martedì 23 dicembre 2008

Il Papa ringrazia Galileo: La scienza ci aiuta a capire l'opera di Dio. Noi ringraziamo La Rocca per avere distinto Ratzinger da Feyerabend!


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Il Papa ringrazia Galileo
La scienza ci aiuta a capire l'opera di Dio


ORAZIO LA ROCCA

CITTÀ DEL VATICANO

Galileo Galilei icona del Natale 2008. Per lo scienziato pisano - condannato dalla Santa Inquisizione nel 1633 e assolto solo nel 1992 da Giovanni Paolo II - scocca anche l' ora della «promozione» teologica.
È stata sancita, un po' a sorpresa, da papa Ratzinger, ieri, nella domenicale preghiera dell' Angelus. Parlando dalla finestra del suo studio alle migliaia di fedeli radunati in piazza San Pietro, il pontefice ha reso solennemente omaggio a Galilei, del quale - ha ricordato - «nel 2009 ricorre il quarto centenario delle prime osservazioni al telescopio». Senza fare nessun accenno alle storiche incomprensioni che culminarono con la condanna del 1633 e nemmeno alla riabilitazione arrivata 359 anni dopo.
Prendendo lo spunto dal solstizio d' inverno che cadeva ieri 21 dicembre, il Papa ha detto di essere grato a «tanti uomini e donne di scienza che ci hanno fatto capire sempre meglio che le leggi della natura sono un grande stimolo a contemplare con gratitudine le opere del Signore». E tra i primi destinatari della sua «gratitudine», Ratzinger ha indicato proprio il grande scienziato pisano.
Una totale dichiarazione di stima e d' amore che a qualcuno ha dato l' impressione di voler essere una risposta postuma a quei docenti che lo scorso gennaio non lo vollero all' inaugurazione dell' anno accademico all' università La Sapienza di Roma prendendo a pretesto un commento del 1992 in cui l' allora cardinale Ratzinger ricordava che il filosofo agnostico-scettico Feyerabend aveva definito «razionale e giusta la sentenza contro Galileo».
Giudizio, in realtà, definito dal futuro pontefice «drastico e sintetico» nello stesso commento incriminato.
«Il fatto che proprio oggi, 21 dicembre, in questa stessa ora, cade il solstizio d' inverno, mi offre l' opportunità - ha spiegato Ratzinger - di salutare tutti coloro che parteciperanno a vario titolo alle iniziative per l' anno mondiale dell' astronomia, il 2009, indetto nel quarto centenario delle prime osservazioni al telescopio di Galileo Galilei». «La festa del Natale - ha poi aggiunto - è legata al solstizio d' inverno, quando le giornate, nell' emisfero boreale, ricominciano ad allungarsi. A questo proposito, forse non tutti sanno che piazza San Pietro è anche una meridiana: il grande obelisco, infatti, getta la sua ombra lungo una linea che corre sul selciato verso la fontana sotto questa finestra, e in questi giorni l' ombra è la più lunga dell' anno. Questo - ha ribadito il Papa - ci ricorda anche la funzione dell' astronomia nello scandire i tempi della preghiera», come in passato hanno convenuto altri pontefici - Silvestro II, Gregorio XIII, Pio X - citati non a caso da Ratzinger alla fine dell' Angelus.
«Fa molto piacere che il Papa abbia pronunciato questo riconoscimento», commenta Paolo Galluzzi, direttore dell' Istituto e museo nazionale di Storia della Scienza di Firenze, che però non apprezza il silenzio sulla condanna: «Fu un gravissimo errore e trecento anni per ripensarci sono stati troppi». Di diverso tenore il parere dello scienziato cattolico Antonino Zichichi, secondo il quale «Galilei dette alla specie umana le prove che non siamo figli del caos ma siamo figli di una logica rigorosa e Benedetto XVI ha portato all' attenzione della cultura moderna la ragione».

© Copyright Repubblica, 22 dicembre 2008 consultabile online anche qui.

Precisazioni: il Papa e' in ottima salute, quindi non parlerei di risposta "postuma"...
Il discorso dell'allora cardinale Ratzinger alla Sapienza (sic) e' del 1990.
Per il resto ottimo articolo e soprattutto onesto.
Bene la citazione di Feyerabend che in tanti sembrano avere dimenticato nonostante gli articoli e gli articoloni del gennaio scorso.
Non c'e' bisogno di "riabilitare" Galileo che in realta' non e' mai stato condannato.
Ricordo, infine, che all'Angelus erano presenti piu' di 40mila fedeli.
Non e' una precisazione per La Rocca ma per altri che scrivono sul suo stesso giornale
.
R.

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