martedì 10 novembre 2009

Anglo-Cattolici, vescovo inglese John Broadhurst: Roma ci offre ciò che la Chiesa d'Inghilterra ci ha rifiutato (Asca)


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VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A BRESCIA E CONCESIO (8 NOVEMBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG (Discorsi, omelie, notizie, articoli ed interviste)

ANGLICANI: VESCOVO INGLESE, ROMA OFFRE CIO' CHE CANTERBURY RIFIUTA

''Quel che Roma ha fatto e' stato offrirci esattamente cio' che la Chiesa d'Inghilterra ci ha rifiutato''. E' la reazione del vescovo anglicano inglese John Broadhurst, presidente di Forward in Faith, gruppo conservatore in disaccordo con il via libera della Chiesa anglicana inglese all'ordinazione di donne prete e, prossimamente, anche di donne vescovo, alla Costituzione apostolica ''Anglicanorum Coetibus''.
Il vescovo anglicano, che e' responsabile di quelle parrocchie anglicane che non accettano l'ordinazione delle donne, in una dichiarazione diffusa ieri, si e' detto ''estremamente colpito'' dalla Costituzione apostolica pubblicata ieri, che permettera' a gruppi anglicani di convertirsi al cattolicesimo con la creazione di Ordinariati personali a loro dedicati.
''Trovo orribile - scrive Broadhurst - che la Chiesa d'Inghiterra (anglicana, ndr), mentre da una parte cerca di trovare un posto per noi, dall'altra ha ripetutamente affermato che noi non possiamo avere giursdizione e quella vita autonoma che la maggior parte di noi sente indispensabile per continuare il nostro pellegrinaggio cristiano''. ''Quel che Roma ha fatto - aggiunge - e' stato offrirci esattamente cio' che la Chiesa d'Inghilterra ci ha rifiutato''. Quello presente, per il vescovo anglicano, e' un tmepo ''emozionante e pericoloso per il cristianesimo'' in Inghilterra: ''Coloro che accetteranno'' l'offerta del Vaticano dovranno ''negoziare con la Chiesa d'Inghilterra sull'accesso alle parrocchie e su molte altre questione. Questa situazione non deve essere usata per danneggiare la Chiesa d'Inghilterra ma credo che possiamo validamente rivendicare la nostra eredita' storica''. Il vescovo non specifica pero' se chiedera' per se' e per la sua diocesi di tornare in comunione con Roma: ''Questa e' una cosa che dobbiamo decidere insieme''.

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