giovedì 26 marzo 2009
Padre Pizzaballa: «Il Papa in Terra Santa rilancerà il dialogo» (Persiani)
Vedi anche:
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Giampaolo Pansa su Papa Benedetto XVI: onore a un uomo che parla con franchezza, e dà fastidio ai falsi laici (Salini)
Il soggiorno milanese di John Henry Newman nell'autunno del 1846. Sulle orme di Ambrogio e Carlo fu trafitto da fra Cristoforo (Inos Biffi)
L'apprezzamento del Pontefice per le manifestazioni culturali e liturgiche locali (Osservatore Romano)
IN LIBRERIA NUOVI TESTI DI BENEDETTO XVI
I prossimi appuntamenti con il Santo Padre (la Santa Messa di domenica sarà trasmessa anche da Rete4)
Andrea Riccardi su Papa Benedetto XVI: «Diamogli tempo, conformista chi lo critica». Contro di lui una sorta di «leghismo ecclesiale» (Calabrò)
L'Instrumentum laboris del Sinodo sull'Africa: l'impegno della Chiesa al fianco dei più poveri e le sfide del neocolonialismo (Radio Vaticana)
Il card. Arinze commenta in modo delizioso il viaggio del Papa in Camerun e Angola: Una visita di fede amore e incoraggiamento (Osservatore Romano)
Benedetto XVI in Africa, ingiustamente attaccato da media e Capi di Stato (Vigani)
Povero Occidente, è rimasto solo con il suo inutile pezzo di lattice (Mastroianni per Tempi)
I vescovi del Camerun: gli africani hanno capito bene il messaggio del Papa, i media occidentali no (Radio Vaticana)
PAPA: STUDENTI AFRICANI INDICONO MANIFESTAZIONE SOLIDARIETA'
Su internet si è forgiata una opinione pubblica cattolica (La Croix)
I Lefebvriani accolgono la richiesta della Santa Sede e spostano le ordinazioni suddiaconali ad Ecône: comunicato di Mons. Fellay (traduzione)
Ancora attacchi al Papa che parla delle realtà africane. Aids, interessate supponenze di Francia (e d’Occidente). Articolo di Avvenire da incorniciare
Benedetto XVI, l'uomo che difendeva le donne (Volontè)
Contro Roma: quei “piccoli Vaticani” che criticano il Vaticano (monumentale articolo di Rodari)
Nuovo attacco concentrico al Papa da Repubblica, La Stampa e Corriere. E l'Africa è già dimenticata...
Spinelli bocciata in latino Prosperi attacca la Chiesa, sbaglia e non chiede scusa (Socci)
IL PAPA INCONTRA I GIORNALISTI IN AEREO: VIDEO THE VATICAN (Ottima iniziativa!)
Angelo Bertani: Eppure... voglio bene al Papa
Pretendo il mea culpa da chi diceva che Benedetto XVI non è amico degli ebrei (Giorgio Israel)
Sacro romano disordine. Un’istantanea della curia vaticana (Magister)
Intorno al Concilio Vaticano partita decisiva per la Chiesa. Stefano Alberto commenta la lettera del Papa ai vescovi
L'impegno di Papa Ratzinger: difendere la fede, innanzitutto. Vittorio Messori commenta la lettera del Santo Padre ai vescovi
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN CAMERUN E ANGOLA (17-23 MARZO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG (discorsi, omelie, raccolta di notizie, commenti, articoli ed interviste)
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"
«Il Papa in Terra Santa rilancerà il dialogo»
Parla padre Pizzaballa: la visita di Benedetto XVI a maggio avrà un forte significato anche per ebrei e musulmani
«Dopo la guerra sono ripresi i pellegrinaggi e le comunità si stanno rialzando, ma a Gaza la situazione resta difficile»
nostro servizio
Gabriella Persiani
MILANO
Attesa e speranza. È con questo stato d'animo che la Terra Santa si prepara all'evento spirituale e allo stesso tempo politico dell'anno: la visita del Pontefice dall'8 al 15 maggio; uno storico pellegrinaggio che condurrà Papa Benedetto XVI a Gerusalemme, Betlemme, Nazareth e Amman. A parlarcene è padre Pierbattista Pizzaballa, il francescano bergamasco dal 2004 custode di Terra Santa dell'Ordine generale dei frati minori. Il suo impegno nella ricerca di pace e dialogo tra cristiani, musulmani ed ebrei che vivono in quella cruciale regione lo ha portato in questi giorni a Milano ed è nel capoluogo lombardo che lo incontriamo.
«L'augurio è che con il Santo Padre ci si possa abbracciare - afferma padre Pizzaballa - e che questo abbraccio sia un segno forte non solo per la Terra Santa, ma per tutto il mondo che guarda a quella terra».
Fervono dunque i preparativi per questo importante avvenimento.
«Sul versante pratico è in corso in questi ultimi mesi un vero e proprio tour de force per la preparazione anche tecnica dell'accoglienza al Santo Padre, perché non manca tantissimo tempo al suo arrivo, mentre le complicazioni sono numerose per via degli aspetti internazionali e interreligiosi che questa visita andrà a toccare. Nel frattempo nella piccola comunità dei cristiani ferve la preparazione spirituale e pastorale, grazie a strumenti quali la lettera dei vescovi e la preghiera corale affinché la visita pontificia abbia un buon fine e raccolga un grosso successo sotto tutti i punti di vista».
Quali sono le attese riposte nell'arrivo del Papa, non solo tra i cristiani?
«Le attese, com'è immaginabile, sono tante, molteplici. La visita del Papa è letta dai cristiani di Terra Santa come un gesto di incoraggiamento. Di per sé la visita è importante perché ha un significato molto forte di vicinanza e di solidarietà con la nostra comunità. Ma c'è grande attesa anche da parte islamica ed ebraica per i discorsi che il Papa pronuncerà. In ogni caso anche per musulmani ed ebrei si tratta di un gesto di vicinanza concreto e tangibile, che, alla luce delle ultime polemiche, acquista maggiore forza».
Questo viaggio potrebbe essere un tassello in più nel processo di pace che con fatica si cerca di attuare?
«Sicuramente sarà una tappa importante, anche se non credo che la pace scoppierà così facilmente. Certamente però il Santo Padre sarà una voce alta di riferimento per tutti».
Quali sono, in particolare, le difficoltà incontrate nella preparazione del pellegrinaggio papale?
«Bisogna tenere conto di aspetti politici e religiosi. Ci sono molte autorità religiose in Terra Santa, quindi le visite devono essere equilibrate in modo da non fare torti. Non dimentichiamo, poi, gli ostacoli tecnici degli spostamenti nel passaggio tra Israele e Palestina e viceversa. Insomma, problemi di protocollo che assorbono tante energie».
Il programma del viaggio è in fieri, ma si parla tanto della tappa nelle moschee...
«Il Papa a Gerusalemme non andrà nella moschea Al-Aqsa, che sorge nel punto dell'ascensione al cielo di Maometto, ma anche dove si ergeva il Sancta Sanctorum, il tempio ebraico dell'Arca dell'Alleanza distrutto nel 70 d.C., ma alla Cupola della Roccia, il più noto e importante santuario di tutto il mondo islamico. Qui avverrà l'incontro con le autorità islamiche».
Che situazione troverà il Papa?
«Ci si sta risollevando dopo la crisi della guerra di Gaza. Il rito dei pellegrinaggi sta riprendendo lentamente. Ancora una volta si ricomincia da capo, come sempre. Il clima è sicuramente più sereno rispetto a qualche mese fa».
Dopo le tragiche vicende di Gaza di dicembre, cosa è cambiato per i cristiani e qual è la situazione umanitaria?
«A Gaza la situazione è ancora difficile; in Cisgiordania è migliore. Grossi cambiamenti per i cristiani di Terra Santa, a dire il vero, non ci sono stati. Ci sono però ancora più ferite».
Per quanto riguarda i viaggi in Terra Santa, la questione dei visti religiosi si fa sempre più difficile con le nuove misure antiterroristiche?
«Per i pellegrinaggi la situazione è migliorata, per i visti religiosi il discorso è altalenante. In queste ultime settimane i nostri responsabili dicevano che c'è stata un'agevolazione, forse anche in vista della visita del Papa, ma è un tema che non è mai risolto del tutto».
Questa sera parteciperà a un incontro organizzato a Milano dalla Caritas Ambrosiana (alle 21, via San Bernardino 4). Ci anticipa qualcosa del suo intervento?
«Sarà un intervento molto fraterno, di scambio di idee. Io intendo dire che bisognerà insistere non soltanto sull'assistenza, ma su forme di solidarietà che evitano la dipendenza dalla carità altrui. Attualmente la Caritas ambrosiana ha moltissimi progetti in atto in Terra Santa, borse di studio, adozioni a distanza, case e aiuti alle famiglie povere...».
© Copyright Eco di Bergamo, 25 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento