concilio di Trento, svoltosi dal 1545 al 1563:

“Il Concilio di Trento aveva emanato norme per l’erezione di seminari diocesani per la formazione dei sacerdoti, perché i Padri del Concilio erano ben consapevoli che tutta la crisi della Riforma era condizionata anche da un’insufficiente formazione dei sacerdoti, che non erano in modo adeguato, intellettualmente e spiritualmente, nel cuore e nell’anima, preparati per il sacerdozio.
Ma l’applicazione, la realizzazione delle norme tardava sia in Germania, sia in Francia, e San Giovanni vide le conseguenze di questa mancanza. Era mosso dalla lucida consapevolezza del grave bisogno di aiuto spirituale in cui versavano le anime, proprio a causa dell’inadeguatezza di gran parte del clero”.

Così San Giovanni Eudes istituì una Congregazione dedita in maniera specifica alla formazione dei sacerdoti. Il cammino di santità che proponeva “aveva come fondamento una solida fiducia nell’amore che Dio ha rivelato all’umanità” nei Cuori di Gesù e Maria:

“Lui, in questo tempo di crudeltà, di perdita di interiorità, ha chiamato al cuore. Lui voleva richiamare gli uomini e soprattutto i futuri sacerdoti al cuore, mostrando il Cuore sacerdotale di Cristo e il Cuore materno di Maria. Di questo amore, del Cuore di Cristo e di Maria, ogni sacerdote deve essere testimone ed apostolo. E anche oggi si avverte la necessità che i sacerdoti testimonino l’infinita misericordia di Dio, con una vita tutta conquistata da Cristo, ed apprendano questo fin dagli anni della loro preparazione nel seminario”.

Il Papa ricorda l’Esortazione apostolica “Pastores dabo vobis” di Giovanni Paolo II che ha aggiornato le norme del Concilio tridentino sulla formazione del clero:

“Papa Giovanni Paolo II … sottolinea soprattutto la necessaria continuità tra il momento iniziale della formazione e quello permanente … un vero punto di partenza per un’autentica riforma della vita e dell’apostolato dei sacerdoti ed è anche il punto nodale affinché la nuova evangelizzazione non sia semplicemente solo uno slogan attraente, ma si traduca in realtà”.

“Le fondamenta poste nella formazione seminaristica – ha rilevato Benedetto XVI – costituiscono quell’insostituibile ‘humus spirituale’ nel quale ‘imparare Cristo’, lasciandosi progressivamente configurare a Lui, unico Sommo Sacerdote e Buon Pastore. Il tempo del seminario va visto pertanto – ha aggiunto - come l’attualizzazione del momento in cui Gesù, dopo aver chiamato gli apostoli e prima di mandarli a predicare, chiede loro di stare con Lui”:

“Quando San Marco racconta la vocazione dei 12 apostoli ci racconta che Gesù aveva un duplice scopo: il primo è quello che stiano con Lui, e solo il secondo è che siano mandati a predicare, ma sempre stando con Lui. Così realmente annunciano Cristo e portano la realtà del Vangelo al mondo”.

Il Papa infine invita i fedeli a pregare in quest’Anno sacerdotale “per quanti si preparano a ricevere il dono straordinario del sacerdozio” e con le parole di San Giovanni Eudes si rivolge direttamente ai presbiteri:

“Donatevi a Gesù, per entrare nell’immensità del suo grande Cuore, che contiene il Cuore della sua Santa Madre e di tutti i Santi, e per perdervi in questo abisso di amore, di carità, di misericordia, di umiltà, di purezza, di pazienza, di sottomissione e di santità”.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: