venerdì 9 gennaio 2009

Ecclesia Dei, rumors dalla Francia: il nuovo Presidente potrebbe essere Mons. Perl e la Commissione verrebbe collegata alla Congregazione per il Culto


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Su segnalazione della nostra Luisa leggiamo questa "voce", non confermata, che proviene dalla Francia. Si tratta al momento di rumors che pero' sono particolarmente graditi. Sotto la notizia (in francese) il commento.
R.

Rome : réorganisation de la Commission Ecclesia Dei

Information dévoilée dans Monde & Vie :

"Le pape compte bien profiter de la nomination de son homme lige [le cal Canisarès Llovera] à la tête de la Congrégation pour le Culte divin pour réorganiser profondément la Commission Ecclesia Dei, dont il se trouve d’ailleurs que le cardinal Canisarès est déjà membre. D’après la rumeur, qui n’est pas semble-t-il qu’un bruit de couloir, le cardinal Castrillon Hoyos, atteint depuis longtemps par la limite d’âge, devrait céder sa place à son actuel second, ami personnel du pape Ratzinger, Mgr Camille Perl (photo), qui serait sacré évêque pour la circonstance.
Et la Commission serait alors rattachée à la Congrégation pour le Culte divin, assumant, dans le cadre d’un dicastère, la responsabilité de la forme traditionnelle du rite romain, sous le patronage du cardinal Canisarès. [...] Cela signifie en tout cas que la Commission Ecclesia Dei s’installe dans le paysage ecclésial. Par ailleurs, son responsable pressenti, Mgr Perl est certainement à Rome l’homme qui connaît le mieux le monde traditionaliste, ses tours, ses contours ou ses détours. Il a l’oreille du pape depuis longtemps. En plus d’une occasion sa diplomatie a fait merveille."

MJ

Dal blog Le Salon Beige consultabile qui.

Questa, se confermata, sarebbe una bellissima notizia ed un altro importante tassello nell'auspicata riforma della curia romana.
Sarebbe infatti fondamentale collegare la Commissione Ecclesia Dei alla Congregazione per il Culto divino, dando al nuovo Presidente la responsabilita' della forma straordinaria del rito romano all'interno di un Dicastero della curia sotto la "vigilanza" del nuovo Prefetto, card. Canizares.
In questo modo si rafforzerebbe il concetto che esiste un unico rito che puo' essere celebrato nella forma ordinaria ("Messale di Paolo VI) o nella forma straordinaria ("Messale tridentino").
Speriamo che questi rumors siano confermati. Il blog plaude a questa possibilita' :-)
In questa occasione mi pare opportuna segnalare di nuovo un bellissimo sito dedicato alla Messa tridentina
:

messainlatino.it

Complimenti per il bellissimo e puntuale lavoro :-)
Vi consiglio di consultare il link seguente. Si apprendono tante cosucce importanti
:-)

Messe in Italia

3 commenti:

mariateresa ha detto...

Penso che Baget Bozzo abbia ragione.
Le resistenze nella Curia sono iniziate subito, a prescindere. Vi ricordate il dossier apparso su Limes sull'andamento del conclave? Lì una bocca larga aveva parlato (non sappiamo quanto a proposito) sulle votazioni. Allen raccontò sul National Catholic Reporter che erano delle balle, balle interessate. Io, che non sono nemmeno una perpetua, non lo so, ma l'episodio è signiicativo perchè accadde subito dopo l'elezione , come un avvertimento. Proprio un bell'ambientino.
Poi a ricordarci ogni giorno di questi rematori al contrario sulla barca di Pietro ci pensano certi vaticanisti ventriloqui.
Adesso mi viene in mente un bell'articolo di (mi pare )Stefano di Michele sul Foglio sulla triste esperienza di Giovanni Paolo I che fu trattato in ambiente curiale come un poveretto e senza rispetto umano. Ha raccontato che perveniva al Pontefice dentro una valigia il lavoro che doveva svolgere, valigia che veniva sbattuta sul tavolo e arrivederci. Finchè, GP I, che era un uomo dolcissimo, non sbottò chiedendo se l'avevano preso per un impiegato.Ha resistito un mese.
Insomma , non deve essere facile navigare nell'ambiente. Forse è anche per questo che GPII tagliava la laccia (come si dice dalle mie parti) appena possibile.

Luisa ha detto...

E mentre Giovanni Paolo II tagliava la laccia, in Curia c`era chi traeva benefici dalle sue numerose assenze, quando il gatto è assente i topolini ballano e hanno ballato molto.
Quando Benedetto XVI è arrivato sul Soglio Pontificio, si è trovato confrontato ad una situazione che conosceva memoria, dalla quale si è sempre distanziato, che ha anche criticato, ma una cosa è essere cardinale un`altra essere Papa.
Durante gli ultimi anni della malattia di Giovanni Paolo quanti privilegi si sono "installati", difficile di rinunciarci, anche solo di rimetterli in questione.
Poltrone calde che vogliono restarlo.
Benedetto XVI, in mezzo ai suoi innumerevoli impegni, alle sue enormi responsabilità, sta agendo, lo fa a modo suo con mitezza e fermezza.
Purtroppo è mia impressione che in certi casi la mitezza è male interpretata o strumentalizzata da chi non vuole cedere i vantaggi acquisiti in precedenza.
Condivido l`impressione di Mariateresa che molti in Curia (ma anche fuori) stanno remando in senso contrario sulla Barca di Pietro.

Luisa ha detto...

Comunque e per ritornare alla notizia data dal blog francese, che conosco e che è molto serio, se troverà conferma non può che essere un passo in avanti nella auspicata riforma della Curia, sottolinenando ancor più, se ve ne fosse bisogno, l`unicità del rito nelle sue due forme.