lunedì 9 novembre 2009
Il Papa a Brescia sulle orme di Paolo VI. Intervista con Mons. Monari (Radio Vaticana)
Vedi anche:
Il gesto storico del Papa crea una tradizione anglicana all'interno della Chiesa Cattolica (Damian Thompson)
Il Papa: un “Ordinariato” per fedeli e preti anglicani, anche sposati, che diventano cattolici (AsiaNews)
Anglicorum Coetibus, Padre Ghirlanda: i nuovi ordinariati non sono Prelature Personali (Izzo)
Benedetto XVI: «Paolo VI grande educatore dei giovani» (Dignola)
Il Papa sulla scia di Montini: «Una Chiesa libera per parlare ai contemporanei» (Bobbio)
L'omaggio del Papa alle vittime di piazza della Loggia (Bobbio)
Anglicanorum coetibus: da Anglicani preti sposati caso per caso (Izzo)
Il Papa a Brescia, «Benedetto XVI, il coraggio della verità» (Daniele Bonetti)
Padre Lombardi: La Costituzione Apostolica "Anglicanorum coetibus" non è minimamente in contraddizione con l'impegno ecumenico (Izzo)
Il Papa: «Paolo VI, maestro di vita e testimone di speranza» (Tedeschi)
Benedetto XVI sulle orme di Paolo VI: Parole anche per l'oggi (Zavattaro)
Immigrazione, il Papa: risposte che rispettino entrambe le culture (Izzo)
Il commento di padre Ghirlanda sulla Anglicanorum Coetibus (Radio Vaticana)
Aperta una nuova strada nell’ecumenismo: pubblicata la Costituzione Apostolica “Anglicanorum Coetibus” (Radio Vaticana)
IL TESTO DELLA COSTITUZIONE APOSTOLICA "ANGLICANORUM COETIBUS" SUGLI ORDINARIATI PERSONALI PER ANGLICANI CHE ENTRANO NELLA CHIESA CATTOLICA
Benedetto XVI sugli immigrati: sono una risorsa e una chiave di sviluppo per le nazioni che li accolgono (Radio Vaticana)
Anglo-Cattolici: pubblicata la Costituzione Apostolica “Anglicanorum coetibus” (Sir)
Damian Thompson: gli ex vescovi anglicani sposati non saranno ordinati vescovi cattolici, ma, se diventano Ordinari...
L'Ordinario potrà rivolgere petizione al Papa di ammettere caso per caso all'Ordine Sacro del presbiterato anche uomini coniugati
Il Papa: "La Chiesa invita i fedeli ad aprire il cuore ai migranti e alle loro famiglie, sapendo che essi non sono solo un "problema", ma costituiscono una "risorsa" da saper valorizzare opportunamente per il cammino dell’umanità e per il suo autentico sviluppo" (Discorso)
Anglicanorum Coetibus: non ammessi al sacerdozio cattolico coloro che si trovano in situazioni matrimoniali irregolari ed ex preti cattolici (Asca)
Anglicanorum Coetibus: i preti non potranno "andare e tornare" da Chiesa anglicana
NORME COMPLEMENTARI ALLA COSTITUZIONE APOSTOLICA ANGLICANORUM COETIBUS
Padre Gianfranco Ghirlanda: "Il significato della Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus"
Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus": comunicato stampa
Il Papa: l'eredità di Montini è una Chiesa libera che non arretra sui valori (Izzo)
Benedetto XVI: «Al mio ventesimo viaggio in Italia mi sento anch’io un Papa un po’ italiano» (Galeazzi)
Il Papa: «I cristiani siano coraggiosi e coerenti con il Vangelo» (Galeazzi)
La città di Paolo VI conquistata da Benedetto XVI (Tornielli)
Benedetto XVI nel cuore di Brescia. Ottantamila i fedeli bresciani che hanno seguito la trasferta del Papa (Giornale di Brescia)
Giuseppe Camadini: fede, opere, educazione, il “modello” Paolo VI è ancora attuale (Sussidiario)
A Botticino il Papa rompe il protocollo: «Vivere per gli altri non per sè»
Fra Benedetto e Obama ci sono grandi interessi comuni: la giustizia sociale, l’Africa, il progetto «verde» per il mondo (Lucia Annunziata)
Il Papa entusiasma Brescia. Tifo da stadio nelle piazze (Massimo Tedeschi)
Le affinità fra Paolo e Benedetto: il Papa non è un manager o un monarca assoluto, ma il «vicario» di qualcun altro (Tornielli)
Il Papa visita la casa natale di Papa Montini ed inaugura la nuova sede dell'Istituto Paolo VI (Izzo)
La Costituzione Apostolica sugli Anglicani sarà pubblicata oggi? Il titolo dovrebbe essere: "Anglicanorum coetibus" (La Buhardilla de Jerónimo)
La sfida educativa per il Papa: offrire un "pensiero forte" ai giovani (Zenit)
L'auspicio del Papa durante la visita pastorale a Brescia in omaggio a Paolo VI: necessario rispondere alle sfide del terzo millennio
Angelus dell'8 novembre 2009: traduzione nelle diverse lingue (da Zenit)
IL PAPA A BOTTICINO, BRESCIA E CONCESIO: SERVIZI, VIDEO, FOTO E PODCAST
Il Papa: Paolo VI fu più di qualche volta avversato e isolato dai "movimenti culturali" dominanti alla sua epoca (Apcom)
Il Papa: non è facile essere Cristiani nella società dei consumi (Izzo)
Il Papa: "Ci vuole coraggio e tenacia per non conformarsi alla mentalità del mondo, per non lasciarsi sedurre dai richiami talvolta potenti dell’edonismo e del consumismo, per affrontare, se necessario, anche incomprensioni e talora persino vere persecuzioni. Vivere il Battesimo comporta restare saldamente uniti alla Chiesa, pure quando vediamo nel suo volto qualche ombra e qualche macchia" (Discorso)
Colloquio tra Papa Ratzinger e card. Martini a pranzo a Brescia
Il Papa: "Viviamo in tempi nei quali si avverte una vera emergenza educativa"
Il Papa: nell'Italia di oggi rifiuto della Verità ma sete di certezze (Izzo)
Il Papa: "Si vanno diffondendo un’atmosfera, una mentalità e una forma di cultura che portano a dubitare del valore della persona, del significato della verità e del bene, in ultima analisi della bontà della vita. Eppure si avverte con forza una diffusa sete di certezze e di valori. Occorre allora trasmettere alle future generazioni qualcosa di valido, delle regole solide di comportamento, indicare alti obiettivi verso i quali orientare con decisione la propria esistenza" (Discorso)
I libri su Papa Paolo VI: da Antonio Acerbi ad Andrea Tornielli (Paolo Vian per l'Osservatore Romano)
Il Papa: nel 1968 Paolo VI spiegò che non serve che i Pontefici facciano gesti clamorosi (Izzo)
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A BRESCIA E CONCESIO (8 NOVEMBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
SENTENZA LAICISTA SULLO SFRATTO DEL CROCIFISSO DALLE AULE: SPECIALE
Amare la Chiesa come nostra vera madre, anche quando vediamo qualche ombra sul suo volto: così il Papa a Brescia, sulle orme di Paolo VI. Intervista con mons. Monari
Paolo VI maestro di vita, coraggioso testimone di speranza in profonda unione con la Chiesa. Sono i volti del Papa bresciano che Benedetto XVI ha voluto ricordare nel pomeriggio trascorso ieri a Concesio, ultima tappa della sua visita pastorale nella diocesi di Brescia.
Prima la sosta alla casa natale di Montini e l’incontro con alcuni familiari, poi l’inaugurazione del centro studi intitolato al Papa bresciano e il conferimento del Premio Paolo VI per l’impegno nella diffusione della cultura di ispirazione religiosa. Infine l’emozionante abbraccio della comunità locale riunita nella chiesa di Sant’Antonino dove è custodito il fonte battesimale di Giovanni Battista Montini. Il servizio della nostra inviata Gabriella Ceraso.
E’ un Papa sorridente, circondato dall’affetto della gente, quello che arriva nei luoghi della nascita e dell’inizio della ricca vicenda umana e spirituale del venerato predecessore. Benedetto XVI si emoziona incontrando la famiglia in quella che fu la casa delle vacanze di Giovanni Battista Montini, fino all’ordinazione sacerdotale. Poi a piedi, nonostante la pioggia, raggiunge la nuova sede dell’Istituto Paolo VI, che ne accoglie le memorie in un archivio, una biblioteca e nella collezione d’arte e spiritualità. Una visita tra cultura e fede ricca di incontri che culminano nell’Auditorium col saluto del presidente Giuseppe Camadini e l’assegnazione del Premio Paolo VI quest’ anno conferito alla collana patristica francese Sources Chrétiennes per la funzione educativa svolta nella riscoperta delle fonti cristiane antiche e medioevali. Da qui lo spunto per il Papa per una riflessione sull’odierna emergenza educativa:
“Si vanno diffondendo un’atmosfera, una mentalità e una forma di cultura che portano a dubitare del valore della persona, del significato della verità e del bene, in ultima analisi della bontà della vita. Eppure si avverte con forza una diffusa sete di certezze e di valori. Occorre allora trasmettere alle future generazioni qualcosa di valido, delle regole solide di comportamento, indicare alti obiettivi verso i quali orientare con decisione la propria esistenza”.
Citando Montini, il Papa ricorda quanto tenesse ad essere testimone della verità, in un'epoca in cui nel campo profano, gli intellettuali ignoravano Cristo, e quanto il mondo culturale sociale e artistico richiedesse cristiani qualificati, radicati nella verità di Cristo, secondo il modello appreso innanzi tutto dal papà Giorgio e poi messo in pratica:
“Generazioni di giovani universitari hanno trovato in lui, come Assistente della Fuci, un punto di riferimento, un formatore di coscienze, capace di entusiasmare, di richiamare al compito di essere testimoni in ogni momento della vita, facendo trasparire la bellezza dell’esperienza cristiana”.
Come guida di anime Montini insisteva, spiega il Papa, sulla piena armonia tra dimensione culturale e religiosa, dottrina e pratica, sull’importanza di avere una coscienza cristiana matura per confrontarsi con la modernità e un pensiero forte capace di un agire forte. Anche nei difficili anni Sessanta Montini, prosegue il Papa, indicò con coraggio ai giovani, vittime dell’ideologia, la strada dell’incontro di Cristo come esperienza educativa liberante e risposta alle loro aspirazioni:
“Aveva imparato a comprenderne l’animo e ricordava che l’indifferenza agnostica del pensiero attuale, il pessimismo critico, l’ideologia materialista del progresso sociale non bastano allo spirito, aperto a ben altri orizzonti di verità e di vita. Oggi, come allora, emerge nelle nuove generazioni un’ineludibile domanda di significato, una ricerca di rapporti umani autentici”.
Questo maestro di vita e coraggioso testimone di speranza non sempre capito fu più di qualche volta avversato, ricorda il Papa, ma non ebbe tentennamenti nel condurre la Chiesa. L’auspicio ora, conclude, è che il suo amore per i giovani e l’affidamento a Cristo vengano percepiti dalle giovani generazioni.
Il Montini figlio fedele della Chiesa, è quello ricordato invece da Benedetto XVI nel suo ultimo appuntamento di ieri, tra gli oltre 400 fedeli che lo attendevano nella parrocchia di Sant’Antonino dov’è il fonte battesimale di Montini. Il primo sacramento, ha detto loro citando Paolo VI, inizia al rapporto di comunione con Cristo, un dono immenso che richiede di ricambiare con scelte di vita coerenti al Vangelo e non conformi alla mentalità del mondo. Poi il congedo con un incoraggiamento...
"Vivere il Battesimo comporta restare saldamente uniti alla Chiesa, pure quando vediamo nel suo volto qualche ombra e qualche macchia. È lei che ci ha rigenerati alla vita divina e ci accompagna in tutto il nostro cammino: amiamola, amiamola come nostra vera madre! Amiamola e serviamola con un amore fedele, che si traduca in gesti concreti all’interno delle nostre comunità, non cedendo alla tentazione dell’individualismo e del pregiudizio e superando ogni rivalità e divisione".
Al termine della giornata di ieri, intensa per incontri e significati, che ha visto una grande partecipazione della comunità bresciana, la nostra inviata Gabriella Ceraso ha chiesto al vescovo mons. Luciano Monari un commento e un breve bilancio delle ore trascorse col Pontefice.
R. - Alcune delle cose che mi hanno sorpreso di più e mi hanno dato una gioia più grande sono state vedere il sorriso delle persone semplicemente nel vedere il Papa e nel salutarlo e gridargli un augurio e cose del genere. Sono piccole cose ma servono a far capire il bisogno di avere delle persone che al Signore vogliono bene e che rendono testimonianza di uno stile di vita improntato soprattutto sulla ricerca dell’amore fraterno, della comunione, della testimonianza alla verità, alle cose belle e positive.
D. – Mons. Monari, che cosa altro l’ha colpita?
R. - Naturalmente il messaggio che Benedetto XVI ha portato e soprattutto il messaggio su Paolo VI in due dimensioni: l’amore tenero di Paolo VI per la Chiesa, quell’amore che lo ha portato, ad esempio, a fare una vera e propria confessione di amore nel suo pensiero alla morte, quando dice che ha sempre amato la Chiesa, che è vissuto per la Chiesa e che, quando vede il compimento della sua vita, vorrebbe dirlo, confessarlo alla Chiesa, come si confessa un sentimento intimo, con un pudore grande ma con una gioia ed una passione pulite. Questo credo sia il primo aspetto; credo che il Papa ci ha richiamato a quest’amore come atteggiamento fondamentale della vita del credente. L’altro aspetto è quello della figura di Paolo VI come educatore e con la passione del trasmettere alle nuove generazioni quella ricchezza di vita, di speranza che lui aveva da quel Vangelo in cui ha creduto.
D. – Il Papa ha toccato tanti aspetti tipici del bresciano: l’attivismo laicale come anche temi economici, molti importanti in tempi di crisi. Pensa che abbia ben colto proprio anche lo spirito della vostra comunità, della vostra Chiesa così ben articolata?
R. – Credo di sì. Il discorso che ha fatto sui laici e sulle responsabilità che i laici si sono sempre assunti nel cammino della Chiesa bresciana e nella testimonianza in mezzo al mondo, alle dimensioni dell’economia, della politica, della cultura, dell’insegnamento, ecco, tutte queste responsabilità sono caratteristiche di Brescia e il Papa le ha ricordate e colte molto bene, come anche il discorso sulla crisi economica, legandolo al messaggio dell’ultima enciclica, la “Caritas in veritate”. La sottolineatura del fatto che l’elemento originario che rende la vita dell’uomo un itinerario di sviluppo è quell’amore per la verità che l’uomo si porta dentro al cuore e che lo porta ad una ricerca sempre incessante della verità e ad un cammino di coerenza tra la verità che riconosce e il suo stile di vita. E’ questo che produce quel processo continuo di maturazione che porta l’uomo verso un’umanizzazione più grande, se evidentemente l’uomo è capace di lasciarsi portare da questo movimento dello Spirito.
(Montaggio a cura di Maria Brigini)
© Copyright Radio Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento