giovedì 26 febbraio 2009

Il cardinale Poletto ed i vescovi piemontesi rispondono a Kung e a "La Stampa": attacco infondato al Papa (Asca e Apcom)


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Su segnalazione di Alessia leggiamo:

VATICANO: CARD. POLETTO E VESCOVI PIEMONTE CONTRO KUNG E 'LA STAMPA'

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 26 feb

''Profondo dolore e disappunto'' per l'intervista, ''nella quale si esprimono critiche ingiustificate nei confronti di Benedetto XVI'', rilasciata dal teologo Hans Kung al quotidiano francese Le Monde e ripubblicata ieri da La Stampa: li esprime, interpellato dall'Osservatore Romano, l'arcivescovo di Torino, card. Severino Poletto.
''Non posso nascondere - spiega Poletto - l'amarezza e il dolore che ho provato di fronte a questa pagina di un giornale ancora letto da molti nella mia citta'''.
L'arcivescovo di Torino ricorda anche la prossima Ostensione della Sindone, organizzata per il 2010 ''in piena collaborazione con le istituzioni della citta', della provincia e della regione''. Alla luce di questo evento, ''l'intervista pubblicata da ''La Stampa' non e' certo di aiuto nel predisporre gli animi al tanto desiderato incontro col Papa nella nostra citta'''.

''Auspico percio' - prosegue - che proprio il giornale piu' diffuso a Torino assuma un atteggiamento maggiormente attento nei confronti della Chiesa cattolica e in particolare della persona del Santo Padre''.

Per Poletto, e' anche ''da respingere la provocazione di chi, come il prof. Kung, con la pretesa di essere lui a indicare al Papa le scelte che dovrebbe compiere per il bene della Chiesa, misconosce in modo pregiudiziale la generosa dedizione con cui Benedetto XVI svolge il suo servizio petrino in fedelta' alle Sacre Scritture e al Concilio, e con la volonta' di riunire nell'unica Chiesa di Cristo tutti i credenti, anche i piu' lontani''. Sulla stessa linea, anche la Conferenza Episcopale Piemontese che, in un comunicato, ''desidera unire la propria voce'' a quella di Poletto ''nell'esprimere amarezza e sconcerto per le ingiuste critiche rivolte'' al pontefice.
''Si tratta - scrivono i vescovi - di un attacco infondato che alimenta la disinformazione'', perche' ''ignora la linea del Papa e della Santa Sede, ribadita piu' volte anche di recente, fermamente contraria ad ogni rigurgito di antisemitismo'', perche' ''dimentica quanto e' stato autorevolmente chiarito da interventi ufficiali''.

''Forse - aggiungono ancora i presuli piemontesi criticando la descrizione fatta da Kung di papa Ratzinger - e' proprio il prof. Kung a vivere in un suo ''Kremlino' e ci meraviglia che un giornale di grande tradizione come La Stampa non sappia valutare per quello che sono certe posizioni, che vorrebbero presentarsi come aperte e innovatrici e che risultano invece sempre piu' ripetitive, provinciali e scontate''.

© Copyright Asca

Lefebvriani/ Vescovi piemontesi contro Kueng: Attacco infondato

Attacco a 'La Stampa': meravigliati da intervista a teologo

Roma, 26 feb. (Apcom)

Dura condanna dei vescovi piemontesi alle critiche del professor Hans Kueng, teologo 'ribelle', che ieri in una intervista a 'La Stampa' ha accusato il Papa di lavorare contro l'unità della Chiesa. I vescovi piemontesi "uniscono la propria voce a quella del cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, nell'esprimere amarezza e sconcerto per le ingiuste critiche rivolte al Santo Padre Benedetto XVI dal professor Hans Kueng e ospitate con grande rilievo sul quotidiano 'La Stampa', diffuso in tutta Italia e specialmente nella nostra Regione.

Si tratta di un attacco infondato che alimenta la disinformazione". E' quanto si legge in una nota diffusa dalla diocesi torinese .

"Disinformazione - prosegue la nota - perché ignora la linea del Papa e della Santa Sede, ribadita più volte anche di recente, fermamente contraria ad ogni rigurgito di antisemitismo. Disinformazione perché dimentica quanto è stato autorevolmente chiarito da interventi ufficiali, che cioè l'abrogazione della scomunica ai quattro vescovi ordinati da monsignor Lefebvre non significa ancora la piena riabilitazione della Fraternità S. Pio X ma è stato un gesto di riconciliazione che attende anzitutto l'accettazione del Concilio Vaticano II".
"Decisamente infondata - aggiungono i vescovi piemontesi - poi la descrizione che viene fatta della persona del Santo Padre e della sua preparazione teologica e culturale, universalmente riconosciute, non solo in ambito cattolico. Forse è proprio il professor Kueng a vivere in un suo 'Kremlino' e ci meraviglia che un giornale di grande tradizione come 'La Stampa' non sappia valutare per quello che sono certe posizioni, che vorrebbero presentarsi come aperte e innovatrici e che risultano invece sempre più ripetitive, provinciali e scontate. Esprimiamo ancora una volta il nostro sentimento di vicinanza e di comunione, anzitutto con la preghiera, alla persona del Santo Padre, sentendoci in profonda sintonia con il suo qualificato Magistero".

© Copyright Apcom

Ottimo segnale...speriamo che anche gli altri vescovi italiani seguano l'esempio del cardinale Poletto e, prima di lui, del cardinale Tettamanzi.
R.

9 commenti:

mariateresa ha detto...

guardate che questo brano:

''Forse e' proprio il prof. Kung a vivere in un suo ''Kremlino' e ci meraviglia che un giornale di grande tradizione come La Stampa non sappia valutare per quello che sono certe posizioni, che vorrebbero presentarsi come aperte e innovatrici e che risultano invece sempre piu' ripetitive, provinciali e scontate''

è una faccenda grossa. io non ricordo, a memoria di uomo, che una conferenza di vescovi si sia mai espressa dando a Kung del bischero.

Raffaella ha detto...

Si', il cardinale Poletto ed i vescovi piemontesi non avrebbero potuto essere piu' chiari di cosi'!
Il "reverendo" dice sempre le stesse cose ma stavolta la cassa di risonanza e' stata decisamente esagerata con la stampa ridotta a palcoscenico della teologia kungiana.
R.

Anonimo ha detto...

Potevano ricordare che il bravo Kung non è scomunicato e non ha altra sanzione se non quella di non poter insegnare in una università cattolica. Mentre in Germania vogliono chiudere le scuole lefebvriane e gli hanno mandato gli ispettori. Secondo me l'intervista di Kung è stata pubblicata da Le Monde e dalla Stampa perchè proprio in Francia e nel nord-ovest i cattolici progressisti si stanno contraendo notevolmente. Anche La Croix ha capito che non può segare il ramo tradizionalista, il più rigoglioso del cattolicesimo. Saluti, Eufemia

Raffaella ha detto...

Grazie, Eufemia, per i tuoi interventi che ci aprono prospettive inedite.
R.

Anonimo ha detto...

A voi sarà piaciuto il comunicato del card. Poletto e dei vescovi piemontesi. A me no!
Io lo sento come una difesa d'ufficio!
Nell'intervista di Kung ci sono affermazioni talmente gravi da meritare una risposta seria e puntigliosa. Non è solo la persona di Papa Ratzinger a dover essere difesa! Non è questione di offese personali. Andrebbe difeso il Papato e la Chiesa stessa!
Deve essere proprio vero che i fumi di Satana hanno invaso le menti di molti pastori!
Come si fa a reagire in un modo così blando e così... senza argomenti!

Raffaella ha detto...

Caro Gianni, hai sicuramente ragione quando affermi che la difesa e' blanda, pero' e' gia' un inizio.
Io avrei preferito comunque una presa di posizione CHIARA ED INEQUIVOCABILE da parte dell'Osservatore Romano, di Avvenire e della Cei.
Sono profondamente insoddisfatta dell'atteggiamento della stampa cattolica.
R.

Anonimo ha detto...

Onestamente, Raffa penso che questa presa di posizione sia dovuta all'intervendo di ieri del card. Sodano. Nulla di più. Stendiamo un velo pietoso sui silenzi dei media cattolici, Avvenire in particolare.
Alessia

Raffaella ha detto...

Mettiamoci anche l'Osservatore...ora scrivo un post!
R.

Anonimo ha detto...

Oggettivamente le carenze comunicative ci sono state e prima di decidere provvedimenti così urticanti bisognerebbe preparare bene la squadra.Recriminare e accusare i media è controproducente. L'ottimo articolo di Patrice de Plunkett andrebbe tradotto e fatto pubblicare sulla Stampa a cura dei vescovi piemontesi. I francesi dicono "à la guerre comme à la guerre" e non si può pretendere che chi si senta scalzato se ne stia buono e zitto.La Germania e l'Austria sembrano perse, ma la Francia no. Saluti, Eufemia