Ieri sera, per il Tg2, Lucio Brunelli ha preparato un bel servizio sull'incontro di domenica e lunedi' sul ruolo di Pio XII nella seconda guerra mondiale.
Si tratta di un evento senza precedenti perche', per la prima volta, cinque esperti di cultura ebraica hanno accettato di incontrare altrettanti studiosi cattolici per fare il punto sullo stato attuale della ricerca su Papa Pio XII e l’Olocausto.
Siamo di fronte, quindi, ad un importante passo avanti nel dialogo fra le due religione proprio alla vigilia dell'annunciato viaggio del Papa in Terra Santa. Un'ottima notizia, quindi...
R.
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8 commenti:
è veramente una bella cosa, cara. Così bella che la prima volta che l'ho letta ho temuto che fosse una bufala. Speriamo in bene e con fiducia.
speriamo bene ma non credo che i fratelli maggiori cambieranno idea.
Veramente tra ottobre 1999 e l'ottobre 2000 la Commissione storica internazionale cattolico-ebraica (Commissione storica) tre studiosi cattolici e tre ebrei nominati, rispettivamente, dalla Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo (CRRE) della Santa Sede e dal Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose (IJCI) studiò Gli undici volumi degli Actes et Documents du Saint Siège relatifs à la seconde guerre mondiale (Adss), pubblicati per ordine di Paolo VI a partire dal 1965 (terminati nell'81, sotto Giovanni Paolo II).
La Sala stampa della Santa Sede non ha mai diffuso nemmeno un piccolo stralcio del Rapporto preliminare.
Il rapporto preliminare della Commissione storica internazionale cattolico-ebraica pubblivato dal periodico Il Dialolo lo trovate qui:
http://www.ildialogo.org/ebraismo/pio12.htm
La didascalia contro Pio XII fu collocata nel 2005, quindi la questione va studiata nuovamente...
R.
Sperando, che questa questione, ( perdonate il gioco di parole), sia affrontata in modo adeguato senza ripicche e pregiudizi da entrambe le parti. E' una occasione unica per porre le basi del vero dialogo se si vuole il dialogo quello vero ed è bene che sia i fratelli " maggiori" e sia i cattolici non se la lascino sfuggire.
Spero che arrivi presto da parte ebraica una rivalutazione della figura di Papa Pacelli.
Come si fà a dire che non abbia fatto nulla se dopo la guerra il rabbino capo di Roma si convertì al cattolicesimo e scelse come nome di battesimo proprio quello di Eugenio?
Posso confermare che si è trattato di una bellissima esperienza di reciproco ascolto e di crescente stima reciproca.
Guardarsi, parlarsi, ascoltarsi (anche nell'ufficiosità di un coffee-break o del lunch) ha rappresentato, per me che vi ho partecipato, una bellissima esperienza di crescita umana.
Questo naturalmente non rinunciando al confronto franco su ogni punto della controversia su Pio XII.
Vorrei precisare che Bastardlurker è completamente fuori strada proponendo il paragone con la commissione del 1999-2000, che non partiva assolutamente per iniziativa del Vaticano, ma per il buon vuore di singoli individui di diversa estrazione culturale. Con esiti assai incerti anche sotto il profilo della metodologia (sul che non mi dilungo)
Matteo Luigi Napolitano
Grazie, Prof. Napolitano.
Raffaella
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