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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:
SHOAH: PROF. POSSENTI, HA RAGIONE IL PAPA AUSCHWITZ E' CONTRO DIO
Citta' del Vaticano, 10 ago. (Adnkronos)
Il Papa nella sua riflessione di ieri sui lager, il nazismo e le correnti filosofiche come il nichilismo contemporaneo e l'ateismo, ha ''colto nel segno''.
E' quanto ha detto ai microfoni della Radio Vaticana il professor Vittorio Possenti dell'Universita' di Venezia.
''Quando evochiamo Auschwitz - ha affermato Possenti - ci troviamo dinanzi a un abisso del negativo, a un abisso del male che e' stato percorso fino in fondo a partire da una posizione, quella del disprezzo dell'uomo''.
''Il disprezzo dell'uomo - ha detto ancora il filosofo - emerge come risultato del disprezzo di Dio. Il destino dell'uomo e - se cosi' posso esprimermi - il destino di Dio sono tra loro legati, essendo l'uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio''. Di conseguenza ''quando si inizia con un ateismo assoluto, vale a dire con un 'antiteismo', cioe' una lotta guerriera in qualche modo contro Dio, molto presto questa lotta diventa anche una lotta contro l'uomo, un disprezzo dell'uomo. E' stato evocato il complesso problema del nichilismo''.
''Il nichilismo ha piu' cause'', sottolinea Possenti che poi spiega: ''Una delle cause fondamentali teologiche e' certamente l'ateismo e, come dicevo, la rivolta contro Dio. Ci sono anche delle cause filosofiche importanti del nichilismo, che hanno aggravato in qualche modo il problema. Quindi, la riflessione di Benedetto XVI coglie nel segno di una grande zona oscura e tenebrosa del ventesimo secolo''.
In merito al problema sollevato ancora ieri dal Papa di un umanesimo ateo che sarebbe contro l’uomo, il filosofo ha aggiunto: «Questo è un altro grande interrogativo su cui la teologia e la filosofia, Papi, vescovi, filosofi e teologi si sono interrogati a lungo.
Pensiamo ad esempio all’umanesimo integrale di Maritain o al dramma dell’umanesimo ateo come descritto dal teologo Henri de Lubac.
Che cosa significa questa lotta che poi va contro l’uomo? Paolo VI aveva trovato un’espressione particolarmente sintetica e felice, diceva: ’Senza Dio l’uomo può certamente edificare la terra ma non potrà che edificarla contro l’uomò».
«Quello che inizialmente era un umanesimo scettico - ha aggiunto - come poteva essere l’umanesimo illuministico che si volgeva ad alleviare in vari casi la condizione umana, è diventato poi tra
ottocento e novecento un umanesimo ateo o, come dicevo prima, esattamente ’antiteisticò e dunque che produce il contrario di quello che vorrebbe».
«Forse, all’inizio - ha concluso il filosofo - l’umanesimo secolarizzato desiderava una liberazione della condizione umana dai suoi mali, ma poi si è voltato in qualcosa che è contro l’uomo, secondo la frase molto acuta e molto profonda di Paolo VI».
Adnkronos
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