martedì 23 dicembre 2008

Gmg ed incontri ecclesiali, Enzo Bianchi: il concertone non serve (Vecchi)


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R.

La due giorni del raduno a Loreto

I 300 mila ragazzi di Ratzinger

Preghiere, veglie e lo show in tv Da Baglioni alle Vibrazioni. Il priore di Bose: ma questa musica non serve

Gian Guido Vecchi

LORETO (Ancona) — È l’«Agorà dei giovani», la piazza che nella piana di Montorso, tra il Santuario di Loreto e il mare, accoglierà i trecentomila ragazzi che oggi e domani incontreranno Benedetto XVI, e pazienza se le previsioni minacciano pioggia e fango. Ma l’essenziale lo ha forse detto ieri sera il cardinale Dionigi Tettamanzi, l’arcivescovo di Milano che ieri sera ha celebrato la Messa (nel Palazzetto dello sport, causa diluvio) davanti a ottomila giovani. «Io parlerei piuttosto di Agorà degli adulti, il vero soggetto dell’evento sono gli assenti che devono saper vincere la loro latitanza, la loro paura, talvolta la loro controtestimonianza, e saper offrire dei modelli».
La Chiesa italiana punta sui giovani, «noi tutti dobbiamo lasciarci interrogare e mettere in crisi da loro», e si «mette in ascolto» comeil Papa che oggi, nella veglia del tardo pomeriggio, risponderà alle loro domande. «I ragazzi sentono il bisogno che sia loro davanti una persona che dia sicurezza, forza e incoraggiamento, e nella comunità cristiana questa persona è il Papa », riassume Tettamanzi. Benedetto XVI arriverà a Loreto nel pomeriggio e dalle 18 guiderà la veglia di preghiera seguita dalle letture, le testimonianze di persone come don Oreste Benzi e il padre missionario Giancarlo Bossi, prima di ritirarsi in preghiera, dopo le 21, nella Santa Casa di Loreto. Più tardi, in un breve collegamento via tv, saluterà i ragazzi prima della veglia notturna in attesa della Messa e dell’Angelus di domani mattina. Impegnato com’è nella sua preghiera silenziosa, gli sarà risparmiato l’happening che Raiuno ha preparato per «arricchire » la serata.
Una diretta nella quale, a parte Andrea Bocelli impegnato ad intonare L’Ave Maria di Schubert e il pianista Giovanni Allevi, sarà protagonista la musica leggera, dalla canzone d’autore di Lucio Dalla e Claudio Baglioni al gruppo rock delle Vibrazioni, che ieri ha pure fatto sapere che «la Chiesa deve riconoscere gli errori del passato » e «aprirsi al dialogo con i giovani».
Una serata in collaborazione con Bibi Ballandi, organizzatore di eventi tv, famoso per aver riportato Celentano in tv. Il tutto suona un po’ bizzarro e c’è chi come Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, riflette sul fatto che «le modalità di questi incontri sarebbero da aggiornare».
In fondo «è una formula che va avanti dagli anni Settanta con Taizé ed è stata poi innestata nella Chiesa cattolica con Wojtyla nell’83: ormai sono passati venticinque anni...».
Il fatto che Benedetto XVI risponda ai giovani, del resto, «è già il segno di un cambiamento: il rischio di tutti i grandi raduni è di fare arretrare il confronto». E poi c’è il problema della musica, peraltro assai sentito da Ratzinger. Meno male che il Papa non ha sentito in questi giorni le liturgie eucaristiche con il «Santo» ritmato da batterie e chitarre elettriche, i rap parrocchiali a tamburelli e un repertorio di canzoncine che a confronto Emmanuel, l’amatissimo inno della Gmg di Tor Vergata, pare una cantata di Bach. Il teologo Enzo Bianchi sorride: «Oggi i giovani sono alla ricerca di cose più essenziali e più congrue a una tradizione liturgica che ha una sua specificità. Non si può usare la musica del mondo, anche in senso positivo, per qualcosa che invece deve narrare l’Altro.
Se Dio è l’Altro, altra è la musica, altri sono i segni, altre le parole, altra la maniera di trovarci». Passi per il concerto, «queste cose i giovani le trovano ovunque, si vede che hanno voluto offrire uno spettacolo... L’importante, però, è che durante la veglia si preservi la sacralità della musica».

© Copyright Corriere della sera, 1° settembre 2007

Attenzione: il dato dei 300mila era quello previsto.
In realta', a Loreto, Benedetto XVI incontro' piu' di 500mila fedeli.
Tanto per essere precisi...

R.

7 commenti:

euge ha detto...

Fai bene a precisare il dato Raffaella!

mariateresa ha detto...

me lo ricordo benissimo questo intervento di Bianchi.
Per questo motivo il commento di Accattoli oggi sul Corriere mi è parso sbagòiato. Di gente contraria a certe spettacolarizzazione ce n'è eccome. Dentro e fuori la Chiesa.

Raffaella ha detto...

Esatto, cara Mariateresa, sono a dir poco stupita e anche un po' dispiaciuta.
R.

Lapis ha detto...

ho letto ad esempio una reazione favorevole di Stefano Zecchi all'intervento di ieri del Papa sulle GMG. Non credo che Zecchi sia noto come baciapile, eppure, come dice MAriaTeresa, si dichiara in perfetta sintonia con Benedetto XVI.
Non metto il link perché il prof. si è espresso in termini molto "coloriti" nei confronti di alcune trasmissioni televisive "isolane" e relativi partecipanti; per carità, sono opinioni sue, di cui immagino si assuma tutta la responsabilità, ma non vorrei che riportandole qui venissero poi attribuite direttamente al Pontefice, more solito.

Raffaella ha detto...

Cara Lapis :-))

Scenron ha detto...

Concordo...io ero tra quel MEZZO MILIONE di giovani giunti a Loreto per stare col Papa, e il concerto non l'ho seguito neanche un pò...l'ho trovato di una frivolezza e banalità disarmanti...si fossero esibiti giovani come noi (un pò come hanno fatto a Cagliari prima dell'incontro con Joseph), non attori e attrici che poco avevano a che fare con quel contesto...

euge ha detto...

La famosa " spettacolarizzazione della fede" che nulla ha a che vedere con il significato vero e profondo della fede stessa. Una strategia applicata erroneamente per anni, con la vana speranza di riempire le chiese vuote! Una strategia questa, che ha solo portato il risultato di scambiare il Papa per una rock star e per far diventare qualsiasi incontro di preghiera una specie di Woodstock della fede. Ma quanti come me ad esempio si sono allontanati per questo modo di agire e di presentare la parola di DIO? Io non volevo più andare ne a messa e neanche a sentire il Papa; un rifiuto totale di tutto ciò che aveva a che fare con la Chiesa, con i suoi ministri( sul quale tuttora ripongo le mie riserve, salvo rare eccezioni) e che solo con Benedetto XVI, ho ripreso a frequentare cercando di capire ed andare oltre l'apparenza e la religione fai da te tanto di moda nella Chiesa attuale e tra i " fedeli" di questi tempi.