lunedì 19 ottobre 2009

Messa in San Pietro secondo il rito tridentino al termine di un Congresso sul Motu proprio "Summorum Pontificum" (Zenit)


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SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Messa in San Pietro secondo il rito precedente al Vaticano II

Al termine di un Congresso sul Motu proprio "Summorum Pontificum"

CITTA' DEL VATICANO, lunedì, 19 ottobre 2009(ZENIT.org).

Questa domenica mattina, per la prima volta dai tempi della riforma liturgica, è stata celebrata nella Basilica di San Pietro una Messa secondo il rito straordinario in latino (il Messale precedente il Concilio Vaticano II).
La Messa, celebrata nella Cappella dell'Adorazione Eucaristica da monsignor Raymond Leo Burke, prefetto del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica, ha concluso il 2° Convegno sul Motu proprio "Summorum Pontificum", svoltosi a Roma dal 16 al 18 ottobre.
All'atto ha partecipato anche monsignor Guido Pozzo, nominato di recente dal Papa segretario della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", incaricata del dialogo con i seguaci della Fraternità San Pio X, fondata dall'Arcivescovo Marcel Lefebvre.
La cappella non ha potuto accogliere tutti coloro che volevano partecipare alla Messa ed è stata riempita totalmente da 70 sacerdoti e circa 400 persone.
Dopo la Messa, i partecipanti al Congresso si sono riuniti in Piazza San Pietro per recitare l'Angelus insieme al Papa, che ha rivolto loro un saluto speciale nelle parole che ha pronunciato in italiano.
Con il titolo "Un grande dono per tutta la Chiesa", il Congresso ha analizzato l'applicazione del Motu proprio "Summorum Pontificum" sull'uso della liturgia romana precedente alla riforma del 1970.
L'incontro, svoltosi presso la "Casa Bonus Pastor", è stato organizzato da "Giovani e Tradizione" e da "Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum".
La giornata intermedia, quella di sabato, è stata chiusa dal canto del "Te Deum" e dalla benedizione eucaristica da parte di monsignor Camille Perl, vicepresidente emerito della Commissione "Ecclesia Dei".
Inaugurando il Congresso, l'organizzatore, padre Vincenzo Nuara O.P., ha constatato le difficoltà che incontrano a volte quanti vogliono applicare il Motu proprio.

"Possono gli uomini di Chiesa rifiutare la Messa in rito antico?" ha chiesto padre Nuara.

"Se ciò avviene è un grande problema per la Chiesa. Ma spesso, dove Vescovi e parroci la rifiutano, si ottiene il risultato di spingere i giovani (laici e sacerdoti) ad amarla e a praticarla. Ci sono comunque grandi segni di speranza, in particolare il sorgere di nuove vocazioni per la Messa in rito antico", ha aggiunto.
Secondo un sondaggio Doxa, in Italia il 63% dei cattolici praticanti assisterebbe regolarmente (almeno una volta al mese) alla Messa in rito antico se i Vescovi e i parroci applicassero il Motu proprio.
La ricerca, commissionata dall'associazione Paix Liturgique e dal sito Internet "Messa in latino", è stato presentato nel corso del Convegno ed è stata condotta sugli italiani che si dicono cattolici, il 76% della popolazione.
In base ai suoi risultati, solo il 58% dei cattolici italiani ha sentito parlare dell'introduzione della liturgia tradizionale da parte di Benedetto XVI.
Quando informato del Motu proprio, il 71% degli intervistati considera normale che nella propria parrocchia possano essere celebrate entrambe le forme liturgiche, quella ordinaria e quella straordinaria in latino.

© Copyright Zenit

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaella, ti lascio questo articolo de "La Stampa" ....li.pa.

cronaca
19/10/2009 - L'EVENTO
Il Papa all'ostensione della Sindone
Benedetto XVI a Torino dodici anni dopo la visita di Giovanni Paolo II
TORINO
È stata confermata la presenza del Pontefice all’ostensione della Sindone nella primavera del prossimo anno. Benedetto XVI sarà a Torino 12 anni dopo la visita di Giovanni Paolo II, avvenuta in occasione dell’ostensione 1998. «Molti fedeli di tutto il mondo - ha comunicato mons. Giuseppe Ghiberti, vicepresidente del Comitato per l’ostensione - hanno espresso il desiderio di vedere la Sindone prima della prossima ostensione giubilare, prevista per il 2025. Così abbiamo pensato al 2010. Quando ci siamo rivolti al Santo Padre lui è stato d’accordo e ha detto che verrà personalmente». L’evento religioso e culturale offrirà anche l’occasione per richiamare a Torino personaggi di spicco del panorama culturale internazionale. Nel periodo dell’ostensione si terranno varie conferenze cui parteciperanno, tra gli altri, il biblista Gianfranco Ravasi, il cardinale di Vienna Cristopher Schonborn e lo storico dell’arte Timothy Verdon. L’ostensione 2010, dunque, si prepara a «decollare».

Nuovo è anche il percorso di avvicinamento. «Sarà diverso da quello delle ostensioni del 1998 e del 2000 - ha spiegato Fiorenzo Alfieri, presidente del Comitato per l’ostensione della Sindone, nel corso della conferenza tenutasi questa mattina presso il Seminario Metropolitano di Torino - Inizierà dai Giardini Reali bassi, proseguirà attraverso uno dei punti più affascinanti del Polo reale, la Manica nuova, dove nelle sale lungo il corridoio saranno esposte opere d’arte religiosa, per portare ai saloni della prelettura e, poi, davanti alla Sindone». Novità rispetto alle precedenti ostensioni anche per la Penitenzieria, chetroverà spazio a Palazzo Chiablese, e per l’allestimento di un bookshop al piano terreno del Palazzo della Regione.

Insieme al nuovo percorso sono stati presentati anche il sito web ufficiale della Sindone (www.sindone.org) e il manifesto realizzato dall’agenzia «InTesta» per la campagna di comunicazione dell’Ostensione 2010. Il manifesto pubblicitario riporta il Volto della Sindone con, in evidenza, la macchia ematica sulla fronte che ricorda un tre rovesciato. In alto è evidenziato il motto dell’ostensione 2010, «Passio Christi. Passio hominis».

Profondamente cambiato, lo spazio telematico dedicato alla Santa Sindone e gestito dall’Arcidiocesi di Torino è da questo pomeriggio online. Nella rinnovata versione, www.sindone.org raccoglie anche le informazioni contenute nelle pagine di www.sindone.it , il portale del Museo della Sindone curato dal Centro internazionale di Sindonologia.

Da www.sindone.org si potrà prenotare, gratuitamente, la visita alla Sindone. Dal primo dicembre, infatti, sarà attivo il servizio di prenotazione online che, con alcune semplici e rapide operazioni, consentirà di riservare il giorno e l’orario della visita. Il sito, da novembre completamente tradotto in inglese e parzialmente in tedesco, francese, spagnolo e russo, è diviso in sezioni. Anticipato da monsignor Ghiberti anche «l’orario della Sindone». Alle 7 si apre il portone del duomo, alle 7.30 è celebrata la Messa e mezz’ora dopo, alle 8, iniziano le visite alla Sindone. Le porte della cattedrale si chiudono alle 20.30. Si riaprono alle 21 per ospitare alcune conferenze, ogni giovedì per celebrare Messa e la Via Crucis tutti i venerdì.