venerdì 27 febbraio 2009

Sarà pure in pensione, ma Sodano pesa ancora molto (Bevilacqua)


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PRIMO PIANO

Curie e Curiali Sarà pure in pensione, ma Sodano pesa ancora molto

Di Andrea Bevilacqua

Da quando è andato in pensione, nel settembre 2006, per far posto al cardinale Tarcisio Bertone, l'ex segretario di Stato vaticano Angelo Sodano non è rimasto inattivo. Anzi, pur nell'ombra, la sua presenza in Vaticano si è fatta sentire eccome. Non solo, infatti, è rimasto ad abitare in uno spazioso appartamento all'intero delle Mura Leonine, ma ha continuato a tessere la rete delle proprie relazioni con cura. Al di là della presenza all'interno dello Ior del suo ex segretario particolare, monsignor Piero Pioppo, Sodano ha tenuto vive le relazioni coi «suoi uomini», ovvero con i suoi fedelissimi, nella segreteria di Stato e in altri dicasteri di potere della curia romana. Una presenza la sua, che ancora oggi rappresenta una spina nel fianco per Bertone il quale, senza successo, sta provando da tempo a dare una rinfrescata agli uomini che lavorano nelle seconde fila della segreteria di Stato: da monsignor Gabriele Giordano Caccia a monsignor Gianfranco Piovano, da monsignor Sardi fino al sostituto per gli affari generali Fernando Filoni, sono parecchi gli uomini che Bertone vorrebbe sostituire.
Nei giorni scorsi, dopo la mala gestione del «caso Williamson», in molti hanno ritenuto che Bertone avrebbe sfruttato l'inadempienza degli uomini di curia per suggerire al Papa diversi cambiamenti, ma la cosa ancora non è avvenuta.
Ieri, poi, si è entrati nel tempo di Quaresima e le nomine saranno ridotte all'osso.
E ancora, sempre ieri, a Bertone è toccato subire una dura lezione proprio dal cardinale Sodano.
La Radio Vaticana diretta da padre Federico Lombardi (anche quest'ultimo è stato molto criticato nella Santa Sede per non aver frenato in tempo le polemiche dopo il caso Williamson) ha pensato di chiamare a difendere il Papa dalle accuse che su Le Monde gli ha rivolto il teologo Hans Kung (ha detto che con Benedetto XVI la Chiesa sta diventando «una setta») niente meno che Sodano.
Nonostante la pensione, nonostante toccherebbe a Bertone dire la sua con cognizione di causa in una simile situazione, la parola l'ha presa Sodano. Questi ha dimostrato cosa significhi avere autorevolezza: «Una critica fraterna è sempre possibile nella Chiesa», ha detto sulla Radio Vaticana, «fin dai tempi di San Pietro e di San Paolo. Una critica amara, invece, tanto più se generica, non contribuisce all'unità della Chiesa, per la quale tanto sta lavorando Benedetto XVI, che lo Spirito Santo ha collocato a reggere la Santa Chiesa di Dio, in quest'ora importante della sua storia».
E ancora: «Sono stato interiormente ferito nel leggere l'intervista che sarebbe stata rilasciata dal reverendo professor Hans Kung al quotidiano francese Le Monde». «Se il testo è esatto», ha detto ancora, «sento il dovere di dire che si tratta di affermazioni generiche e non provate: personalmente, sono testimone dell'impegno del Santo Padre per fare della Chiesa una famiglia, la famiglia dei figli di Dio». Il cardinale Sodano si è detto inoltre stupito dal fatto che «un noto quotidiano italiano, ben al corrente dell'opera del Papa (La Stampa, ndr), abbia voluto offrire tanta pubblicità a tale intervista, dandole inoltre un titolo, fra virgolette, che è diverso da quello originale francese e cadendo poi nell'errore di parlare del Concilio Ecumenico di Nicea, nell'odierna Turchia, tenutosi nel lontano 325, come del Concilio di Nizza».
Una stoccata, quest'ultima degna di un vero segretario di Stato: in pensione, ma all'occorrenza ancora parecchio attivo e capace.

© Copyright Italia Oggi, 27 febbraio 2009 consultabile online anche qui.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

pur concordando con la tematica di fondo contenuta nell'articolo, va comunque detto che Sodano è il cardinale decano, indi, per dignità, la seconda personalità ecclesiastica dopo il Pontefice.

Per cui un intervento che promani dalla seconda dignità di SRC, non deve essere forzatamente stigmatizzato alla stegua di una ennesima quanto indebita ingerenza.

euge ha detto...

Questo è vero caro anonimo ma, è anche vero che la voce di Bertone non si è fatta sentire nel caso Kung come non si è fatta sentire nella vicenda tristemente nota delle polemiche sorte dopo la famosa revoca della scomunica. Perchè? Perchè Bertone non è intervenuto?

Caterina63 ha detto...

...mah! Qui stiamo più sulla fanta-politica che sulle realtà....

L'analisi di Bevilacqua mi appare molto contorta seppur reale circa il fatto che se un cardinale va in pensione o cambia ruolo, non smette di esercitare la sua funzione...

Non mi sembra che il card. Bertone sia così schiacciato... appena fu eletto Segretario di Stato ci fu un periodo che la stampa (ecco il suo ruolo devastante delle volte) lo criticava invece di....PARLARE SEMPRE LUI e troppo....^__^
ora che probabilmente il card. Bertone avrà deciso di contenere i suoi interventi PUBBLICI al necessario, si addossa ad altri la colpa che egli non possa parlare...^__^

Non sono una grande estimatrice del card. Sodano, ma sono contro anche gli accanimenti "terapeutici" ...^__^

E' probabile che invece Radio Vaticana abbia interprellato Sodano proprio in veste di DECANO DEL COLLEGIO dei Cardinali, ergo, una voce che in quel frangente avrebbe significato una voce a "nome di tutti" i Cardinali...
Che poi il card. Decano abbia sprecato la sua occasione senza di fatto dire molto per dire a Kung il fatto suo, è un altro paio di maniche...

Se non altro Bevilacqua avrebbe potuto considerare anche questo aspetto...

^__^

Caterina63 ha detto...

euge ha detto...

Perchè? Perchè Bertone non è intervenuto?

*********************

credo possibili due motivi:

1) perchè Kung ebbe il privilegio di essere ricevuto da Ratzinger appenaeletto e li si dissero "tutto"....non c'era altro da dire ^__^

2) il card. Bertone sa bene che il Papa e Kung si conoscono da lunghi anni e d come agli inizi abbiamo anche lavorato INSIEME...non sarà forse che il Papa possa aver chiesto a Bertone di NON dire nulla?
^__^

Conoscendo come agisce Ratzinger di fronte alle accuse, queste sono le due condizioni possibili che possono aver indotto il card. Bertone a non intervenire...

Infine c'è una terza possibilità:
perchè sprecare tempo con uno che non vuole convertirsi?
^__^
Nella Chiesa, in termini ufficiali, non si perde tempo a difendersi da accuse personali...ma si fanno discussioni per cercare di approfondire gli argomenti....quelli riportati da Kung non sono temi trattabili, ergo non vi è alcuna necessità di dargli ulteriore pubblicità scomodando il Segretario di Stato che ha ben altre cose da fare ^__^

Tuttalpiù si potrebbe notare l'assenza invece dell'ecumenico Kasper ^__^
il quale contro Williamson non ha perso tempo nelle critiche, mentre con Kung, legato ai Protestanti, TACE...

^__^

Anonimo ha detto...

Fra le possibilità elencate da Caterina il punterei sulla terza :-))
Alessia

Raffaella ha detto...

Gia'...che fine ha fatto Kasper?
R.

Anonimo ha detto...

In Germania va sempre peggio, più di 30000 sono le firme contro la fine della scomunica ai lefevbriani. Come fa Kasper a sfidare tutti quei benpensanti rumorosi? Intanto l'Unione Europea, altro fulgido esempio di democrazia, pensa di processare Williamson. Il Papa viene accusato di imperialismo, mentre Bruxelles, senza alcun mandato elettorale, può dettar legge. Saluti, Eufemia

euge ha detto...

cara caterina per la faccenda Kung potrei anche darti ragione ma, nel mio post non parlavo solo di questo ma, anche delle polemiche sulla scomunica revocata ai lefbriani e in questo caso, mi dispiace ma, un intervento di Bertone doveva esserci. Scusami poi non è che per una volta che ti criticano perchè parli troppo tu rispondi tacendo per sempre....:-))