sabato 8 agosto 2009
L'inchiesta sulle suore negli Usa si allarga al nodo della disobbedienza al Magistero (Apcom)
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Vaticano/ Inchiesta su suore Usa si allarga a nodo disobbedienza
Visitazione apostolica su "stili di vita", ma cresce dibattito
Era stata presentata come una indagine sugli "stili di vita" delle suore degli Stati Uniti, ma la visitazione apostolica decisa dal Vaticano a fine 2008 ricomprende, via via che si definisce meglio, anche il tema della disobbedienza dottrinale e della fedeltà al magistero conciliare e post-conciliare della Chiesa cattolica. Partita in sordina, l'inchiesta ha attratto sempre più l'attenzione dei giornali americani, delle televisioni radiofoniche e dei forum su internet.
Gli ambienti progressisti del cattolicesimo Usa temono un giro di vite nei confronti delle congregazioni religiose più aperturiste. Ha dato la stura al dibattito, in particolare, quella che doveva essere una e-mail privata di suor Sandra M. Schneiders, docente di Nuovo Testamento e Spiritualità cristiana alla Scuola di teologia dei gesuiti di Berkeley (California).
"Non attribuisco assolutamente alcuna credibilità all'affermazione che si tratti di una visitazione amichevole, trasparente, tesa ad aiutarci, eccetera.
E' una mossa ostile e le conclusioni sono già scritte", ha affermato la religiosa. "Non possiamo impedirgli di indagare. Ma possiamo riceverli, cortesemente e gentilmente, per quello che sono, ospiti non invitati che vanno ricevuti nell'anticamera e non vanno lasciati girare per casa", ha aggiunto nella mail divenuta pubblica.
Nei mesi scorsi la Santa Sede ha lanciato, oltre alla visitazione delle 59 mila suore impegnate nell'apostolato (sono esclusi, quindi, i monasteri di clausura), anche un 'accertamento dottrinale' sulla Leadership Conference of Women Religious, un'organizzazione progressista di religiose. Se il decreto approvato dal Papa e promosso dal card. Franc Rodé e da mons. Gianfranco A. Gardin, rispettivamente prefetto e segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, stabiliva che l'iniziativa della Santa Sede "indaga la qualità di vita delle donne religiose negli Stati Uniti", ora si va delineando un campo di applicazione ben più ampio.
L'inviata vaticana, suor Clare Millea, ha pubblicato in questi giorni sul sito della visitazione (www.apostolicvisitation.org) le linee guida dell'indagine (in latino, 'Instrumentum laboris').
"Particolare attenzione - vi si legge - verrà data alla significativa testimonianza del voto di ogni religiosa all'interno dell'eredità del carisma di ogni istituto e fedelmente agli insegnamenti della Chiesa e al rinnovo indicato dal Concilio vaticano II e dai documenti post-conciliari".
La bozza vaticana prevede poi una serie di domande su sei argomenti diversi (identità, governo, promozione della vocazione, vita spirituale, missione e ministero, amministrazione finanziaria). Tra le domande, non mancano riferimenti all'obbedienza al magistero ecclesiastico.
"Qual è il processo per rispondere alle sorelle che dissentono pubblicamente o privatamente dall'insegnamento autoritativo della Chiesa? Qual è il processo per rispondere alle sorelle che non concordano pubblicamente o privatamente con le decisioni della congregazione, soprattutto per quanto riguarda le questioni di autorità della Chiesa?".
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Ottimo, veramente eccellente l'indagine sull'obbedienza.
Si teme un giro di vite? Chi opera bene ed e' fedele alla Chiesa non ha alcuna ragione di avere paura.
Certo! Sarebbe auspicabile estendere la "visitazione" anche agli ordini religiosi maschili, ai seminari, alle parrocchie e, ancora di piu', a certi arcivescovadi :-)
R.
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2 commenti:
Già Raffaella sarebbe veramente il caso!
Ormai negli istituti di vita religiosa, soprattutto gfemminili, che frequento da vari anni, s iparla di "obbedienza dialogata" e ognuno fa quello che vuole.
Mi chiedo se sia ancoira compreso cosa significhi obbedire?
L'obbedienza non ammette discussione.
Se si mette sempre tutto in discussione si perde davvero l'orientamento e ci si uniforma alla mentalità attuale, quella del relativismo, appunto, che poi è la peggiore dittatura, perchè la vera libertà consiste nell'obbedienza come scelta di uniformarsi ad una Volontà della quale si riconosce l'autorità. Sant'Agostino diceva: "fai e poi capirai". sono la prima ad accettare con difficoltà, ma se avessi obbedito sarebbe stato molto meglio...
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